Il parcheggio pubblico #6 di Santa Monica, serve varie attività data l'attrattiva della zona circostante, sia per i turisti che per gli abitanti del luogo. È organizzato su 11 livelli, 3 interrati e 8 fuori terra, fornendo circa 750 spazi parcheggio, 7.000 mq di spazi commerciali, 90 stalli per biciclette e 30 torrette di ricarica per veicoli elettrici, per circa 2.500 mq a piano. Offre quindi servizi a differenti tipi di utenti, che utilizzano l'edificio in modo differente, con differenti abitudini orarie, generando dinamicità e garantendo una presenza costante durante la giornata tipo. La caratteristica principale del parcheggio è senza dubbio la facciata metallica interrotta dalla scala in calcestruzzo rosso brillante che maschera la funzione dell'edificio, donandogli qualità e dignità architettonica. La facciata è composta da "vele" di pannelli in alluminio solido, con colori variabili tra l'arancio e il giallo, e perforato bianco. Schermano la vista diretta delle auto e delle persone, lasciando intuire il movimento dietro a esse e sono capaci di riflettere in profondità la luce naturale, evitando l'abbagliamento derivante dall'esposizione sud-ovest della facciata principale.

La vela, alta 280 cm, poco meno dell'interpiano, è scomponibile in tre parti: i pannelli colorati in alluminio orientati con angoli differenti verso nord; il pannello in acciaio inossidabile con profilo seghettato, orientati verso sud per riflettere la luce all'interno del parcheggio; il pannello in alluminio bianco parallelo alla facciata, con perforazione variabile, per permettere l'entrata della luca diffondendola all'interno. La quantità di luce che entra all'interno del parcheggio è uguale all'edificio di riferimento, però grazie ai pannelli di distrubuzione è stata ottimizzata, aumentando l'illuminazione naturale anche negli spazi più profondi. Alla facciata metallica si interseca la scala diagonale in calcestruzzo, che aiuta i visitatori a muoversi tra i piani con facilità, e che a seconda del piano è dietro o davanti la facciata metallica, nascondendosi ai piani inferiori e risultando evidente agli ultimi piani. La scala taglia, con un netto approccio booleano, i pannelli di facciata che arrivano in battuta all'intradosso di essa, mentre lasciano ampio spazio per il movimento delle persone sopra la scala, definendo però in modo chiaro il "volume di influenza" della stessa.
L'entrata ai piani interrati e fuori terra del parcheggio è confinata sul lato sinistro del parcheggio, lasciando la maggior parte del fronte strada per gli spazi retail, la lobby ascensori e il deposito biciclette al servizio degli utenti.

Per muoversi in macchina tra i piani, gli architetti non hanno scelto la classica rampa a spirale, ma hanno preferito dividere ogni piano in due e inclinare di qualche grado l'intero semipiano per non perdere spazio prezioso. Hanno massimizzato l'area di parcheggio lasciando al contempo ampio spazio per le manovre di salita e discesa fino alla copertura del parcheggio, da dove si ha una vista privilegiata sul vicino Oceano Pacifico e che ospita la pensilina con 320 pannelli fotovoltaici e lo sbarco finale della scala rossa. Al fine di rispettare e realizzare i bisogni del cliente riguardo costi e tempo di costruzione, tutti i soggetti del processo di progetto e di costruzione sono stati coinvolti fin dalle prime fasi: Benisch Architekten in qualità di team leader ha coinvolto cliente, progettisti delle differenti discipline e gli appaltatori, preoccupandosi del coordinamento e alleggerendo le incombenze del cliente. A completare il non comune ed esemplare approccio degli architetti di dare dignità a un edificio simile, usualmente non considerato per la progettazione architettonica, sono le differenti strategie di sostenibilità ambientale che hanno permesso l'ottenimento della certificazione LEED Gold nel luglio 2014, puntando in particolare sulle qualità e le caratteristiche de lotto di progetto e sui temi di risparmio ed efficienza energetica.

VELE IN ALLUMINIO E ACCIAIO E CALCESTRUZZO COLORATO
La caratteristica principale e più evidente di questo parcheggio è senza dubbio la facciata metallica in alluminio e acciaio di diversi colori: una facciata semi-trasparente che mostra il continuo muoversi delle persone retrostanti e il passaggio delle auto. Le vele, come definite dagli architetti, sono ordinate su più ordini di altezza simile ai piani dell'edificio, ma arretrano salendo verso l'alto, intersecandosi con la scala in calcestruzzo rosso che taglia diagonalmente la facciata, invertendo la direzione di salita a metà dell'edificio. Le vele, presenti fin dalle fasi iniziali del progetto, sono state sviluppate partendo dalla scansione dei piani integrando pannelli rettangolari verticali e piani, in seguito sono stati inclinati a seconda dell'altezza, maggiormente quelli ai piani bassi perchè più bisognosi di luce dato il contesto. L'ottimizzazione seguente è consistita nel piegare una parte del pannello con angoli che vanno dai 15° ai 60°, per dare dinamicità alla facciata, esaltata anche dalla perforazione che mostra quello che succede posteriormente e dal taglio della scala. Infine, si sono scelti colori vivi nel tono dell'arancio e del giallo per le parti piegate verso la strada, mentre la parte parallela alla strada e quella verso l'interno del parcheggio sono state manutenute con un colore neutro, aggiungendo una finitura riflettente seghettata per diffondere la luce all'interno.
I materiali principali utilizzati sono acciaio, alluminio e calcestruzzo, declinati però in modo differente a seconda dell'uso e delle necessità. Si è scelta una struttura in calcestruzzo per ottimizzare i costi su gran parte dell'edificio, tuttavia sul fronte strada si è variata la finitura per segnalarne l'importanza e l'utilità agli utilizzatori del parcheggio. Per i pannelli si è scelto l'alluminio, per motivazioni di leggerezza, di resistenza agli agenti atmosferici e di facilità di colorazione, richiedendo però dei rinforzi lineari per irrigidire il pannello, accoppiando a essi pannelli in acciaio inossidabile lucidato per riflettere la luce nel modo più efficiente possibile verso l'interno.

STRATEGIE DI SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE E RISPARMIO ENERGETICO
La tipologia del parcheggio fuori terra non è probabilmente una delle prime funzioni che fa pensare alla sostenibilità ambientale, data l'immagine diffusa nell'opinione pubblica e il collegamento diretto con le automobili. Tuttavia, se come in questo caso la tipologia viene reinterpretata, allargando le tipologie di utenti che ne possono usufruire, integrando strategie per ridurre consumo di risorse e di energia, oltre a dare la possibilità di usare l'auto riducendo l'impatto sull'ambiente urbano, si può arrivare a dei casi esemplari.
Il progetto ha infatti ottenuto la certificazione Gold per lo standard LEED BD+C: Core and Shell Construction (v2009) con la maggior parte dei punti collegati alle categorie Sustainable Sites ed Energy & Atmoshpere. In particolare, è stato premiato la localizzazione su un lotto già costruito, in una zona densificata, ben servita da mezzi pubblici e con negozi e altre attività nelle vicinanze, privilegiando anche l'uso di auto elettriche grazie al posizionamento di parcheggio dedicati e torrette di ricarica. La dotazione di pannelli fotovoltaici copre almeno il 48% dell'energia consumata dall'edificio, che risulta già ridotta dall'ottimizzazione dell'illuminamento naturale attraverso la facciata metallica e dalla disposizione della scala in calcestruzzo rosso, al fine di essere preferita rispetto agli ascensori. Infine, il team di architetti e appaltatori, che ha lavorato insieme e in modo integrato dalle prime fasi del progetto, ha focalizzato l'attenzione sulla gestione dei rifiuti da cantiere riciclandone almeno il 75%, oltre a scegliere materiali regionali e con contenuto di riciclato di almeno il 10% sul totale, attuando procedure che garantissero una buona qualità dell'aria durante la costruzione e il successivo uso, specificando anche materiali a bassa emissione di COV per adesivi, sigillanti, vernici e pavimenti. Gli architetti hanno quindi dimostrato come anche le tipologie edilizie meno considerate e valutate possano acquistare dignità architettonica ed essere meno molto impattanti rispetto all'approccio tradizionale.

Scheda progetto
Architetti: Studio Jantzen, Behnisch Architekten
Località: Santa Monica, Unites States
Committente: City of Santa Monica
Area costruita: 26.595 mq
Anno: 2010-2013
Parking Consultant: International Parking Design
Ingegnere strutturale: Culp & Tanner
Shoring Engineer: Burnett & Young
MEP Engineer: Levin Seegel
Ingegnere civile: Incledon Consulting Group
Consulente facciata: DVV Associates, Odian Engineering
Consulente fotovoltaico: Syska Hennessey
LEED: Brightworks, Gaia Development
Impresa principale: Morley Builders
Impresa calcestruzzo: Morley Construction
Impresa acciaio: Plas-tal/Cowelco, CMC
Impresa vetro e curtainwall: AGA
Impresa segnaletica: SGK
Impresa elettrica: Apollo
Photos: Stefan Behnisch, David Matthiessen, Christof Jantzen

Arketipo 139, Parcheggi, giugno 2022