Testo a cura della redazione

PASSERELLA CICLO-PEDONALE DI ATTRAVERSAMENTO DEL FIUME DORA RIPARIA A COLLEGNO (TO)
   Testo a cura della redazione

Committente: Città di Collegno 
Impresa Costruttrice: Marietta S.p.A. - Balangero (TO)
Luogo: Collegno (TO)
Progettista generale: Ing. Giuglardo - Studio Tecnico Giuglardo-Turrini
Project manager: Ing. Oswald Grömminger
Progetto statico strutture in legno lamellare: Holzbau S.p.A. - Bressanone (BZ) - Ing. O. Groemminger, Ing. G. Brentari
Progettazione costruttiva: Ing. M.A. Leja

La passerella si inserisce negli interventi strutturali volto a migliorare la fruibilità e visitabilità dell'area fluviale del Parco Agro-Naturale della Dora Riparia, una vasta area (circa 450 ettari) che segue il corso del fiume dal confine ovest a quello est del territorio del Comune di Collegno. Proprio il comune si è fatto promotore di una serie di interventi al fine di rendere utilizzabile l'area del parco, compatibilmente con l'attività agricola che rimane il punto fermo per la gestione e la conservazione del patrimonio dell'area stessa.
Nel dettaglio, la passerella in questione rappresenta un collegamento dei percorsi ludico-didattici di strada Sebusto e Strada Passasso che percorrono rispettivamente la sponda destra e sinistra dell'alveo del Fiume Dora Riparia.

Si tratta di una passerella strallata a due campate, poggianti lateralmente su delle spalle in CA e centralmente su una pila in CA. Le luci libere delle due campate sono circa 42 m, per una lunghezza calpestabile totale della passerella di circa 94 m (considerando anche le zone della pila centrale e della spalla laterale).
La particolarità della struttura è il perfetto utilizzo del legno lamellare unitamente all'acciaio. Le travi principali delle due campate e i piani di calpestio sono infatti realizzati in legno lamellare, mentre i telai di appoggio dei piani di calpestio e gli stralli centrali sono in acciaio. Proprio la presenza di questi stralli metallici caratterizza la passerella sia esteticamente che staticamente, permettendo di realizzare l'impalcato in legno lamellare con sezioni ridotte e slanciate (gli stralli dimezzano la luce libera delle due campate, andando di fatto a costituire un appoggio interno intermedio). Gli otto elementi metallici sono profili tubolari a sezione circolare, dei quali quattro lavorano come puntoni compressi vincolati alla pila centrale e quatto come tiranti ai quali è appesa la struttura principale dell'impalcato in legno lamellare. Quest'ultima è costituita da due travi parallele in legno lamellare, sulle quali sono vincolati ad interasse di 2,45 m, i telai metallici ad U a sostegno dei travetti reggi-impalcato in legno lamellare, che corrono paralleli alle due travi principali in legno lamellare.
Al di sotto dell'orditura portante, su tutta la lunghezza della passerella, sono installate delle croci (tondini metallici) atte ad irrigidire la struttura nel piano, nei confronti soprattutto dei carichi orizzontali dati dal vento. L'impalcato finale a costituire il piano di calpestio della passerella è realizzato in doghe di larice, posate opportunamente distanziate tra loro in modo tale da pemettere lo scolo delle acque piovane e l'autopulizia della passerella. Nella parte centrale della passerella le doghe appoggiano direttamente sulla pila in CA (interponendo dei listelli in legno massiccio), creando uno slargo nel piano di calpestio, una sorta di isola-balcone panoramica. Le due travi principali sono rivestite lateralmente con doghe in larice e superiormente con scossalina in rame. Sia le doghe che le scossaline sono posizionate inclinate in modo da favorire il deflusso delle acque meteoriche. Il parapetto è realizzato mediante funi in acciaio inox, fissate sui telai metallici.
Gli appoggi delle travi principali in legno lamellare sulle spalle e sulle pile in CA sono pensati in maniera tale da staccare il legno dal CA, interponendo fra i due materiali dei profili metallici di supporto. Le spalle e le pile sono inoltre realizzate con piano di appoggio inlinato, così da evitare il ristagno di acqua nelle zone di appoggio e preservarne la durabilità nel tempo.
Gli stralli sono collegati alle travi principali in legno lamellare attraverso una putrella metallica di contrasto, alla quale i profili tubolari metallici sono attaccati per mezzo di barre filettate fissate con doppio dado, che permettono quindi l'indispensabile regolazione di quota in fase di montaggio.
Le travi principali in legno lamellare, per esigenze di trasporto, sono state realizzate con una lunghezza di 21 m (metà campata), collegate poi in cantiere con giunto rigido a lame esterne chiodate, in modo da ricreare la continuità della trave prevista nello schema statico di progetto.