Autore testo: Lorenzo Soro, Valentina Susini
I pannelli in metallo utilizzati per i rivestimenti esterni, possono essere realizzati attraverso l'utilizzo di lastre che subiscono lavorazioni di taglio, piegatura, foratura, curvatura, ecc., atti a conferirne le caratteristiche di adattamento ai vari sistemi di ancoraggio e fissaggio, oltre che alle diverse configurazioni modulari per le quali sono solitamente predisposti dimensionalmente. Da un punto di vista quindi puramente formale, i pannelli si possono distinguere in: lastre piane; lastre sagomate. I primi sono generalmente squadrati e sottoposti ad operazioni di foratura o fresatura lungo i bordi perimetrali, mentre i secondi di conformazioni varie più o meno articolate, sono in genere ottenuti tramite ritaglio e risvolto dei lembi periferici, creazione di asolature per l'ancoraggio, foratura ecc.. Sono un esempio di pannelli sagomati i cosiddetti elementi scatolari ottenuti attraverso opportune fresature secondo le linee di sagomatura e la successiva ripiegatura dei 4 lati verso l'interno. I bordi, presentano delle asolature, eseguite per permettere l'ancoraggio tramite aggancio su spinotti metallici (generalmente in acciaio inox). I materiali metallici impiegati per la produzione di elementi piani o sagomati, sono principalmente: l'alluminio o leghe; l'acciaio; il rame o leghe; le leghe di zinco. Le superfici in vista possono essere piane, lisce o con particolari disegni ottenuti tramite deformazione a freddo del metallo (imbutitura). Inoltre i metalli costituenti i pannelli possono essere protetti maggiormente dalla corrosione grazie ad ulteriori processi di rivestimento protettivo, di tipo passivo, come la preverniciatura o il rivestimento con film plastici, o la porcellanatura (acciaio), come avviene di solito per acciaio (solitamente prima zincato) e alluminio; o di tipo attivo quali l'ossidazione forzata per il rame e l'alluminio (anodizzazione).  Prestazioni e requisiti Nell'ambito della realizzazione di rivestimenti esterni, i pannelli piani e sagomati presentano vantaggi distinguibili principalmente in funzione del tipo di materiale utilizzato e dei relativi sistemi di protezione superficiale, del sistema tecnologico adottato che va di pari passo con le necessità da soddisfare, nonché nelle stesse condizioni d'impiego. In base al materiale le prestazioni di questo tipo di pannelli sono: resistenza agli agenti atmosferici e corrosivi, che dipende oltre che dal metallo in se, rame, alluminio, leghe di zinco, anche dai sistemi di protezione superficiale: anodizzazione (alluminio), zincatura (acciaio), ecc, o preverniciatura, porcellanatura ecc.; resistenza meccanica, soprattutto per sforzi di flessione (carichi determinati dal vento); pregevolezza estetica dipendente esclusivamente dal tipo di finitura superficiale, che permette di ottenere superfici dalle più svariate tonalità di colore e brillantezza (lucide, semilucide, opache); formabilità , in quanto i metalli, specialmente alluminio e rame, permettono le più svariate forme, essendo duttili, plasmabili e facilmente flessibili; in base ai sistemi tecnologici adottati e alle condizioni d'impiego, invece, le prestazioni sono: praticità e rapidità di montaggio; facilità , grazie ai materiali più plasmabili, di realizzare e lavorare i pannelli in cantiere, sottoponendoli a fresature, piegature e curvature di adattamento, o per realizzare giunti d'angolo, di copertura o in prossimità delle aperture, tutto ciò inoltre si riflette positivamente sui costi di stoccaggio, imballaggio, e trasporto, diminuendo inoltre i rischi di danneggiamento dei pannelli; flessibilità di impiego, oltre che per la realizzazione in nuovi edifici di chiusure verticali anche per il recupero di vecchie murature degradate; flessibilità nell'ambito progettuale, essendo, i sistemi tecnologici stessi flessibili, per condizioni d'impiego appunto, e adattamento alle più disparate soluzioni architettoniche, nonché alle più svariate scansioni modulari. I pannelli piani o sagomati metallici sono in molti casi scevri da ogni difetto di planarità , che si concretizza nella possibilità di realizzare grandi superfici pannellate. Per questo ed altri motivi, questi tipi di rivestimento meglio si prestano per pannellare edifici industriali e pubblici sia commerciali che non, anche se non si escludono grossi blocchi edilizi di destinazione residenziale.  POSA IN OPERA Mentre i pannelli sagomati, non possono essere trattati se non in funzione dei sistemi tecnologici di cui essi sono parte integrante, che sono in genere costituiti da elementi coordinati nella posa in opera, come i profili dell'orditura di sostegno, elementi di ancoraggio, scossaline, guarnizioni, coprigiunti ecc.; i pannelli costituiti da lastre piane sono invece montabili tramite sistemi di fissaggio differenti.  Pannelli piani Questo tipo di pannelli, presentano nella maggior parte dei casi, una tipologia di sottostruttura di collegamento allo strato portante indifferenziata da pannello a pannello. Essa e costituita da profilati metallici, solitamente in alluminio, fissati a staffe le quali a loro volta, sono fissate alla muratura tramite altre staffe e tasselli ad espansione. I sistemi di fissaggio dei pannelli sono invece diversificati, alcuni esempi sono: i pannelli sono uniti a profilati di varia forma tramite rivetti in acciaio inox, i quali sono coperti da cappellotti di plastica; i pannelli sono fissati tramite il sistema del doppio omega in cui due profilati ad omega di dimensioni diverse agiscono appunto sul pannello come un morsetto il quale viene poi fissato al muro di supporto tramite profili ausiliari; i pannelli sono fissati tramite coprigiunto strutturale in neoprene inserito a pressione; i pannelli sono fissati alla sottostruttura tramita duee tipi di profili che si sovrappongono ai pannelli stessi; gli stessi elementi sono utilizzati in modo diverso, costituendo un morsetto che stringe il bordo del pannello e chepoi viene fissato alla sottostruttura tramite viti.  Pannelli sagomati Le lastre sagomate a formare pannelli vengono invece di solito posate su sottostrutture ed agganciate a profili d'acciaio o d'alluminio per mezzo di rivetti o bulloni ecc, ad incastro o tramite aggraffatura meccanica su particolari supporti metallici e non. La sottostruttura può esser realizzata da una serie di montanti o staffe metalliche alle quali vengono agganciati i profili d'ancoraggio. Alcune tecnologie consentono rapidissimi sistemi di montaggio, come per i pannelli scatolari provvisti di asole per l'ancoraggio su spinotti. Questi sono poi inseriti in profilati ad U che sono collegati al supporto murario tramite staffe a regolazione tridimensionale le quali vengono fissate tramite tasselli ad espansione allo strato portante. In altri casi vengono utilizzati elementi come staffe o linguette per il fissaggio delle lastre sullo strato portante. In questi casi le linguette sono solitamente con i bordi ripiegati per favorire il fissaggio solidale del pannello che non si dovrà muovere. Tale sistema si conclude tramite fissaggio per mezzo di aggraffatura meccanica.  Bibliografia: E. Gregorini, I rivestimenti esterni- materiali e sistemi, Maggioli Editore, Rimini, 1996. Manuale di progettazione edilizia, tipologie e criteri dimensionali vol. 1, Ulrico Hoepli editore, Milano, 1995. Manuale di progettazione edilizia, materiali e prodotti vol. 5, Ulrico Hoepli editore, Milano, 1995. C. Amerio e G. Canavesio, Materiali per l'edilizia, vol. 2, SEI (società editrice internazionale), Torino, 1996.
|
|