Nel quartiere di Žižkov, a Praga, è sorta una casa fuori da ogni convenzione, realizzata su progetto di Dušan Vršek e Roman Valkoun. Con tanti angoli, nicchie e superfici vetrate gli architetti hanno voluto catturare la luce e allo stesso tempo trasmettere un senso di domestica intimità. Il principio permea ogni aspetto della struttura. La facciata cela una miriade di dettagli diversi, che danno vita a una dimora ricca di calore e carattere. L’aspirazione dell’architetto Dušan Vršek e del suo socio Roman Valkoun è quella di realizzare ambienti "dal carattere incomparabile. Unici come i padroni di casa". Ciò nonostante, gli edifici non devono spiccare con prepotenza, ma integrarsi perfettamente nel contesto.
"L’edificio si trova a est del centro della capitale ceca e prende il nome dal celebre condottiero ussita Jan Žižka z Trocnova", spiega l’architetto Vršek, che lavorando al progetto ha anche approfondito la storia del quartiere. L’inconsueta struttura risalta soprattutto per la sua asimmetria, le numerose superfici inclinate e gli spigoli, molto caratteristici sia all’esterno che all’interno. La luce del sole penetra attraverso i lucernari e si riflette su pareti dorate. "I committenti avevano richiesto ambienti molto luminosi, ma al contempo un’intimità realizzata con nicchie riparate e angoli. L’ingegnosa forma della costruzione ha poi permesso di ricavare anche un ampio giardino", aggiunge Vršek illustrando il progetto.

Alla base di tutto c’è una concezione minimalista: i colori si limitano al bianco, al grigio e al marrone. "Nonostante il taglio moderno, i proprietari hanno espresso il desiderio di utilizzare il più possibile materiali tradizionali. All’interno, il pavimento in legno rende gli ambienti caldi e conferisce loro carattere. Le superfici in calcestruzzo e le pareti verniciate di bianco rivelano linee chiare e dimesse", racconta l’architetto.
A dispetto della sua stravaganza, la casa si integra perfettamente nel proprio contesto. Il tradizionale tetto a spioventi della villetta a schiera adiacente trova eco nell’insolita forma del tetto del nuovo edificio.

Per il tetto e la facciata sono state scelte le scandole per tetto e facciata color marrone sahara di PREFA. "Ho scoperto le scandole sul sito web di PREFA e questo genere di soluzione mi è piaciuto all’istante", spiega l’architetto. I collegamenti fra la grondaia e il tetto sono stati realizzati con nastro Prefalz, come anche le cornici delle finestre e gli altri lavori di lattoneria. Anche il colore della facciata e del tetto dovevano inserirsi armonicamente nell’ambiente circostante. "La gamma di colori è molto vasta e il marrone sahara si è dimostrato ideale", sottolinea Vršek, che per questo progetto si è avvalso per la prima volta dei prodotti PREFA. "Sarebbe stato impossibile realizzare raccordi così perfetti dal punto di vista estetico, belli fin nel dettaglio, con un materiale a nastro classico. Interessante è anche l’aspetto tattile della superficie di questa facciata metallica: non una lamiera liscia, ma una sensazione vellutata".

La realizzazione del progetto è stata curata da Pavel Topinka, titolare della ditta di lattoneria Klempo. Il progetto, per dirla con le parole di Topinka, era "straordinario e ricco di dettagli". La sua precisione e l’amore per il dettaglio si notano in particolare guardando il rivestimento del portone del garage e la tettoia della terrazza. Qui ha trovato impiego il vasto assortimento dei prodotti PREFA. Una sfida particolare è stata la realizzazione della tettoia a stella che copre la terrazza. "Dal principio avevamo una bozza dell’architetto. Seguendola abbiamo teso delle corde per riprendere le punte sulla faccia inferiore, in corrispondenza di dove dovevano venire le aggraffature. Successivamente, al posto della corda abbiamo posizionato la struttura portante e gli elementi Prefalz", racconta l’esperto posatore.