residenze plurifamiliari – Il piano di riqualificazione urbana ha dato vita a un quartiere innovativo con palazzi ecosostenibili, verde e spazi pubblici.

Il progetto di riqualificazione urbana di viale Giustiniano Imperatore è stato sviluppato a partire dal masterplan ideato dal gruppo svizzero Dürig AG Architects, risultato vincitore del concorso indetto nel 2004, dedicato alla riqualificazione dell'area. Sulla base del progetto vincitore, nel 2005 è stato pubblicato il bando di gara con procedura di appalto concorso per la progettazione definitiva ed esecutiva e la realizzazione delle opere. La gara è stata aggiudicata nel 2006. Lo studio romano ABDR si è aggiudicato il progetto finale e del raggruppamento d'imprese vincitore hanno fatto parte S.A.C. Spa, Italiana Costruzioni Spa, DI.COS Spa e altri.
L'intervento ha previsto la progressiva sostituzione dei precedenti fabbricati in stato di grave degrado statico e strutturale con nuove palazzine. Nella zona erano presenti 18 palazzi di 9 piani, costruiti su di un suolo non affidabile, la valle di un antico affluente del Tevere, zona alluvionale e vulcanica. Un pessimo esempio di edilizia intensiva degli anni 60. Gli studi, condotti anche dagli specialisti dell'Università La Sapienza, avevano accertato un cedimento in fase avanzata, con pendenze superiori al 3%. Valori altamente pericolosi. Per evitare tragedie il quartiere era stato sgomberato nel 2001 e numerose famiglie erano rimaste senza casa.
Il piano ha previsto la demolizione dei vecchi palazzi e la possibilità per i vecchi proprietari di acquistare i nuovi appartamenti a prezzi al di sotto di quelli di mercato.
Il nuovo quartiere si articola in 3 grandi sezioni: il pettine, affacciato su via Costantino e allineato con gli edifici preesistenti; la farfalla, che dà su viale Giustiniano Imperatore, costituita da un corpo longitudinale e 3 parallelepipedi sospesi, rivolti verso la piazza interna; il grande basamento tra gli edifici, un'estesa superficie che grazie a un articolato sistema di movimentazione delle quote del terreno, accoglie i servizi sportivi pubblici, la piscina e la palestra.
L'area verde si struttura in un parco sinusoidale, che si espande a partire dall'asse di viale Giustiniano Imperatore con ai margini le quinte edilizie delle nuove costruzioni. Il complesso costituisce un esempio significativo di sostenibilità urbana ed ambientale a Roma con le case costruite con i più recenti accorgimenti e secondo parametri bio-climatici per il comfort ambientale e il risparmio energetico.

Materiali di costruzione
Particolare attenzione è stata prestata alle finiture esterne degli edifici, alle forme costruttive, alla qualità architettonica complessiva. Alcuni principi hanno guidato il progetto. Anzitutto un'architettura durevole, in grado di assicurare un elevato grado di autonoma resistenza all'usura. Le finiture esterne riprendono i materiali tipici dell'area - mattone di fornace e pietra naturale di travertino - caratterizzanti il progetto di Marcello Piacentini per la via Imperiale e gli edifici di Cesare Pascoletti.
Le facciate dell'edificio sono movimentate dai vuoti delle logge che si alternano alla finitura in cortina di mattoni pieni, trame e tessiture differenti per colore, dimensioni e tecnica di posa. Dei profilati metallici fanno da marcapiano e sono di supporto alle pannellature frangisole scorrevoli in lamellare di legno. Le logge sono internamente rivestite di cortina di mattoni di coloritura quasi bianca, mentre i 3 volumi parallelepipedi agganciati al lato nord della farfalla sono finiti esternamente con tre diverse tessiture di cortina di mattoni, a realizzare tre differenti grandi masse volumetriche, ognuna diversa dall'altra per colore, dimensione dei mattoni e tecnica di posa, ma omogenea al suo interno.

Architettura sostenibile
Nell'orientamento degli edifici si è mirato a scegliere una posizione che garantisse il miglior sfruttamento delle condizioni microclimatiche locali e il miglior rendimento energetico. Alcune soluzioni tecniche adottate:
- sistemi di schermatura mobili (lamellari lignei) a protezione dell'irraggiamento solare posizionati davanti alle logge;
- la coibentazione esterna, un cappotto esterno continuo in mattoni che garantisce basse perdite di calore;
- coibentazione e isolamento acustico tra i singoli appartamenti;
- vetrate in vetrocamera;
- adozione di vegetazione arborea e arbustiva nei parchi e giardini come schermature naturali;
- controllo della ventilazione naturale, con accorgimenti riguardanti sia il complesso insediativo che la singola unità abitativa;
- tecnologia solare per la produzione di acqua calda per usi sanitari;
- impianti per la raccolta e il riutilizzo delle acque meteoriche per fini irrigui;
- installazione di generatori di calore a condensazione. Nella centrale termica della piscina pubblica i generatori funzionano in sequenza.

scheda progetto

luogo: Roma

cliente: Comune di Roma - Dipartimento VI - Politiche della Programmazione e Pianificazione del Territorio - Roma Capitale

progetto architettonico: ABDR: Maria Laura Arlotti, Michele Beccu, Paolo Desideri, Filippo Raimondo

progetto paesaggistico: DMS Engeneering

partner: DMS Engeneering

collaboratori: Gijs Pyckevet (responsabile del progetto), Antonella Antonilli, Emanuele Clementi, Maria Vittoria Manghera, Marco T. Piacentini,Cristina Greco, Marco Riccobelli, Antonio Stella Richter, Antonio Giglio, Marta Petacco, Justas Düdènas, Livia Musmeci, Rocco Smaldone, Alessandro Ciocci, Veronica Didier, Paola Mencacci, Arianna Francioni, Julia Forte

impresa di costruzione: S.A.C. Spa (capogruppo mandataria), DI.COS Spa, Italiana Costruzioni Spa, DAE Costruzioni Spa, Edilizia Immobiliare Rio Srl, STILE Spa

progetto strutture: INGE.CO. Srl, F. Sylos Labini

impianti sanitari: AG&C associati Srl

allegato

Scarica il file:
Giustiniano_Imperatore.pdf

scheda studio

Studio: ABDR Architetti Associali

Indirizzo: via delle conce, 20

Città: Roma

Telefono: 06 57250457

e-mail: info@abdr.it

www: www.abdr.it