Testo e foto di Davide Cattaneo

RENZO PIANO BUILDING WORKSHOP. Le città visibili
Fino al 16 Settembre 2007
Milano
   Testo e foto di Davide Cattaneo

Dopo molti anni di assenza Renzo Piano torna a Milano in occasione del suo
settantesimo compleanno. La Triennale gli dedica finalmente una grande mostra
"Renzo Piano Building Workshop. Le città visibili", a cura di Fulvio Irace,
fiore all'occhiello della IV Edizione della Festa dell'Architettura. Il
sottotitolo della mostra è chiaramente ispirato dall'opera di Italo Calvino, uno
degli autori che più hanno influenzato la sensibilità dell'architetto
genovese.
Prima di inaugurare la mostra Piano ha incontrato gli studenti
della Facoltà di Architettura del Campus Bovisa: una partecipazione
straordinaria, un'atmosfera informale e allegra con gli studenti "accampati"
all'aperto sotto il sole e Piano a raccontare il suo modo di "intendere e fare"
l'architettura e il mestiere di architetto e a rispondere alle domande dei
ragazzi che, contrariamente al solito, sono arrivate numerose. Poche parole come
nella sua indole ma semplici, chiare, che hanno colpito nel segno. Prima di
lasciare l'Università l'architetto sinceramente emozionato ha ricordato aneddoti
legati alla sua vita da studente e ha disegnato per il Campus una nuova
tensostruttura, un elemento leggero, dinamico per ospitare eventi di questo
tipo.
La mostra è a nostro avviso molto bella; un work in progress continuo
testimoniato da una quantuità di materiale considerevole ma ben esposto al primo
piano del palazzo di Muzio, sgombro da ogni superfettazione e per l'occasione
reso più luminoso dall'apertura dei lucernari e delle finestre. Una luminosità
sconosciuta a questi spazi che contribuisce ad alimentare una sensazione di
leggerezza evidenziata dai dettagli e da particolari in scala che "volano" nello
spazio. Disegni originali, progetti e moltissimi modelli (definitivi ma
soprattutto di studio), per documentare la produzione di più di quarant'anni di
attività nel solco di un'anima artigianale tipicamente italiana capace di unire
funzionalità ad una solida esperienza della materia.
Nello splendido
allestimento curato da Piano stesso in collaborazione con Franco Origoni si
susseguono le sue opere più celebri, dal Beaubourg parigino che lo ha fatto
conoscere al mondo alla riconversione del Lingotto a Torino, dal porto di Genova
a Postdamer Platz, dall'aereoporto di Kansai al Centro culturale Jean-Marie
Tjibau in Nuova Caledonia. Grande spazio anche alle realizzazioni degli ultimi
anni: accanto alla Chiesa di Padre Pio, il Nuovo Audorium Parco della Musica di
Roma, o ancora l'auditorium Niccolò Paganini di Parma, il Centro Paul Klee di
Berna o il nuovissimo ampliamento della Morgan Library. Infine i progetti in
corso tra i quali spiccano il grattacielo che ospiterà la Nuova sede del New
York Tomes, in corso di ultimazione, la London Bridge Tower e l'importante
progetto di riconversione dell'area ex Falck di Sesto San Giovanni. Schizzi,
disegni e modelli indagano tutti i progetti nella loro complessità per
restituire un immagine del lavoro di Piano che si sviluppa attraverso i fili
conduttori della leggerezza, trasparenza e permeabilità. Un'esposizione che
mette in luce nell'attività di Piano l'importanza e la centralità della visione
urbana che ha permesso al progettista di lasciare il segno in contesti storici
consolidati come quelli delle città storiche italiane, in contesti da
ricostruire come Postdamer Platz a Berlino o ancora del tutto "vergini" come in
nuova Caledonia. Un segno che la città di Milano e le sue amministrazioni
pubbliche non hanno sentito l'esigenza di avere, ignorando, volontariamente o
meno, il grande lavoro di Piano e demandando unicamente ad una committenza
privata, Il Gruppo il Sole 24Ore, il merito dell'unico intervento milanese.

Renzo Piano Building Workshop. Le città visibili
Triennale di
Milano
Fino al 16 Settembre 2007
Orario: 10.30 - 20.30, chiuso
lunedì
www.triennale.it