L'intervento è stato realizzato sia con fondi comunali che con un cofinanziamento della Regione Lombardia (Emergenza Abitativa) relativo a residenza sociale che deve ottemperare a requisiti di qualità anche tecnologica e costruttiva.
Il corpo edilizio in linea costituisce un fronte unitario parallelo alla strada di accesso ritmato da una successione di portali che tagliano trasversalmente l'edificio e permettono visuali scorciate verso il verde retrostante.
Il prospetto principale prospiciente la strada, rivestito in laterizio a vista alternato a inserti orizzontali in pietra (bugnato leggero), costituisce una sorta di quinta che prosegue lateralmente oltre il volume edilizio, diminuisce progressivamente e prosegue a lato e verso l'interno del lotto a costituire il muro di recinzione dello spazio di pertinenza dell'edificio. L'"attacco" a terra è evidenziato da un cordolo sagomato sporgente.
L'edificio è composto dall'accostamento in linea di due elementi uguali ognuno costituito dall'unione di alloggi a due a due uguali e speculari per ogni piano e simmetrici rispetto allo spazio centrale di distribuzione. Unica eccezione è costituita dal monolocale al piano terra e dall'alloggio destinato a servizi di quartiere posti alle estremità dell'edificio che determinano in testata due portici di passaggio verso lo spazio interno del lotto.
Gli alloggi al piano terra sono dotati, all'interno dell'area, di giardini delimitati da bassi muretti, in sostituzione di balconi e logge in dotazione agli appartamenti ai livelli superiori.
I portali che ritmano il prospetto su strada sono definiti al piano terra da muri bassi diagonali che, unitamente alla rotazione di una porzione dell'alloggio, accentuano il senso di movimento in direzione dello spazio di accesso alla distribuzione principale.
Particolare attenzione è stata dedicata alla distribuzione verticale intesa quale spazio di aggregazione e di mediazione dall'esterno verso l'interno e viceversa, caratterizzata da una complessità visiva composta dall'intersezione e sovrapposizione dei percorsi. Una rampa rettilinea (con basamento rivestito in pietra) - in ferro e pietra similmente alle passerelle - di accesso al primo livello, prosegue con il vano scala, a due rampe sovrapposte alla prima, illuminato da una parete esterna in vetrocemento.
Grandi terrazzi-balconi aggettanti, a prosecuzione degli spazi di soggiorno, si attestano simmetricamente sull'asse del portale e propongono piante differenziate a ogni piano determinando affacci e visuali tra loro differenti che si intersecano con i percorsi della distribuzione verticale, in alcune parti isolati visivamente da pareti in vetrocemento.
Le logge - laterali al piano terra, riunite in un unico episodio ai piani superiori - che corrispondono alla zona notte degli alloggi, caratterizzano il fronte verso il giardino retrostante.
I corpi dei vani ascensori sono costituiti da strette e alte torri esterne, rivestite in laterizio faccia a vista, collocate lungo il prospetto prospiciente il giardino e collegate agli ingressi da passerelle appese in metallo e pietra.
Grandi comignoli in mattoni a vista con velette di copertura in lastre metalliche verniciate caratterizzano la conclusione superiore dell'edificio.
I due ingressi dalla via sono costituiti da due corpi ruotati di 45 gradi uniti dal cancello protetto da una veletta di copertura. La pavimentazione dei percorsi comuni al piano terra è realizzata in battuto di cemento colorato in pasta con pigmenti in laterizio, delimitato da spazi a verde.
L'edificio comprende 12 alloggi: un monolocale da 37,95 mq netti, dieci alloggi per quattro persone di circa 79 mq netti e un alloggio destinato ad attività di quartiere.
Focus energia
Le pareti esterne dell'edificio (ad esclusione di quelle rivestite in laterizio a vista) sono realizzate con doppia parete e camera d'aria in elementi forati in cotto e totalmente rivestite da un rivestimento a cappotto che determina un consistente isolamento termico e acustico. Alcune soluzioni impiantistiche adottate quali le caldaie a condensazione, permettono di ottenere un elevato rendimento nel periodo invernale limitando sprechi relativi ai consumi energetici. Il sistema di riscaldamento terminale è di tipo tradizionale con sistema di termoregolazione giornaliero settimanale che consente di impostare due livelli di temperatura in ogni singola unità immobiliare.
Uso di materiali fonoisolanti: Pareti esterne: doppia parete di forati e camera d'aria più controparete a cappotto. Partizioni interne: riduzione di rumori dovuti a trasmissione laterale e riduzione di rumori interni dovuti a rumorosità impianti, calpestio, ecc., grazie a pareti appoggiate su materiale fonoassorbente tipo Isolmat e strato, su tutte le solette, di cemento cellulare Foncem alleggerito e fonoassorbente.
Il tetto è costituito da pannelli in lamiera coibentata al fine di evitare rumori relativi a pioggia, grandine, ecc. sotto i quali agisce una ventilazione naturale.
Il controllo delle radiazioni solari in regime estivo è garantito sia dal citato isolamento delle pareti esterne che da terrazze, balconi e velette aggettanti.
La ventilazione naturale è adottata nei vani scala passanti, coperti ma aperti verso l'esterno (ad eccezione della parte superiore lungo il prospetto principale con parete in vetrocemento).
Scheda Progetto
luogo: Via Ponte di Pietra, via Case Basse San Vittore, Pavia
cliente: Amministrazione Comunale di Pavia
progetto architettonico: Arch. Vittorio Prina (con Arch. Stefano Vassallo)
coordinatore lavori: Arch. Vittorio Prina (D.L.)
collaboratori: Arch. Stefano Vassallo: DOP opere architettoniche e contabilità
impresa di costruzione: Galligani srl (gruppo Beltrami)
progetto strutture: Prof. Ing. Paolo Venini
impianti sanitari: P.I. Andrea Ligoratti
impianti di riscaldamento: P.I. Andrea Ligoratti
impianto elettrico: P.I. Andrea Ligoratti
tempi di progettazione: 2004-2005
tempi di realizzazione: 2005-2011
superficie costruita mq: 1682,33 mq (edificio), 559 mq (sup. coperta)
L'opera ha avuto un costo di € 984.685,37 euro: 958.504,27 euro per opere a base di gara 26.181,10 euro per oneri di sicurezza. L’appalto ha subito un fermo cantiere a causa di una risoluzione in danno da parte dell’Amministrazione contro la prima impresa appaltatrice. In seguito l’opera è stata riappaltata con adeguamento finanziario.
Scheda Studio
Nome: Vittorio Prina, Ufficio Tecnico del Comune di Pavia, Settore LL.PP. (funzionario dipendente)
Indirizzo: Via Monsignor Allorio, 29
Città: Trivolzio (PV)
Telefono: 347 5556396
E-mail: vittorio.prina@libero.it