Il Workshop svoltosi all'Auditorium è uno dei tasselli del Progetto Millennium lanciato dall'Amministrazione Capitolina per ridisegnare insieme il futuro della città per i prossimi dieci anni, sviluppando un dibattito su idee e programmi. Sono state chiamate in merito a confrontarsi personalità internazionali dell'urbanistica e dell'architettura come: Renzo Piano, Massimiliano Fuksas, Santiago Calatrava, Richard Meier, Zaha Hadid, Peter Calthorpe, Richard Burdett, Leon Krier.
Al centro della conferenza due tematiche: "Città Storica: le aree dismesse come provocazione di sviluppo" e "Periferie: dall'espansione alla ricostruzione dell'identità".
I temi delle due giornate
La prima giornata è stata incentrata sul tema del riutilizzo delle zone dimesse della città storia. La giunta punta molto su un piano strategico che rigeneri la città a partire da queste aree che per Alemanno «possono rappresentare l'ultima grande occasione per dare armonia alla crescita della città nuova, dentro la città vecchia». Oggi in essere ci sono solo frammenti di eccellenza. L'auditorium di Renzo Piano, il nuovo museo Maxxi di Zaha Hadid, lo stadio e il ponte della musica, che sarà pronto appena dopo l'estate. All'Ostiense, nell'area del gazometro, ci sarà la città dei giovani di Rem Koolhaas e gli ex mercati generali i cui lavori dovrebbero partire a breve. Ancora, la città dello sport di Santiago Calatrava e il waterfront di Ostia, nuovo polo ricreativo e attrattivo, connesso con la centralità dell'Eur, con la Nuvola di Massimiliano Fuksas e le torri di Renzo Piano.
La giornata del 9 ha affrontato invece l'annoso problema del recupero delle periferie. Non sono mancate le polemiche tra chi osteggia le grandi opere per un'architettura più semplice al servizio del cittadino.
Il tema conduttore della giornata è stato sinteticamente espresso dall'architetto Portoghesi: "il bisogno di individuare nuove centralità per riequilibrare un territorio monocentrico", riportando la piazza al centro della vita nelle periferie della città. L'amministrazione ha annunciato in merito un concorso per realizzare nuove piazze in periferia, "Piazze all'italiana". E poi stata illustrata l'ipotesi (criticata da alcuni), delle "Torri in città", degli edifici verticali da costruire in zone adatte. Sullo sfondo l'idea di porre "segni distintivi" nelle periferie che ne facciano "le nuove porte della città". Il tutto supportato da un nuovo regolamento (ora allo studio) destinato a semplificare le procedure e a rendere più spedito l'iter per costruire opere pubbliche.
Molti i programmi annunciati dall'amministrazione e le ipotesi emerse: dal "federalismo demaniale", che conferisce immobili e aree pubbliche statali alla proprietà comunale (consentendo la realizzazione di nuove opere), all'ampliamento dell'Auditorium verso il Maxxi fino a viale Tiziano, con la creazione di un unico parco che potrà includere parte di piazzale Flaminio, Villa Glori e lo stesso Auditorium (un'idea condivisa da Renzo Piano). Il Campidoglio ha confermato anche l'impegno di fermare l'invasione edilizia dell'agro romano e di bloccare la costruzione di nuovi centri commerciali.
Con le due giornate di lavori l'amministrazione Capitolina ha segnato un'ulteriore passo nel percorso di pianificazione urbanistica del Comune, avviata con l'approvazione del Nuovo Piano Regolatore. E' la quinta delle tappe del Progetto Millennium, avviato a marzo 2009 con la presentazione del Secondo Polo Turistico della Capitale, proseguito con la presentazione del Nuovo Sistema Aeroportuale Romano (14 ottobre 2009), con la Conferenza Cittadina sul Piano Strategico per la Mobilità Sostenibile (28 e 29 ottobre 2009) e con il workshop tenutosi dal 4 al 6 dicembre 2009 con Jeremy Rifkin sul Piano di Azione Energetico e Ambientale per Roma.
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