Proprietà caratteristiche

Autore testo: Serena Groppo

La scelta dei materiali lapidei, oltre che ai fattori estetici, è dovuta alla resistenza opposta all'usura meccanica e agli agenti inquinanti dei materiali stessi.
per una giusta destinazione d'uso è necessario conoscere le caratteristiche e le proprietà, determinata da prove di laboratorio.
Tra le proprietà fondamentali, dal punto di vista architettonico, sono rilevanti:

· la tessitura (definita dall'orientamento dei cristalli) che determina l'aspetto esteriore e le caratteristiche di isotropia e anisotropia.

· la compatezza (definita dal grado di coesione dei minerali) che determina bassa porosità, impermeabilità e permette uan buona lucidatura del materiale.

· la sfadabilità, che è un difetto per quei materiali che non sono a sfaldo naturale.

· la colorazione, che in tutte le rocce dipende dalla composizione chimico-mineralogica, dalle imperfezioni cristalline e dalle impurità, il colore dipende anche dalle varie lavorazioni superficiali, che conferiscono, ad uno stesso materiale, intensità molto diverse.
Le lastre applicate esternamente tendono a sbiadire, finchè il colore si stabilizza: possono anche cambiare colorazione se si verificano reazioni chimiche tra i componenti di base dei materiali e le diverse sostanze inquinanti disciolte nell'atmosfera.

E' molto importante tener presente che la scelta dei materiali deve seguire criteri specifici che dipendono da luogo e dal tipo di applicazione a cui i materiali sono destinati.
Ma è necessario tener conto anche di altri fattori, perchè molte delle patologie che si riscontrano sul manufatto in opera sono legate a difetti intrinseci del materiale, attribuibili ai metodi e alle tecnologie di produzione.
I difetti riscontrabili possono essere presenti fino dall'estrazione dalla cava, fatto che comporta la necessità di una verifica preliminare all'origine, per constatare le caratteristiche delle falde in fase di estrazione e le tecnologie utilizzate; il filo elicoidale e il filo diamantato sono i metodi che provocano le minori alterazioni, mentre le mine e i trapani a percussione possono essere distruttivi per l'omogeneità strutturale del materiale.
In cava si controllano anche le variazioni rispetto alle resistenze, al colore e alla venatura, perchè non si discostino troppo dal campione iniziale.
Il ribaltamento dei blocchi estratti avviene su un letto di detriti oppure, in modo meno traumatico, sopra cuscini gonfiabili.

Le lavorazioni superficiali sono le operazioni che più danneggiano il materiale, rendendolo più sensibile alle influenze esterne, soprattutto la bocciardatura provoca microfratture che possono arrivare sino ad alcuni centrimetri di profondità, aumentando la possibilità di infiltrazioni d'acqua, favorendo così il deterioramento del materiale.
Pochi graniti e pochissimi marmi presentano, sui grandi formati, assenza completa di difetti meccanici, per cui, soprattutto nel caso di applicazioni come il rivestimento di facciate, che prevede l'utilizzo di grossi quantitativi di materiale, bisogna considerare che quanto maggiore è la dimensione delle lastre, tanto più s'impone la selezione del materiale utilizzabile, che si riduce a poche decine di varietà.

Bibliografia: 
"Atlante dei materiali di cava", supplemento di AREA n.60, Federico Motta Editore
AA.VV, Manuale della progettazione edilizia, Hoepli
A. Boeri, Pietre naturali nelle costruzioni, Hoepli, 2000