nuova opera – Il progetto sperimentale B.I.R.D. (Bioediliza,Inclusione, Risparmio energetico, Domotica) nato dall'esigenza dell'ALER di Brescia di trovare nuovi spazi abitativi a disposizione degli anziani.

L'intervento, finanziato dalla Regione Lombardia, consiste nella realizzazione di 52 alloggi per anziani e di un centro servizi. Il complesso è composto da tre corpi di fabbrica dislocati, su un lotto di forma allungata con asse est-ovest, attorno a un parco di quartiere. Si caratterizza per l'esplicita impronta tecnologico-energetica orientata al contenimento dell'impiego di risorse non rinnovabili e all'uso di materiali eco-compatibili e di componenti e sistemi in grado di promuovere il risparmio energetico. Tale vocazione, per merito del progettista al quale è dedicato l'intervento (Ettore Zambelli), ha rivoluzionato anche lo schema urbanistico di quartiere, migliorandone l'intero impianto.

La volontà e l'intuizione di sfruttare l'orientamento ottimale per garantire la qualità degli spazi abitati hanno infranto lo schema a maglie parallele: gli edifici del B.I.R.D., con una rotazione strategicamente mirata all'utilizzo dell'energia solare, divengono il punto di delimitazione dell'edificato del quartiere.

Volumetricamente, le stecche residenziali sono state concepite come forme pure, genericamente parallelepipede (con asse est-ovest), impreziosite dallo studio di pieni e vuoti, nonché da accorgimenti cromatici e da una copertura "volante" che conferiscono dinamicità all'organismo. I due edifici a uso residenziale (superficie netta 2467 mq) sono stati ideati con tipologia a schiera su due livelli e ospitano rispettivamente 20 e 32 appartamenti. Al piano interrato sono stati collocati i garage, le cantine e i locali tecnici. I piani della costruzione sono serviti da corpi di collegamento verticale (scala e ascensore) accessibili dalla corte interna, che interrompono la continuità dei fronti sviluppandosi in altezza oltre l'organismo edilizio principale. Lo studio della profondità dei corpi di fabbrica e del loro impianto distributivo (ampio ballatoio protetto, con aree di sosta per la socializzazione) ha consentito di ottenere residenze (da 36 a 52 mq, destinate ad accogliere utenti singoli o in coppia) con doppio affaccio e in grado di massimizzare i vantaggi dovuti all'esposizione. Gli alloggi si susseguono con andamento regolare, modulare e sono costituiti da un ambiente soggiorno, comunicante con lo spazio pranzo-cucina, una camera e un bagno.

Il corpo C, il centro servizi (superficie netta 431 mq), si distingue dai precedenti sia per destinazione d'uso che per morfologia; un edificio dinamico che funge da catalizzatore delle attività organizzative, amministrative e sociali, realizzato con la medesima tecnologia costruttiva dei corpi residenziali. I tre edifici sono collegati organicamente dal parco di quartiere.

Soluzioni per il risparmio energetico
La progettazione del complesso B.i.r.d. è stata indirizzata verso la concezione di un climate sensitive building in grado di favorire il controllo delle condizioni di comfort (anche in relazione all'utenza) il più possibile per via passiva, grazie alle prestazioni dell'involucro edilizio, e di demandare agli impianti una funzione integrativa: solo a fronte di una ridotta domanda di energia l'efficienza degli impianti e il ricorso alle energie rinnovabili costituiscono un punto di forza dell'opera. I due edifici residenziali (corpi a e B) sono stati studiati per massimizzare i guadagni solari durante la stagione invernale (attraverso le ampie vetrate sul fronte sud) e garantire, al contempo, un adeguato livello di ombreggiamento durante la stagione estiva. La soluzione a doppio tetto, inoltre, contribuisce ad aumentare i livelli di comfort termico e visivo degli ambienti corrispondenti: la funzione di protezione della facciata dalla radiazione solare estiva incidente si affianca a quella di incremento della ventilazione naturale passante al di sotto di essa (con il conseguente "lavaggio termico" dell'elemento di chiusura). Nella medesima ottica, le aperture sono state studiate in modo da attivare flussi di ventilazione naturale trasversale utile al raffrescamento estivo. La realizzazione di un complesso a elevata efficienza energetica transita però anche attraverso l'installazione di sistemi attivi e di impianti a basso impatto ambientale. Per contenere i consumi energetici, sono stati installati sistemi "statici" funzionanti a bassa temperatura: l'impianto di riscaldamento e raffrescamento è del tipo a pannelli radianti a pavimento. Per la produzione di energia, sono state installate pompe di calore geotermiche a elevata efficienza. Per lo scambio termico con il terreno, è stato adottato un sistema di sonde geotermiche a bassa profondità collegate a opportuni gruppi di pompaggio in grado di assicurare il corretto scambio termico. Per lo sfruttamento delle risorse rinnovabili, è stato installato un sistema di produzione di acqua calda sanitaria. Altrettanta importanza è stata rivolta al risparmio idrico: l'impianto per lo scarico wc è predisposto per essere alimentato da una rete duale, acqua potabile e "industriale" (utilizzabile anche per irrigazione e lavaggio auto).

Premi: Next energy award 2006 - "complessi di edifici in fase di realizzazione"; Eurosolar italia 2006 categoria Architettura e urbanistica solare Premio all'innovazione amica dell'ambiente:
green economy: percorsi e soluzioni per un Nuovo sviluppo" 2009 Premio palmarès federcasa 2009



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scheda progetto

Luogo: Brescia

Committente: Aler brescia

Progettista: Ettore zambelli - AIACE Srl

Fotografo: Marco Introini

Tempi progetto: giugno 2004 - dicembre 2005

Tempi di realizzazione: aprile 2007 - ottobre 2009

Superficie costruita mq: 3.185