Atrium, studio di architettura fondato da Anton Nadtochiy e Vera Butko, ha sviluppato il progetto per un ponte pedonale ad Almaty, la città più popolosa del Kazakistan. Pur essendo ancora sulla carta, il progetto per il ponte ha fatto vincere ad Atrium diversi premi, grazie soprattutto alla sua capacità di abbinare alla funzione logistica di un ponte, quella solitamente tipica degli spazi ricreativi, rendendo quindi le due identità complementari. A lato, l'idea di promuovere uno sviluppo della città capace di valorizzare il verde mentre rispetta le tradizioni (e il linguaggio visivo) del Kazakistan.

Il ponte disegnato da Atrium è stato pensato come collegamento fra due aree verdi della città oggi nettamente divise da un'autostrada; si tratta dell'orto botanico di Almaty e del Sunkar Park, conosciuto per la presenza di un trampolino per il salto con gli sci.
Il disegno in pianta del ponte ne prevede un particolare 'sdoppiamento'; a lato del classico tratto ortogonale, infatti, Atrium ha progettato anche una seconda passerella caratterizzata da un andamento sinuoso, con alcuni cambi di passo e brevi deviazioni curvilinee. "Il linguaggio visivo si ispira all'identità nazionale. La sagoma del ponte fa riferimento agli ornamenti kazaki: il loro carattere ornato è incarnato nel tracciato dei percorsi principali e delle rampe aggiuntive", raccontano dallo studio di architettura.
Le aree verdi sono direttamente integrate nella struttura del ponte; i supporti di maggior dimensione, infatti, sono stati pensati anche come base per vasche che ospiteranno diverse specie kazake. Le dimensioni generose di questa parte strutturale permetteranno la piantumazione anche di alberi già sviluppati e con radici estese. "A causa della vegetazione combinata a piattaforme di osservazione, il ponte di Almaty acquisirà una silhouette espressiva trasformandolo in un luogo simbolico per la città", sottolineano da Atrium.

Dalla parte dell'orto botanico, l'accesso al ponte avviene da una collina che ospiterà una piattaforma panoramica affiancata da un ambiente progettato per ospitare eventi; entrambi gli spazi sono stati progettati per inserirsi nel dislivello e integrarsi nel paesaggio esistente. Il dislivello fra il punto di osservazione e la parte pedonale del ponte è di circa 30 metri e segue una pendenza di 5 gradi; una traettoria che permette al visitatore di vivere diverse esperienze, da quella iù legata alla natura, a quella che si avvicina alla metropoli.

Scheda progetto
Lunghezza: 380 m
Larghezza: 3-8,5 m
Dislivello: 30 m
Progetto: 2021
Team di progetto: Anton Nadtochiy, Vera Butko, Petr Alimov, Polina Yavna, Roman Khorev, Anna Vorobieva, Rashid Gilfanov, Olga Kozak, Adel Khakimullin, Ivan Khripkov, Natalya Khlopenkova