Il visitatore della cappella di Otaniemi nel Campus del Politecnico a Helsinki entra attraversando un cortile recintato. I motivi predominanti dei dettagli interni sono
rappresentati dal movimento a zig-zag delle strutture del tetto in legno e dal semplice disegno grafico della struttura dell'altare.
L'ancona è costituita dalla vista su un bosco vergine, con una radura sulla quale si erge una grande croce. La cappella, progettata per essere usata dalla comunità degli
studenti, cerca di offrire un luogo di ritiro per esperienze spirituali, aperto ad una molteplicità di convinzioni filosofiche e religiose.
Dopo essere stata completamente distrutta in un incendio, la cappella venne ricostruita nella prima metà del novecento, il più fedelmente possibile all'originale da Kaija
(nata Tuominen, Kotka, Finlandia, 1920-2001) e Heikki Siren (Helsinki, 1918), architetti finlandesi, coniugi. Laureatisi entrambi al Politecnico di Helsinki, nel 1949.
Quest'opera quest'anno vince il Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino, alla sua ventesima edizione, forse l'unico premio ad un luogo. Destinato ad uno
spazio riconoscibile sulla superficie del territorio così come risulta dalla accumulazione nel tempo di cose e di azioni. Un posto nel quale si intersecano patrimoni di
natura e di memoria, e del quale qualcuno porta la responsabilità.
Intitolato non a caso a Carlo Scarpa (1906-1978), uno dei maestri del Novecento nell'arte del paesaggio, il Premio è stato istituito dalla Fondazione Benetton Studi
Ricerche con l'intento di diffondere le scienze e le arti del “governo del paesaggio”.
Il Premio, coordinato dall'architetto Domenico Luciani, direttore della Fondazione Benetton Studi Ricerche, con una giuria internazionale, presieduta dallo storico dell'arte
Lionello Puppi, promuove ogni anno una campagna di attenzioni verso un luogo particolarmente denso di valori di natura e di memoria, esemplare per la sua concezione,
per il suo governo e per la sua forma e vita in continua modificazione. Nel progetto vincitore sono leggibili i caratteri fondativi di una antropologia che trova nella natura, e
in particolare nella foresta, che ricopre due terzi del territorio finlandese, la principale fonte di vita, il legame più duraturo e profondo con la propria storia, e perfino il rifugio
rassere¬nante e contemplativo. L'apparato iconografico devozionale è sostituito da una vetrata che occupa l'intera parete dell'abside.
Fino al 28 giugno presso la Fondazione Benetton Studi Ricerche, spazio Bomben a Treviso sarà allestita la mostra sulla Capella di Otaniemi, Espoo, Helsinki, luogo
appunto designato nel 2009.
premi/concorsi –
L'edizione 2009 assegnata alla cappella di Otaniemi nel Campus del Politecnico a Helsinki