Pavimento in cotto

Autore testo e disegno: Enrico Francesconi, Mirko Giorgetti

Usatissimi nel passato, sia per pavimentazione esterna che per quella interna e di bellissimo effetto per la molteplicità delle soluzioni adottabili, è oggi adoperato solo per case rurali o, nei tipi più elaborati, per ambienti particolari di ville.
[...] Gli schemi più semplici sono: 'alternato', a 'diagonale', a 'spina di pesce', 'promiscua'. [...] Ben altri effetti riuscivano ad ottenere da questo materiale i costruttori rinascimentali italiano e ancora prima i costruttori gotici francesi.
Con tessere in laterizio, diversamente sagomate e smaltate, i costruttori francesi riuscivano ad imitare i meravigliosi pavimenti cosmateschi, ottenuti dalle maestranze italiane con tessere marmoree di porfido, serpentino etc. ricavate dallo spoglio delle costruzioni romane in abbandono. I colori che adoperavano erano il rosso e il giallo del cotto naturale e il nero ottenuto con lo smalto. In un primo tempo i disegni erano ottenuti dall'accostamento di pezzi sagomati a madre e figlia di diversi colori; in un secondo momento i disegni vennero stampati in mattonelle di un unico formato e riempita poi la cavità con terra rossa e gialla, stendendovi sopra uno strato di smalto. Pochi esempi ci rimangono di questi pavimenti in quanto per la fragilità del materiale e per le molte connessure sono delicati ed è questo infatti uno dei motivi che li hanno fatti cadere in disuso.
Pure belle sono i pavimenti italiani ottenuti con l'accostamento del solo rosso e giallo naturale dell'argilla cotta.
Quando il materiale non è stato arrotato in fabbrica, può, una volta finita la posa in opera, venire molato; ossia si passano e si ripassano sulla superficie scabra pezzi di pietra arenaria semidura, continuando ad innaffiare con acqua.

Per approfondire l'argomento:
Pavimento in cotto per interni
Pavimenti in cotto per esrerni

Fonte testo:
AA.VV., Manuale di Progettazione Edilizia, ed. Hoepli, 1995, Milano