Collocata nei pressi della città di Helsinborg, la scuola per l’infanzia di Råå è un elaborato concept che unisce il fare costruttivo dello storico villaggio di pescatori con il paesaggio naturale e risolve la privatizzazione dello spazio pubblico che fronteggia l’Øresund, il braccio d’acqua che separa la Svezia dalla Danimarca.
La soluzione costruita riprende i caratteri tipici dell’architettura scandinava contemporanea e contestualizza il gesto progettuale, grazie a protrusioni spigolose intrappolate in un blocco parallelepipedo scolpito che le collega. L’asilo di Dorte Mandrup Arkitekter è un archetipo che si è arricchito nel tempo, è un’evoluzione del concetto di spazio educativo affinato negli anni dallo studio danese. Le scelte formali e le necessità pedagogiche adottate nella scuola di Råå sono affrontate da Dorte Mandrup con una consapevolezza che guarda ai molti edifici per bambini realizzati sulla penisola scandinava, tra i quali vale la pena citare per analogia concettuale la Skanderborggade Pre School di Copenaghen e la Munkegaard School di Gentofte. Mentre l’idea della prima nasce dalla relazione tra gli edifici alti che la circondano e la necessità di avere spazi esterni ad appannaggio dei piccoli fruitori, la seconda mostra il diversivo progettuale utile per conservare la preesistenza e costruirci all’interno, preservandone entrambe le nature. In modo analogo, anche se diverso per materialità e contesto, il kindergarten di Helsinborg è un omaggio ai rifugi dei pescatori che in passato costellavano la costa, descritti da semplici “scatole” con tetti a due falde e grandi portoni per il ricovero delle barche e realizzati interamente in legno.

Sebbene di dimensioni modeste, la sensibilità dei cittadini nei confronti dell’espansione scolastica dirimpetto alla spiaggia ha causato non poche lamentele, portando al rigonfiamento delle tempistiche per la realizzazione del progetto approvato. Per di più, le normative costruttive previste per quel lembo di terra hanno radicalmente portato a un perfezionamento forzato del progetto, che all’inizio comprendeva corti interne per giocare ed essere liberi in sicurezza, un’idea poi abbandonata per la troppa superficie vetrata esposta non allineata con i nuovi standard energetici svedesi. Dorte Mandrup ha trasformato l’estensione per i più piccoli in un’unica e grande copertura accessibile con vista sullo stretto. L’architetto ha volto lo sguardo alla comunità, ripristinando con astuzia l’appezzamento di terra sul quale si posiziona la scuola. Un’idea che è piaciuta molto, poiché virtualmente veniva meno il problema dell’accessibilità di un luogo sempre considerato un parco pubblico, per tutti. Inoltre, questo accorgimento, unitamente all’altezza relativamente modesta del costruito, ai triangoli di vetro e legno che svettano oltre il piano di calpestio della copertura e al rivestimento in legno di robinia che avvolge tutto l’edificio, ha fatto si che lo stesso fosse visivamente parte del paesaggio. L’estensione dell’asilo è connessa all’angolo nord orientale dell’edificio scolastico preesistente, un volume parallelepipedo che disegna una C rivolta verso il centro del paese e descritto da pareti intonacate di colore bianco, tetti con tegole di color argilla e grandi aperture vetrate suddivise in serramenti di forma rettangolare. Proprio di fronte, la grande duna di legno del centro contrasta per compattezza materica e articolazione formale.
Il movimento verso l’alto che contraddistingue il progetto all’esterno si trasforma in un programma funzionale che alterna senza sosta spazi comuni, aree di distribuzione e le quattro aule workshop, corrispondenti alle “punte delle casette” che muovono l’esterno. Le quattro case-rifugio ci sono, ma all’interno dello spazio sono descritte da pareti componibili a tutt’altezza, semitrasparenti a tratti, quasi astratte. L’antico portone dei rifugi sopra descritti diventa un nuovo elemento architettonico, una finestra di grandi dimensioni riproposta in corrispondenza dei quattro timpani che occhieggiano alla tradizione vernacolare di Helsinborg. Inoltre, i “tetti” che emergono dalla copertura sono usati come lucernari triangolari per migliorare l’apporto solare indiretto in un gioco di luci e ombre che disegnano lo spazio secondo l’orientamento della finestra, a tetto e in facciata.

Benché la scuola sia un tutt’uno di servizi che si sviluppano in pianta, ciascuna aula, che può ospitare fino a dieci bambini, è dotata dei principali servizi quali i bagni, il guardaroba e gli spazi di gruppo dove i bambini possono mescolarsi e vivere insieme. Lo spazio interno, descritto da elementi d’arredo e pareti divisorie in pannelli di compensato, pavimenti di linoleum verde pistacchio e pareti di cartongesso verniciate di colore bianco, contribuisce a creare un ambiente dalle tinte neutrali, volutamente ridotto ai minimi termini, per far si che sia la creatività dei bambini a colorare gli spazi con i loro accessori variopinti. Inoltre, a meno del grande e iconico elemento a sospensione Moooi Dear Ingo, la luce svolge un ruolo fondamentale, essendo in parte controllabile dagli utenti, che possono regolare l’illuminamento dello spazio in cui si trovano, agendo su apparecchi d’illuminazione impostati sulle pareti attrezzate. Il centro prescolare di Råå interpreta le condizioni del sito e sfrutta le possibilità del legno come materiale di rivestimento per creare forme ed espressioni giocose e innovative. L’elevata innovazione applicata alla costruzione comunale per bambini, categoria questa non sempre affrontata con la giusta cura e ambizione, è palesata nell’uso di materiali intelligenti e con un’attenzione al dettaglio che garantisce spazi a misura di bambino, accessoriati e dislocati per poter funzionare al meglio in uno spazio che soddisfa le esigenze funzionali e invita all’interazione.

INTERNI: LEGNO CHE DIVIDE E DIVERTE
L’illuminazione naturale e la qualità della vista sull’esterno rappresentano i due temi alla base del processo progettuale adottato da Dorte Mandrup Arkitekter. A questi spunti prettamente formali si è aggiunto l’uso del legno per caratterizzare le superfici esterne e gli arredi interni dell’asilo di Råå. Proprio questi ultimi ridefiniscono gli ambienti, realizzando pareti-librerie, divisori e complementi d’arredo con pannelli di compensato laminato. L’uso predominante del materiale ligneo è un tentativo di riproduzione dell’atmosfera familiare, calda e rassicurante per i piccoli abitanti della scuola, che possono arrampicarsi e addirittura nascondersi con i propri amichetti in zone dedicate ricavate all’interno delle librerie. Dorte Mandrup ha scelto il compensato come materiale da costruzione perché relativamente poco costoso, con spese di fabbricazione limitate e un vantaggio a livello estetico. Il materiale ligneo, oltre ad avere un’eccezionale potenza espressiva, è un assorbitore di carbonio, quindi sostenibile, ed è lavorabile con utensili manuali e digitali che richiedono un basso dispendio di energia. Inoltre, l’uso di pannelli di compensato, costituiti da fogli incollati trasversalmente, ha permesso la realizzazione di vere e proprie pareti componibili e adattabili agli ambienti e alle esigenze funzionali, poiché dotato di una buona resistenza a flessione laterale, una buona rigidezza del pannello e una sostanziale riduzione delle deformazioni dovute al comportamento igroscopico del materiale. Per semplificare la natura dell’edificio agli occhi del cliente, gli architetti hanno costruito un modello in scala 1:50 dell’asilo, lasciandolo poi in cantiere così che tutti gli attori della costruzione fossero in grado di capirne più velocemente le geometrie. Questo ha permesso di ridurre i tempi di costruzione, ridotti a soli otto mesi. Nel 2016 il progetto ha vinto il prestigioso Träpriset 2016, il più famoso premio svedese che vede protagonisti i migliori progetti che fanno uso del legno come materiale da costruzione.

Scheda progeto
Progettista: Dorte Mandrup Arkitekter
Committente: City of Helsingborg, Catharina Brandén
Lanscape design: Marklaget AB
Construction period: 2008 - 2013
Area costruita: 525 mq
Localizzazione: Råå, Svezia
Responsabile di progetto: Olle Olsson and Hans Utter, Peab Sverige
Sostenibilità: AF Consult & Sweco
Impresa principale: Peab Sverige AB
Costruzione: Tyréns AB
Direttore lavori: Dorte Mandrup, Pernille Svendsen
Photos: Adam MØrk

Arketipo 112, Scuole, Giugno 2017