La città di Torino ha recentemente visto nascere un complesso residenziale denominato "25 Verde" (25 Green), su progetto dell’architetto Luciano Pia. L’intervento rappresenta un’interessante operazione di completamento dell’isolato urbano e interpretazione del concetto di filtro tra spazi esterni e spazi interni, tra le zone pubbliche di un isolato e le zone private degli appartamenti. Nel complesso, si tratta di un edificio da 63 unità abitative distribuite su 6 livelli, compreso il piano terra. Gli alloggi sono tutti diversi tra loro e presentano una distribuzione a pianta libera, lasciando così a chi li vive la possibilità di organizzare gli spazi secondo le proprie esigenze.
Gli ampi terrazzi esterni, inoltre, hanno una superficie pari al 50% di quella interna e vedono la presenza di grandi fioriere, proprio per testimoniare l'attenzione che l'architetto ha voluto dare al rapporto con gli spazi esterni e la vegetazione. In aggiunta, le coperture sono concepite per ospitare un sistema di tetti-giardino secondo un concetto di vera e propria agricoltura urbana. La vegetazione è presente anche in facciata e nel giardino-corte dell'intero complesso.
Il complesso residenziale fa largo uso (700 tonnellate) di acciaio autopatinabile (corten). Lo si trova impiegato sia con profili HEB300, UPN300 e IPE300, sia con fogli di lamiera da 10 mm di spessore. Questi ultimi sono stati tagliati con tecnologia laser in modo da realizzare delle sagome d'albero, caratteristiche dell'intervento architettonico, ottenute mediante accoppiamento tra forme gemelle per mezzo di piatti disposti trasversalmente. Gli ottanta alberi in acciaio sono prevalentemente utilizzati per il sostegno dei balconi. In questo caso, le sagome sono state opportunamente forate per consentire lo smaltimento delle acque meteoriche e la circolazione d'aria all'interno delle cavità.
I rimanenti alberi hanno invece lo scopo di sostenere le parti di edificio in c.a.: le sezioni scatolari, infatti, sono state integrate con barre d'armatura e opportuni getti di completamento, garantendo così la resistenza al fuoco degli elementi portanti.
Uno degli obiettivi dell’intervento architettonico è, naturalmente, il raggiungimento di buone prestazioni energetiche. Per tale scopo è stato impiegato un isolamento termico a cappotto cui si aggiunge la creazione di un sistema di microventilazione in facciata. L'irraggiamento solare è stato limitato studiando il posizionamento dei terrazzi e della vegetazione, in modo che il sole non possa surriscaldare, nei mesi estivi, gli ambienti interni. L'acqua piovana viene recuperata per consentire un'irrigazione sostenibile del verde presente nel complesso residenziale, mentre l'energia geotermica integra i sistemi di riscaldamento e raffrescamento degli edifici.
La presenza di 150 alberi ad alto fusto, insieme ad ulteriori 50 piante presenti nella corte, garantisce infine la produzione di circa 150 litri di ossigeno per ogni ora e il contemporaneo assorbimento di anidride carbonica.
(Courtesy of Fondazione Promozione Acciaio - text by Giuseppe Ruscica)