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Recupero e trasformazione del Castello di Piombino

Il progetto organizza gli ambienti del piano terreno e del primo piano del Castello come un sistema di spazi espositivi destinati al Museo della città e del territorio di Piombino e, in parte minore, all'organizzazione di mostre temporanee, mentre riserva gli ambienti del secondo piano prevalentemente alle attività di supporto e ad un piccolo nucleo di uffici. 
 
 
Alla base delle soluzioni adottate ci sono le risultanze di un approfondito studio delle fasi costruttive del manufatto e del rilievo archeologico, quest'ultimo condotto da un gruppo di lavoro dell'Università di Siena coordinato da Riccardo Francovich. Le informazioni e i dati acquisiti - tra tutti spicca il ritrovamento di una bellissima iscrizione del 1235 nel fornice della porta interna della torre del XIII secolo - non solo hanno confermato i criteri che avevano informato il progetto di concorso, ma hanno offerto nuovi spunti per valorizzare l'idea di un percorso museale alla base del quale ci fossero la storia e lo sviluppo edilizio del Castello stesso.


 
Volendone riassumere i termini in poche battute, potremmo dire che all'origine (XIII secolo) c'era una possente torre di guardia delle mura urbane con una doppia porta che permetteva l'accesso alla città dall'area portuale di Falesia.  Entrambe queste porte sono ben conservate e sono state messe in valore attraverso la demolizione dei solai che le intercettavano in modo da renderle uno degli elementi cardine del percorso museale. Successivamente, nella seconda metà del Trecento, venne costruito all'interno della città un recinto a protezione della torre e questo comportò la chiusura della porta interna e l'apertura di una nuova porta sul lato maggiore del recinto che è oggi inglobata nel fronte occidentale del Castello. Alla metà del Quattrocento il recinto fu raddoppiato verso l'esterno e la torre si trovò così circondata da un Cassero di forma grosso modo quadrata nel quale fu aperta una nuova porta di cui le indagini archeologiche hanno messo in luce il probabile piano d'imposta.