nuove opere – Una piccola casa in legno immersa nella natura slovena, costruita con materiali naturali e soluzioni virtuose.

L'abitazione-rifugio è situata in un piccolo villaggio alpino, inserito nella valle dello splendido Parco Nazionale del Triglav, che deve il suo nome alla più alta montagna slovena, il Triglav appunto, che si eleva per 2864 mt; un luogo ancora intatto, un territorio naturale incontaminato nel quale le alte vette montuose sono affiancate dalle profondissime grotte carsiche che scendono per centinaia di metri nel sottosuolo (in alcuni casi superano anche i mille metri di profondità).
Il particolare contesto pone ovviamente numerosi vincoli progettuali dettati dalle rigorose norme di costruzione dei nuovi edifici che si devono necessariamente confrontare con gli edifici in legno esistenti.
Le soluzioni adottate si traducono in un edificio che si propone come naturale evoluzione della tipologia esistente per far fronte ad alcuni obiettivi espliciti fin dall'inizio del percorso progettuale. Da una parte le personali esigenze abitative del proprietario e della sua famiglia, dall'altra il miglioramento dei criteri sostenibilità e gestione delle risorse di questi edifici. Materiali e soluzioni tecniche impiegate vanno in questa direzione.
Nella realizzazione dell'involucro, oltre agli accorgimenti tecnici come l'inserimento di uno stato isolante tra il rivestimento in legno sia all'esterno che all'interno, grande attenzione è stata dedicata alle aperture, sia per quanto riguarda la loro posizione sia per le dimensioni di ognuna di esse. È stata aperta un'ampia finestra d'angolo, posizionata in maniera ottimale per ricevere il massimo apporto del sole in inverno, che rende il riscaldamento non sempre necessario. Le aperture si caratterizzano per l'assoluta trasparenza ed essenzialità, resa ancora più esplicita dal telaio quasi sempre nascosto. Il pavimento risulta inoltre leggermente sospeso dal terreno così da ottenere un intercapedine d'aria che consente un isolamento adeguato della superficie esterna.
Il volume della casa è un parallelepipedo regolare con base rettangolare da 6 x 11 metri. L'interno del piccolo spazio è stato organizzato razionalmente al meglio per soddisfare al meglio le esigenze della famiglia. La scala in legno è collocata contro uno dei lati in posizione pressochè centrale e si sviluppa attorno al camino che riscalda entrambi i piani; sotto la scala è stato ricavato un piccolo ripostiglio.
Il piano terra è occupato da un piccolo bagno, un angolo cottura, e un soggiorno pranzo collocato ad una quota inferiore e carattrizzato da un sistema seduta-scaffale integrata che si sviluppa lungo il perimetro dell'ambiente e consente una splendida vista delle montagne durante i momenti di relax.
Il piano superiore, ha una superficie maggiore rispetto a quello inferiore così da ottenere degli aggetti che diventano zone d'ombra fruibili a piano terra. Al primo piano sono collocate tre camere da letto, nelle quali è ben visibile la struttura della copertura, distribuite da un piccolo disimpegno. Il bagno è dotato di una piccola sauna.
Le superfici sono pulite, le linee semplici ed essenziali sia nella definizione degli spazi, sia nelle soluzioni d'arredo. I toni caldi del legno, utilizzato anche all'interno per pavimenti e rivestimento a parete trasemettono una sensazione di calore e intimità a tutti gli ambienti.
I materiali, gli elementi, le tecniche derivano dalla tradizione locale e si traducono in soluzioni di dettaglio eleganti e raffinate. Il perfetto binomio pietra-legno si esprime al masssimo in alcuni particolari come nelle parti di contatto tra la muratura in pierta e il rivestimento ligneo. Le esili colonne in legno di sezione quadrata scandiscono regolarmente le campate del portico che si viene a creare lungo il perimetro dell'edificio grazie alla sporgenza della copertura.
L'attenzione al riutilizzo delle risorse è evidente anche per l'impiego dell'acqua piovana, che viene raccolta dal tetto e ridistribuita attraverso le tubazioni per tutti gli utilizzi dell'abitazione.



scheda progetto

Luogo: Stara Fužina, Slovenia

Progettista: Ofis Arkitekti

Collaboratori: Rok Oman, Spela Videcnik, Andrej Gregoric, Anna Breda

Fotografo: Tomaz Gregoric