frenak+jullien, Cardin Julien e m+mathieu holdrinet presentano il loro progetto per il nuovo Planétarium du Jardin des sciences, inaugurato all'interno di un giardino ridisegnato nel cuore dell'Università di Strasburgo. Situato lungo Avenue de la Victoire, la sua posizione strategica lo rende un nuovo baricentro per la città francese.
Posizionato fra i vicini istituti di Zoologia e Geologia, il Planétarium è costituito da due volumi scuri che si stagliano sul verde del giardino; nello specifico, un tronco di cono per ospitare la sala di proiezione da 138 posti e la sua galleria d'ingresso; un volume cilindrico per ospitare la hall del Jardin des sciences e i relativi servizi. "Il tronco di cono, proteso verso il cielo, suggerisce una ricerca senza tempo della conoscenza dell'universo, mentre l'atrio aperto e radioso punta verso i numerosi siti gestiti dal Jardin des sciences. Dedicato alla diffusione della cultura scientifica all'interno dell'università, il Jardin des Sciences acquista così nuova visibilità", commentano i progettisti.

"L'insolita geometria della struttura ricorda le costruzioni meccaniche del XIX secolo presenti nel sito, come la cupola dell'osservatorio e i pavillons des mires, ed evoca strumenti di misura astronomici come l'astrolabio. Per i passanti, il disco metallico del cono richiama e reagisce ai colori mutevoli del cielo; per gli abitanti della zona che si affacciano sul sito, la quinta facciata del planetario evoca uno strumento astronomico inserito in un giardino", continuano gli architetti.
I due elementi, il vero e proprio Planétarium e l'area di accoglienza, hanno alcuni componenti in comune, ma sono assemblati in modi opposti. Rivolto verso l'interno, il planetario è cavo lungo il suo perimetro (il corridoio di accesso all'auditorium) e pieno al centro (l'auditorium), mentre l'area di accoglienza, che si apre verso il giardino, è vuota al centro, occupato dalla la sala, ed è circondata da un anello di edifici. Uno è luminoso e si apre sul cielo attraverso un tetto di vetro che segue la forma della meridiana, mentre l'altro è immerso nell'oscurità, per creare il cielo artificiale del teatro cosmico.

I pannelli in legno CLT della struttura a vista raggiungono i 17 metri di altezza, formando sfaccettature di grandi dimensioni: una vastità che prepara a un viaggio nello spazio. La rampa in leggera pendenza conduce lo spettatore in cima all'auditorium, sotto la cupola di proiezione la cui sospensione e inclinazione aumentano l'effetto immersivo. L'illuminazione è minima, con un ambiente blu notte ad alto coefficiente di assorbimento. I 6 proiettori digitali disposti lungo il perimetro sono accessibili attraverso la galleria tecnica che circonda la sala.
L'incastro fra i volumi (cono, cupola, schermo) e la precisione necessaria per la sospensione dello schermo di proiezione hanno richiesto soluzioni costruttive particolari. Questo ha comportato una logica di assemblaggio atipica in fase di costruzione, come ad esempio il montaggio della cupola metallica del planetario prima di quello dell'involucro del cono.

Legno yakisugi e alluminio all'esterno, legno chiaro e intonaco all'interno: i materiali utilizzati per il Planétarium sono pochi, semplici e in contrasto fra loro. All'esterno, l'aspetto vulcanico dell'edificio è rafforzato da un rivestimento in doghe di abete Douglas, la cui texture marrone-nero intenso assume riflessi argentei alla luce del sole. All'interno, i pannelli di legno chiaro prendono il sopravvento, contribuendo a creare un'atmosfera luminosa all'interno della sala. La compattezza dell'edificio e il posizionamento delle aperture sul lato della hall limitano notevolmente la dispersione di calore dell'edificio, garantendo così prestazioni energetiche ottimali.

Scheda progetto
Client: UNISTRA - Université de Strasbourg
Competition: Invited competition, winning project (2016)
Opening: Summer 2023
Floor area: Building 1000 m2, garden 5000 m2 - 138-seat screening room
Construction cost: 5 000 000 € excl. tax (including garden)
Project team
Architecture:
frenak+jullien lead architects
Cardin Julien, associate architects
m+ mathieu holdrinet, project architect
Landscape architecture: FORR
Structural engineering: MaP3
Mechanical-electrical engineering, energy efficiency and sustainable development: Espace Temps
Civil engineering: OTE
Scenography: dUCKS sceno
Acoustics: Lamoureux
Signage: Téra-création
Economy: Echoes
Construction
Wood framing: Charpente Houot
Structural works: Bringholf Constructions
Dome metal structure and plaster: ADLER, SIRC
Insulated burnt wood cladding: Martin Fils
Metal cladding: Schoenenberger