Ristorante Mansarda, San Pietroburgo

Nel cuore della città sovietica di San Pietroburgo, lo studio italiano Piuarch ha progettato un ristorante panoramico esteso su una superficie di oltre 1.000 metri quadri. Lo spazio è il simbolo delle trasformazioni che hanno caratterizzato la città, che in meno di un secolo ha cambiato per ben tre volte anche il proprio nome (da San Pietroburgo, appunto, a Pietrogrado e Leningrado, per tornare a riconquistare, dopo la caduta del muro di Berlino, la storica denominazione). Qui, tra canali, ponti, cupole e torri decorate con diversi colori, giardini disegnati a regola d’arte, piazze e monumenti, si è radicato il movimento della cosiddetta “rivoluzione gastronomica russa”, fatta di chef innovatori e di luoghi non convenzionali che corrono in parallelo alle proposte istituzionali e sanciscono un’offerta dinamica, dove il design è una componente fondamentale.

Ristorante Mansarda, San Pietroburgo

Situato all’ultimo livello della sede direzionale di Gazprom, il Ristorante Mansarda è proprio uno dei luoghi simbolo del cambiamento, con il suo open space di oltre 1000 metri quadri affacciato sulla cattedrale di Sant’Isacco e arricchito da un’ampia terrazza panoramica aperta sul centro storico della città. I suoi spazi, così come l’intero complesso della colossale compagnia di gas naturale, sono stati progettati da Piuarch nel segno dell’interpretazione dei tratti distintivi di San Pietroburgo: colori e riflessi, che rievocano la storia, sono tuttavia associati a materiali e forme contemporanee, con il risultato di un’architettura fortemente identitaria.

Ristorante Mansarda, San Pietroburgo

È il particolare trattamento delle superfici, sia delle facciate, sia dell’interno del ristorante, a definire la cifra linguistica del progetto: l’arredo è essenziale e lascia spazio a soffitto, pavimento e pareti, veri protagonisti dell’ambiente insieme alla visuale sul tessuto urbano e sui monumenti. Il soffitto è dotato di piani con pendenze diverse e presenta un disegno geometrico tridimensionale, enfatizzato dall’utilizzo di listelli in rovere grigio, posti a una distanza di 10 cm, che generano l’impressione di una pelle in continuo movimento.

Ristorante Mansarda, San Pietroburgo

Il pavimento, nello stesso materiale, utilizza invece doghe orientate in senso opposto al soffitto, con un piacevole effetto a contrasto. Le pareti esterne, infine, alternano superfici vetrate continue a pannelli rettangolari verticali con differenti inclinazioni che provocano una frantumazione dei riflessi di luce.

Ristorante Mansarda, San Pietroburgo

Racchiuso tra queste vibranti superfici, l’arredo è assolutamente minimale: nella sala sono disposti in modo regolare tavolini quadrati con top in noce a cui si affiancano poltroncine con struttura in legno, mentre alcuni paraventi decorativi realizzati con una cornice laccata nera e una cascata di fili di cucchiai appesi creano inediti setti decorativi. Al centro del locale, un bancone crea un’area più informale, dove sorseggiare un cocktail o un bicchiere di vino ammirando la cupola della cattedrale di Sant’Isacco.


Ampio, contemporaneo e soprattutto equilibrato, il ristorante Mansarda si apre alla storia della città sovietica e celebra, al suo interno, l’impulso al rinnovamento, ribaltando i canoni tradizionali.