Protezione

Autore testo: Giuliano Cosi

Gli interventi di protezione hanno lo scopo di rendere più lenti o meno probabili i processi di trasformazione dei materiali lapidei, intervenendo sulle cause di alterazione correlate ai fattori ambientali o sui processi da esse provocati.
La protezione si può effettuare intervenendo sul materiale lapideo ricorrendo all'uso di sostanze che applicate sul manufatto funzionano  da schermo tra questo e l'ambiente, svolgendo perciò un'azione protettrice.
Per ridurre i fenomeni alterativi legati alla presenza di acqua (trasporto e cristallizzazione di sali, i fenomeni di gelo-disgelo, le interazioni con gli inquinanti atmosferici) si ricorre spesso a prodotti chimici in grado di ridurre l'idrofilia delle pareti dei capillari e della superficie esterna del materiale lapideo.
I requisiti più importanti che un protettivo deve avere sono:
influenza minima sulle proprietà ottiche del materiale lapideo;
stabilità agli agenti chimici, in particolare agli inquinanti acidi dell'atmosfera;
stabilità alle radiazioni UV;
impermeabilità all'acqua liquida;
permeabilità all'acqua in fase di vapore;
reversibilità o facile rimovibilità quando il protettivo abbia perduto la sua efficacia;
assenza di sottoprodotti dannosi;
facile applicabilità.

Per approfondire
Protettivi organici

Fonte testo:
Il restauro della pietra, L. Lazzarini e M.L. Tabasso, Padova, CEDAM, 1986
Il restauro della pietra nell'architettura monumentale, G.G. Amoroso, Palermo, ed. D. Flaccovio, 1995
La conservazione dei monumenti, atti del 1° corso di informazione ASSIRCO, Perugia, 6-7-8 novembre 1979, a cura dell'Arch. Rosanna Cazzella, Roma, edizioni Kappa, 1981