Passerella di vetro per la Basilica di Aquileia  

Luogo: Aquileia, Italia
Committenza: Curia Arcivescovile Gorizia, Società per la conservazione della Basilica di Aquileia
Progetto architettonico: ODB Ottavio di Blasi Associati, Paolo Simonetti, Daniela Tortello, Stefano Grioni, Graziano Marini
Progetto strutture: Favero & Milan Ingegneria
Impresa di costruzione: Intergroup - Parma
Tempi progetto: 1994 - 1998
Tempi di realizzazione: 1998 - 2001
Superficie costruita di percorsi: 134 mq
Costo complessivo: 930.000 euro 
Fotografie: Archivio ODB

Vedi la pianta e la sezione

Il mosaico
Il mosaico pavimentale della Basilica di Aquileia, imponente opera di circa 700 metri quadri e risalente al IV secolo d.C., è stato  portato alla luce durante la Prima guerra mondiale. Il mosaico costituisce un patrimonio artistico di portata eccezionale, trattandosi di quello meglio conservato di tutto l'Occidente, e rientra tra i monumenti patrimonio dell'umanità classificati dall'UNESCO.  Il tema del mosaico rappresenta uno degli esempi più importanti di Biblia pauperum dell'Occidente cristiano: immagini impiegate a fini didascalici (tipiche della tarda antichità cristiana) ed edificanti tratte dal repertorio pastorale e marino ellenistico; dal simbolismo misterico e del culto di Mitra; dall'iconografia imperiale del trionfo; e da quella cristiana delle catacombe. Il naturale interesse che suscita ha come conseguenza le continue sollecitazioni dovute al passaggio fisico di un flusso di visitatori calcolato in circa mezzo milione l'anno. Al fine di ovviare al reale e grave pericolo di usura per il pavimento, la Società per la conservazione della Basilica di Aquileia ha deciso di ricorrere a un progetto di salvaguardia e protezione che non ne limitasse, tuttavia, la fruibilità.

Lo studio
Lo studio chiamato a progettare questo intervento è stato lo studio milanese ODB srl, Ottavio di Blasi Associati, una società di ingegneria e di servizi tecnici che da vent'anni opera nel campo della progettazione architettonica, spaziando dalla pianificazione urbanistica ai complessi edilizi, dalla pianificazione residenziale a quelle commerciale e industriale sino al product design.
  
L'intervento: le due soluzioni adottate
Ai progettisti è stato chiesto non solo di risolvere il problema della visitabilità ma anche di sostituire la vecchia e oramai fatiscente copertura in cemento armato dell'antica aula Teodoriana. Tale ricostruzione è servita anche da sostegno al progetto per i percorsi pedonali.
Per quanto concerne la pavimentazione di mosaico, lo studio Ottavio di Blasi associati ha ideato una sorta passerella in vetro trasparente sospesa ad un metro dalle tesserine colorate del pavimento e ha adottato due soluzioni costruttive differenti.
Il nuovo sistema di percorsi in cristallo si pone infatti alla quota del vecchio pavimento in pietra medioevale della basilica (rimosso in occasione dello scavo archeologico), più alto di circa un metro rispetto a quello di epoca romana, e si estende per una lunghezza di ben 134 m. L'intervento è stato fatto nel pieno rispetto di quanto già esistente - anche perché costruito in modo da poter essere rimosso in qualsiasi momento.

Il percorso si divide in due parti che in base alla forma e alle esigenze tecniche si differenzia per la proposta costruttiva.
La prima attraversa longitudinalmente l'intera basilica correndo lungo il filare di colonne, sia dal lato sinistro sia da quello destro. La struttura portante (in acciaio inox) si àncora direttamente ai basamenti delle colonne rimasti scoperti dopo l'eliminazione del pavimento medievale.
La seconda parte del percorso invece si articola all'interno dell'aula adiacente con un andamento a cornice rettangolare sul mosaico. In questo caso la struttura del telaio rettangolare è stata appesa alle travi in acciaio della nuova soletta del soffitto attraverso dei cavi d'acciaio da 14 mm. L'aggancio dei cavi è stato nascosto da un controsoffitto in lastre di pietra.

L'utilizzo del vetro
All'interno del telaio in acciaio poggiano lastre in vetro strutturale,  di sicurezza e perfettamente pedonabili. Alla stratigrafia portante (ogni vetro misura spessore da 12 mm) cui si aggiungono sei millimetri di vetro temperato, una lastra  supplementare progettata in modo da poter essere sostituita ogni due anni per risolvere i problemi estetici e funzionali dati dai graffi da usura. Il vetro, infatti, oltre  a permettere la visibilità, può garantire una resistenza al carico di 500 kg/mq è quindi pensato per sorreggere intere comitive (il vetro utilizzato è quello di qualità extrachiara, che non presenta il classico color verde o azzurro anche a spessori elevati). Le passerelle,  corrimano compresi, garantiscono il massimo della trasparenza dell'intero percorso. La sottile struttura in acciaio inox assorbe carichi propri e carichi mobili ma è ancora di vetro, a riprova di un coerente e completo dominio del materiale, la struttura portante delle controventature verticali: dei pannelli posti agli angoli del percorso, per evitare qualsiasi oscillazione della struttura.