Royal and General Archives of Navarra  

Località Pamplona, Spagna
Cliente
Historic Patrimony Service of the Ministry of Culture of the Government of
Navarra, Prince of Viana Institute
Ente finanziatore Prince
of Viana Institute
Progettisti Rafael
Moneo
Collaboratori
Progetto: Francisco González Peiró,
Christoph Schmid, Eduardo Miralles, Juan Rodríguez-Villa, Borja Peña, Jacobo
García-Germán, Fernando Iznaola
Costruzione: Francisco González Peiró, Carla
Bovio, Sebastián Guivernau
Strutture Jesús
Jiménez
Direzione lavori Rafael Moneo, Francisco González
Peiró
Impresa di costruzione
Copisa
Realizzazione Settembre 1999 > Giugno
2003
Superficie costruita 12. 000 mq (nuovo edificio) 
- 3. 100mq (edificio esistente)
Costo complessivo Euro
11.100.694

Le opere che meglio esprimono l'impegno progettuale di Rafael Moneo, sono
quelle in cui il contesto testimonia saldamente la propria presenza e lo fa
attraverso la narrazione dei luoghi, basti pensare al museo di Merida, o al
teatro romano a Cartagena, l'intervento di ampliamento del Prado ancora in
costruzione. Mentre in Italia l'ingombrante fardello della storia con i suoi
monumenti, obbliga il progetto del riuso ad un confronto continuo ed estremante
penalizzante, lo stesso non accade in paesi come la Spagna o il Portogallo dove
il rapporto con la preesistenza è un fatto naturale e privo di inibizioni che
come nel caso di Pamplona per Moneo, si esprime senza paure o timidezze,
mancante di quel carattere pittoresco che rende gli edifici così fintamente
antichi. Il progetto di trasformazione dell'antico palazzo voluto da Rancho el
Sabio sul finire del XII secolo, per volere del Governo diviene l'Archivio Reale
y General de Navarra. L'edificio aveva mantenuto, nonostante il degrado e lo
stato di abbandono in cui verteva, il carattere di fortezza chiusa, una immagine
murata che dominava il paesaggio dalla cima del promontorio, le sole pareti a
nord e a ovest, che si mantenevano in piedi, sono state reintegrate in un
disegno unitario rispettoso dell'impianto originario, mentre le nuove parti
ricostruite demarcano la suddivisione planimetrica delle due aree funzionali
principali: la corte, intorno alla quale si collocano le sale di lettura e la
biblioteca, e la parte degli archivi e degli uffici nel lato a est. Il tipo di
astrazione che l'architettura può proporre implica sempre una materialità e
questa, come nel caso dell'archivio, non deve necessariamente esprimersi
nell'uso delle tecnologie tradizionali, da questa autenticità costruttiva non
dipende, tuttavia, la veridicità o la riuscita di un'opera, che piuttosto rivive
nella sua nuova forma, senza perdere il senso del costruito. Per questo la
proposta di Moneo per il restauro dell'ex palazzo reale prevede l'uso di un
rivestimento continuo in pietra sia delle parti che si erano mantenute, che di
quelle di nuova costruzione, come nel caso della grande torre del Homenaje, la
cui parete interamente ricostruita in cemento armato è costituita da una
facciata in pietra di tipo ventilata; anche l'uso del vetro, usato per la
chiusura del chiostro, montato con una struttura di acciaio inox, denuncia una
possibile convivenza tra le masse murarie dei pilastri e un uso contemporaneo
dei materiali. Un edificio cambia totalmente se viene costruito in pietra, in
mattone o semplicemente in calcestruzzo, per questo l'archivio, nella scelta di
un materiale lapideo continuo e monolitico, trasforma il senso della distanza,
introduce in base al suo cromatismo l'effetto sensoriale e modifica il nostro
modo di essere coinvolti dall'opera stessa. La ricerca della purezza
stereometrica e l'elisione della policromia in favore del colore al singolare
innalzano la considerazione delle superfici omogenee dove ogni clamore cromatico
è respinto con molta determinazione. Preme evidenziare come nella concretezza di
questa opera la vita di ogni superficie si esprima lontano dall'orizzonte
astratto della pura geometria bidimensionale prendendo corpo e visibilità
attraverso la materia e il forte spessore murario, investendo lo spazio,
confrontandosi e risolvendo la contiguità, la profondità e la logica
stratigrafica dei corpi che partecipano alla costruzione dell'opera.

Testo di Silvia Fabi
Estratto da Materia n°49

Informazioni
Ascensori
Schindler España
Elementi in calcestruzzo
DRACE
Elementi in laterizio
Cergruop
Posa in opera facciate
DRACE
Pavimenti Transformadora de Piedra S.A.
Cergoup

Impianti d'illuminazione J.B.G
Impianto
elettrico J.B.G
Pitture murali
Decoraciones; Rainar S.A.
Porte
JHER
Elementi in vetro Climalit España

Vedi i dettagli
costruttivi e tecnologici della facciata

Pianta piano terra Sezione est-ovest