recupero – Torino, la vecchia sede dell'azienda dolciaria Venchi-Unica è stata oggetto di un'intervento di recupero con finalità sociali.

Negli anni '20-'30 la fabbrica dolciaria "Venchi-Unica" fu una delle più importanti realtà in grado di influenzare il tessuto economico e sociale di Torino. Dopo più di 80 anni l'originaria sede dell'azienda viene interessata da un progetto di ristrutturazione e di riuso dei suoi corpi di fabbrica. L'intervento ha avuto il duplice obiettivo di contenitore delle nuove funzioni definite dalla città e di motore, spinta per la collettività torinese e in particolare per il quartiere. Le funzioni scelte per essere ospitate dal nuovo complesso sono di varia natura: l'ufficio dell'anagrafe al piano terra, una comunità alloggio madre-bambino, un centro socio-terapeutico, posti ai piani superiori e una serie di spazi polifunzionali.

L'iter progettuale per la definizione del restauro ha previsto un'analisi del corpo edilizio in relazione alle sue origini e alle successive trasformazioni, al contesto insediativo urbano, agli aspetti tipologici-architettonici e alle cause del degrado. L'intervento ha interessato l'ampliamento del corpo di fabbrica esistente, con l'aggiunta di una nuova ala contenente degli alloggi per la comunità. Tratto distintivo dal punto di vista formale dell'intervento è la presenza marcata del corpo scala centrale, che separa la parte originaria da quella costruita ex-novo; è una struttra d'acciaio sovrastata da tre "vele" con vetri colorati. Al piano terra, dove erano localizzati gli uffici amministrativi dell'azienda, è stato eseguito uno studio approfondito della composizione originaria degli interni per un a maggior attinenza dei nuovi interni a quelli originali. Al primo e secondo piano, vista la presenza in essi di associazioni dedite all'accoglienza di persone con disabilità, sono stati allestiti spazi molto colorati e ampi, per dare pieno accesso a fuitori che necessitano di supporti di deambulazione. All'ultimo piano sono state previste due sale polivalenti di 250 e 250 mq, circondate da vetrate continue e alette frangisole in alluminio. E' stato fatto ampio uso di nuove tecnologie per la climatizzazione quali sistemi di trattamento dell'aria, due caldaie a condensazione in grado, in caso di guasto di una delle due, di garantire il 70% del fabbisogno di calore. Il prgetto è stato infine sottoposto alla verifica delle esigenze e necessità dei futuri gestori e la realizzazione ha tenuto conto della presenza costante del quartiere.