approfondimento – È stato recentemente pubblicato da AiCARR, l'Associazione Italiana Condizionamento dell'Aria, Riscaldamento e Refrigerazione, il documento "Posizione di AiCARR sul D.Lgs. 28/11, per gli aspetti riguardanti le rinnovabili termiche".

Il Decreto Legislativo n. 28 del 3 marzo 2011, meglio conosciuto come "Decreto rinnovabili", è entrato in vigore lo scorso 29 marzo e recepisce in Italia la  Direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti innovabili. Il nuovo Decreto non si limita a definire gli strumenti e gli incentivi necessari per il raggiungimento degli obiettivi prefissati in materia di energia da fonti rinnovabili, ma introduce anche nuove regole sull'integrazione delle rinnovabili negli edifici nuovi e ristrutturati.

AiCARR dal 1960 si occupa delle problematiche relative all'uso consapevole dell'energia e delle risorse naturali e dell'innovazione delle infrastrutture energetiche, nei settori impiantistico ed edilizio. I suoi associati sono fra i migliori esperti della climatizzazione e del risparmio energetico appartenenti ad ambiti diversi: accademici, progettisti, installatori, costruttori di macchine e di componenti per gli impianti. In qualità di Associazione culturale senza scopo di lucro e super partes, AiCARR si è sentita in dovere di intervenire per esprimere alcune considerazioni in merito a questo Decreto, fondamentale per l'evoluzione futura degli impianti di climatizzazione

Per AiCARR è importante che i decreti attuativi che andranno a rendere operativo il D.Lgs. 28/11 siano impostati in modo da favorire realmente il risparmio energetico, sostenendo tutte le tecnologie che possono far raggiungere lo scopo, nessuna esclusa. Per tale motivo ha reputato indispensabile presentare ed analizzare criticamente i problemi e le difficoltà in cui il progettista potrebbe incorrere in alcuni casi, se adottasse un'interpretazione non corretta del Decreto, fornendo suggerimenti su come operare, ovviamente nel rispetto di quanto previsto dalla Direttiva Europea 2009/28/CE. AiCARR ritiene infatti che il D. Lgs. 28/11 presenti alcune criticità che, se non risolte, comporterebbero il rischio di far scattare il vincolo dell'impedimento tecnico e quindi di non permettere il raggiungimento degli obiettivi prefissati.

Cinque sono i punti su cui AiCARR ha ritenuto opportuno fare delle precisazioni: il calcolo della quantità di energia da fonte rinnovabile sfruttata da sistemi con pompa di calore, i valori limite dell'energia da fonte rinnovabile, con particolare attenzione al clima mediterraneo, il teleriscaldamento e la cogenerazione, la spesa energetica per il pompaggio dei fluidi e i biocombustibili. Dopo aver sottolineato le criticità relative a ciascun punto, AiCARR fornisce nel documento i suggerimenti per superarle.

Ha dichiarato il Presidente di AiCARR, Michele Vio: "Il documento stilato è molto importante perché permette di fare chiarezza in un ambito complesso. Il nuovo Decreto deve infatti coordinarsi con la legislazione preesistente sull'efficienza energetica, ma rispetto a questa ha un'impostazione differente in merito al calcolo dell'efficienza energetica e questo potrebbe causare confusione. AiCARR, oltre ad aver proposto la soluzione a questo problema, ha anche cercato di mettere in rapporto le novità normative introdotte con il clima mediterraneo del nostro Paese".