Palestra dell'Università della Scienza e della Tecnica di Pechino
   

L'azienda brianzola Infinity Motion ha contribuito in maniera efficace e
decisiva a raggiungere l'obiettivo di rendere le recenti Olimpiadi di Pechino i
primi Giochi  eco-compatibili, grazie all'utilizzo negli impianti di
strutture e impianti che garantissero il pieno rispetto dell'ambiente e
riducessero il consumo di energie.
Uno degli interventi più significativi in
tal senso è quello realizzato nella palestra dell'Università della Scienza e
della Tecnica, un impianto che ingloba al suo interno varie strutture
poli-funzionali dove si praticano diverse discipline sportive indoor e
acquatiche, oltre ad attività competitive di livello internazionale.
La
struttura principale comprende un'arena per competizioni che conta una
superficie di 2400 mq e può accogliere fino a 8000 spettatori nella quale si
sono svolte le competizioni olimpiche 2008 di taekwondo e judo ma anche le sfide
di rugby e basket su sedia a rotelle nelle successive Paraolimpiadi.

L'obiettivo che si sono posti gli architetti era quello di progettare delle
strutture con standard ambientali molto severi che rendessero la palestra "Il
Primo Palazzo Olimpico Verde Mondiale". Un obiettivo che si è rivelato una vera
e propria sfida ingegneristica e tecnologica, in quanto tale esigenza doveva
essere accuratamente studiata e bilanciata per poter garantire ottimali
condizioni ambientali per lo svolgimento delle gare, e quindi soddisfare in toto
le necessità degli atleti e degli spettatori nel pieno rispetto dell'ambiente.
In questo contesto uno degli obiettivi cruciali e più delicati era rappresentato
dall'utilizzo della luce naturale, al fine di limitare il più possibile l'uso
della luce artificiale, con un conseguente notevole risparmio di energia (e
quindi un considerevole risparmio economico).
La prima e più ovvia scelta
sembrava cadere sui tradizionali lucernari, una soluzione che si è ben presto
rivelata inapplicabile poiché tali strutture non riuscivano a rispettare gli
obiettivi prefissati soprattutto per quanto riguarda la trasmissione termica e
il livello di illuminamento per tutti i 365 giorni dell'anno.

La soluzione più efficace si è pertanto rivelata quella di utilizzare i
prodotti dall'azienda italiana e sono stati ben 148 i Solatube SolaMaster 750 DS
Daylight System sospeso con diffusore OptiView e Daylight Dimmer Kits installati
nell'impianto olimpico.
Una installazione che è stata a sua volta
un'ulteriore sfida per i progettisti a causa della particolare struttura in
acciaio della copertura. Infatti, oltre ai molteplici ostacoli strutturali e
impiantistici presenti tra il plafone interno e la copertura esterna, la
controsoffittatura interna era posta a ben 16 m dal suolo, una luce da coprire
molto ampia per garantire quegli standard che progettisti e organizzatori si
erano prefissati. Nonostante queste difficoltà la scelta si è rivelata vincente:
Il Solatube DS 750 Daylighting System ha superato con successo entrambe le sfide
dato che il Solatube è stato in grado di condurre, limitando il più possibile la
dispersione, la luce naturale attraverso 8 m di ostacoli strutturali della
copertura e quindi di distribuire in modo uniforme e ottimale la luce in tutto
lo spazio interno grazie al  suo design ad alto rendimento che fornisce
un'ampia diffusione di luce naturale.

Nel complesso, al termine delle competizioni, questa soluzione ha raggiunto
tutti gli obiettivi prefissati di ordine estetico, funzionale e ambientale come
testimoniano le attente parole dell'Arch. Weimin Zhuang, preside
dell'Architecture Design Institute of Qinghua University: "Se paragoniamo i
sistemi di illuminazione standard, Solatube Daylighting System garantisce una
qualità di illuminamento migliore e campi di applicazione molto vasti. Riduce
l'uso di energia nell'edificio e ha permesso di raggiungere i nostri obiettivi
ambientali"

Infinity Motion srl
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