Phoebe® è una tecnologia discreta, pulita e sostenibile di purificazione dell’aria negli ambienti chiusi (strutture ricettive, edifici pubblici e privati, strutture sanitarie o trasporti). Il processo su cui si basa è la fotocatalisi, il meccanismo per cui una particella viene “attivata” con la luce a produrre radicali liberi che attaccano gli inquinanti. A innescare la fotocatalisi è il rivestimento applicato su un filtro ceramico modulare studiato per essere inserito nelle unità di trattamento dell’aria in quantità variabile a seconda dell’ambiente da purificare. L’installazione è semplice, sia in caso di installazioni ex novo sia di ristrutturazioni, e anche la manutenzione: il cambio filtri avviene direttamente nelle unità di trattamento dell’aria e dura pochi minuti.

Gli aspetti innovativi sono molteplici. Mentre le tecnologie standard di filtrazione hanno filtri che tendono ad accumulare gli inquinanti fino a saturazione, con la tecnologia Phoebe® non c’è accumulo: la luce innesta una reazione chimica che produce le molecole ossidanti che attaccano e distruggono l’inquinante. Inoltre, a differenza della maggior parte dei prodotti sul mercato che utilizzano la luce UV che, se guardata direttamente, può essere dannosa per l’uomo, la tecnologia Phoebe® attiva la reazione di fotocatalisi con luce innocua nel range del visibile. Infine, Phoebe® è una tecnologia versatile: può essere dimensionata a seconda delle necessità dell’ambiente in cui deve essere inserita.

La fotocatalisi innescata con la tecnologia Phoebe® sviluppata dal centro di ricerca Ce.Ri.Col. di Colorobbia è “pulita” in ogni fase del processo: si attiva con luce led visibile, non produce ozono e agisce su batteri, virus, VOC, NOx e altri inquinanti.
La differenza rispetto ai classici filtri HEPA o carboni attivi è sostanziale: mentre essi accumulano gli inquinanti fino a saturazione e quando smettono di funzionare vanno sostituiti, i filtri Phoebe® non bloccano semplicemente gli inquinanti ma rompono i legami chimici, fino a disgregazione degli stessi, e, per rinnovarli, è sufficiente lavarli oppure effettuare un trattamento termico a 200 °C per 2 ore. A certificare la tecnologia, completamente made in Italy, test effettuati presso laboratori esterni certificati e riconosciuti a livello internazionale come Biochemie, Eurofins e Airmid.