(© Adrià Goula)

In Spagna, il tema dell’efficienza energetica è stato affrontato, nella prima metà del corrente decennio, attraverso una serie di provvedimenti atti non solo a recepire la Direttiva Europea, ma anche a ridurre drasticamente il consumo di risorse fossili. Svariate iniziative promosse del Ministero dell’Industria, del Turismo e del Commercio e i fondi messi a disposizione dall’IDAE, l’Istituto per la diversificazione e il risparmio energetico, hanno agevolato la realizzazione di molti progetti (trasversalmente rispetto ai vari settori produttivi) per l’efficientamento e il risparmio energetico.
In questo attivo panorama, è stata realizzata (tra il 2013 e il 2014) la nuova sede del Centro di Ricerca in scienze ambientali e paleontologia dell’Universitat Autònoma di Barcellona (UAB), co-finanziato attraverso fondi europei per programmi di sviluppo regionale della Catalunya. Il progetto di H Arquitectes e DATAAE, vincitore di diversi premi anche in ambito di innovazione sostenibile, si caratterizza per la sua tendenza a rispondere, secondo principi della sostenibilità, alle reali necessità energetiche di utilizzo specifico dell’edificio, in stretta correlazione con le attività di ricerca che si svolgono al suo interno.

Il complesso edilizio del centro dell'UAB si configura come un volume isolato, solido e compatto, con pianta quadrata (lato 40 m) che si ripete in altezza per cinque piani fuori terra, uno semi-interrato e uno interrato, garantendo una superficie complessiva di circa 9.000 m2.
Al piano terra sono collocati i servizi di ricezione, amministrazione e ristoro, oltre alle aule per lo svolgimento di seminari. I tre piani soprastanti si articolano con il medesimo sviluppo planimetrico, altamente flessibile, e ospitano uffici e laboratori di ricerca; all’interno del piano tipo, gli ambienti di lavoro sono stati disposti uniformemente lungo tutto il perimetro dell’edificio. La porzione centrale di ogni livello è stata, invece, dedicata alle connessioni orizzontali e verticali e a quattro patii a tutta altezza che garantiscono ottime condizioni di illuminazione e ventilazione naturale, sfruttando il clima mite della regione per la maggior parte dell’anno.

(© Adrià Goula)

A coronamento dell’edificio UAB è stata progettata una terrazza, definita volumetricamente attraverso una serra bioclimatica, protetta da sistemi a shed, nella quale sono dislocati spazi di riposo per il personale alternati a percorsi ricavati tra aree coltivate con diverse specie vegetali.
I piani seminterrato e interrato sono adibiti a parcheggio, magazzino, laboratori e locali impiantistici.

La struttura portante dell’edificio è stata realizzata in calcestruzzo armato sia gettato in opera (fondazioni, solai e pilastri) che prefabbricato (elementi di chiusura controterra). La scelta di una soluzione massiva, oltre che per ragioni di razionalizzazione delle luci, è stata dettata considerando l’alto contributo di inerzia termica caratteristico del materiale. La distribuzione delle masse tra i diversi elementi tecnici componenti il manufatto è stata studiata ottimizzandone la dislocazione e favorendo gli scambi termici tra gli ambienti, nonché contribuendo alla generazione di un sistema passivo atto a migliorare il comfort interno. Le strutture sono state quindi concepite non solo per assolvere a funzioni strettamente statiche, ma anche con estrema attenzione al tema energetico. In tal senso, gli elementi di solaio, caratterizzati da piastre di calcestruzzo armato attraversate da fitti fasci di cavi d’acciaio per la post-tensione, sono stati attrezzati con tubi metallici di diametro elevato, aventi duplice funzione: impiantistica, per la distribuzione dell’aria, e strutturale, per l’alleggerimento della struttura.
All’interno dello scheletro strutturale, gli spazi di lavoro sono organizzati attraverso il concept box in the box: ciascun ambiente è contenuto in una vera e propria “scatola” le cui pareti sono composte da pannelli stratificati a base lignea di diversa tipologia e con diversa finitura: pannelli di OSB pressato per le superfici costituenti gli spazi di lavoro e pannelli di legno naturale per le zone di passaggio sono sostenuti da una sottostruttura diffusa in travetti di legno lamellare alternati a riempimenti d’intercapedine dall’alto potenziale termoisolante.

(© Adrià Goula)

La conformazione distributiva degli spazi può variare di piano in piano in funzione della contingenza e delle necessità degli utenti, lasciando spazio, al tempo stesso, ad ampi spazi comuni e mettendo in comunicazione tutte le aree dell’edificio. I materiali che definiscono dli spazi interni sono stati scelti per la loro origine organica o di riciclo; essi vantano un basso quantitativo di energia incorporata e un impatto ambientale molto contenuto, ulteriormente minimizzato, nel loro ciclo di vita, dalla tecnologia costruttiva prescelta, ovvero l’assemblaggio a secco, che rende il processo di costruzione facilmente reversibile e i materiali riutilizzabili anche dopo l’eventuale smontaggio.
Esternamente, gli elementi strutturali sono stati lasciati in vista e il tema dei ponti termici è stato risolto eliminando le interferenze strutturali con gli elementi di involucro e lavorando per livelli separati. Lo strato più esterno dell’involucro, che invece ingloba anche gli elementi strutturali, è stato realizzato con tecnologie derivate dal settore dell’agricoltura: profili e pannelli del sistema standard utilizzato per le serre sono stati adattati, prefabbricati e industrializzati per l’utilizzo in facciata e copertura con funzione di regolazione degli apporti solari. La soluzione, nel pieno rispetto della filosofia generale dell’intervento, non solo costituisce un utile elemento di regolazione passiva dei carichi termici, ma esplicita la propria funzionalità divenendo un elemento qualificante dal punto di vista compositivo e fortemente caratterizzante la morfologia delle facciate.

(© Adrià Goula)

L’impostazione virtuosa delle strategie passive e attive del Centro dell'UAB è stata dunque studiata integrando principi di progettazione sostenibile non solo nelle discipline più direttamente associabili al tema della risparmio energetico (come quelli architettonico, tecnologico e compositivo), ma anche in ambiti più remoti, come quello strutturale e di organizzazione e gestione del cantiere.

Scheda progetto
Architectural design: H Arquitectes + DATAAE
Client and developer: UAB (Universitat Autònoma de Barcelona)
Periodo di costruzione: 2013 – 2014
Area totale: 9,404.65 m2
Costo: 8 million €