approfondimento – Fondendo le parole "architettura" ed "ecologia", Soleri, uno dei pionieri della bioarchitettura, ha dato vita ad un termine che esprime una visione più ampia del progettare architettonico, "arcologia".

Paolo Soleri può essere definito un poeta dell'architettura perché le sue opere e le sue idee nascono da una filosofia di vita attenta all'uomo, al suo sentire, alla natura. La volontà di tutelare le caratteristiche sensibili dell'uomo e il suo contatto con la natura, ha guidato Soleri nella sua ricerca e ha fatto di lui una guida ideale per molti architetti.

Sede Ceramiche artistiche Solimene - Vietri, Italia 1954
Sulla salita che porta a Vietri sul Mare, si stagliano come sospesi in aria, i grandi coni dell'antica fabbrica di ceramiche Solimene. L'impatto visivo dell'edificio è notevole, dalla sua posizione dominante quest'opera ridisegna il paesaggio. Tutto in questo fabbricato è eccezionale a partire dai sedicimila vasi colorati che rivestono l'esterno, incapsulati nella costruzione, vasi che hanno non solo un valore estetico ma anche funzionale, perché isolano termicamente ed acusticamente l'interno, alleggerendo nel contempo le mura, come nelle volte dell'antica Roma. All'interno, la pesantezza della struttura, viene visivamente annullata dalle innumerevoli vetrate e da un sapiente gioco di travi oblique, simili ad alberi spogli, che raggiungono più di 15 metri di altezza. La luce entra ovunque, dall'alto, attraverso il tetto forato e dalle vetrate laterali. Non solo l'elemento estetico è affascinante in quest'opera. Soleri è riuscito a tradurre architettonicamente il rapporto dialettico tra produzione e prodotto, mostrando contemporaneamente il lavoro sapiente degli artigiani e la bellezza del prodotto finito. Strutturalmente e funzionalmente c'è continuità tra tutti i piani. A partire dal terzo livello, scendendo, ogni piano serve per un ciclo produttivo, fino ad arrivare al piano terra dove i prodotti finiti sono esposti e venduti. Il tutto ruota intorno ad un cortile centrale, come nei vecchi caseggiati italiani. Una rampa interna, a spirale, permette ai visitatori l'accesso ai vari livelli, osservando tutte le fasi della produzione. Sul tetto un terrazzo-giardino copre l'edificio dando spazio ad un'altra zona per le esposizioni.

Arcosanti - Arizona, USA 1970
Con questo ambizioso progetto Soleri è andato al di la delle mansioni dell'architetto, sperimentando la costruzione di un luogo che fosse non solo un progetto architettonico all'avanguardia ma soprattutto l'espressione di un modello di vita diverso, una protesta "positiva" contro l'etica edonistica della società consumistica che impoverisce ed umilia la persona e distrugge le risorse naturali. Con Arcosanti Soleri ha voluto esprimere concretamente la necessità di un cambiamento sociale, affinché vita, lavoro e natura possano tornare ad essere una sola cosa. Questo è lo scopo che ha mosso Soleri nel 1970 a concretizzare nel deserto dell'Arizona un realistico laboratorio urbano, un modello di città inteso come ecosistema in cui l'uomo vive al meglio le sue qualità e il rapporto con la natura. Il sito è un complesso organico dove ogni edificio esprime un momento della vita quotidiana. Urbanisticamente ricorda alcune cittadine mediterranee e i villaggi indiani d'America, con le unità abitative raccolte attorno ad uno spazio comune dove si svolgono le attività lavorative e lo svago. Le varie strutture sono costruite su terrazzamenti e sull'apice troneggia un grande abside per le attività comuni. Nel complesso ci sono altre absidi, luoghi bellissimi di vita comune, posizionati sapientemente per creare ombra in estate e catturare i raggi solari in inverno. Nel 1972 è stata realizzata la Ceramic Apse e nel 1974 la Foundry Apse. Attorno alla Foundry Apse sono state realizzate delle abitazioni in parte interrate e collegate da un anello affacciato nell'esedra.Le costruzioni sono realizzate con il metodo della formatura a terra, in genere prefabbricate e in parte gettate in opera. Dove possibile, sono previsti sistemi autonomi di sostentamento e tecnologie "pulite".

Solare Lean Linear City
In questo studio Soleri audacemente propone una città lineare, un nastro urbano continuo che si estende per chilometri, alto trenta e più piani, formato da due strutture parallele, costituite da moduli residenziali lunghi 150 metri e alti dai 75 ai 100 metri. Ciascun modulo può contenere circa 1.500 abitanti, nonché spazi per attività produttive, commerciali, istituzionali, culturali e ludiche. La città lineare è progettata al meglio per sfruttare le radiazioni solari con l'utilizzo del fotovoltaico ed è orientata in modo da intercettare i venti della regione per utilizzare la ventilazione naturale per il rinfrescamento estivo. Seguendo i principi dell'arcologia, la città utilizza l'effetto dei due soli, il "two suns effect". L'effetto "two-suns" fu introdotto per la prima volta nel 1975 ad Arcosanti e consiste nel creare un habitat urbano sostenibile impiegando al massimo energie alternative. Si tratta in sintesi di un sistema centrale per la raccolta, trasmissione e consumo efficienti dell'energia solare in grado di sostenere tutta la popolazione di un piccolo centro. All'interno delle due fasce di edifici si sviluppa un parco, costruito su due livelli e controllato climaticamente. Il parco presenta una serra d'inverno e uno schermo solare d'estate e accoglie al centro un corso d'acqua. Sul lato sud sono presenti serre, mentre a nord sono previsti spazi per gli orti. Per la mobilità è curato un efficiente sistema di trasporto, nonché sono previsti camminamenti mobili, shuttle e scivoli per rapidi spostamenti a piedi.