Testo e disegno di Aldo Polmonari
Le scale in legno, per le caratteristiche espressive del materiale, sono spesso usate nell'arredamento di abitazioni private. I legni più adatti per la costruzione di scale sono quelli più duri ed elastici in quanto, dopo la stagionatura, il legno può subire delle modifiche più o meno rilevanti nella sua forma sino a presentare delle fenditure o imbarcamenti. Questi inconvenienti si possono evitare se si usa un legno 'duro' e ben stagionato. Le scale in legno possono dividersi, secondo le caratteristiche strutturali, in scale con gradini massicci dove la struttura portante può essere realizzata con travi su cui appoggiano i gradini, oppure con robuste tavole chiamate comunemente cosciali disposte lungo i fianchi della rampa. In questo caso i gradini sono appoggiati o ancora meglio incastrati facendo delle apposite cavature. I gradini sono collegati fra loro mediante delle spine in legno duro o ferro. Per garantire una certa stabilità alla scala, oltre il fissaggio al pavimento e alle travi orizzontali dei pianerottoli, si deve fissare il primo gradino di ogni rampa e vincolare in vari punti le travi agli scalini impiegando delle squadrette metalliche. Esiste il caso in cui la struttura portante è costituita dagli stessi gradini che escono a sbalzo dalla muratura; questo caso richiede l'impiego di legni molto resistenti. La parte che si va ad incastrare nella muratura viene fissata ad essa mediante delle zanche metalliche.
Le scale alla cappuccina sono molto semplici in quanto sono costituite solo dai ripiani orizzontali incastrati nei cosciali; lo spessore delle pedate è di 5-6 cm e la larghezza della rampa non supera i 120 cm.
Nelle scale comuni il gradino è realizzato da due tavole, una orizzontale dello spessore di 4-5 cm e una verticale di 2-2.5 cm. Il collegamento dei gradini con la struttura portante è costituita da cosciali, mentre quello tra gradino e gradino è realizzato con spinotti metallici. Le pedate hanno uno spessore di 4-6 cm; lo spigolo anteriore può essere fornito di un profilo curvilineo, sporgente da 4 a 6 cm dalle alzate. à preferibile che lo spigolo posteriore delle pedate si trovi nello stesso piano con la faccia posteriore delle alzate, piuttosto che finire contro la faccia anteriore delle alzate, poiché dà luogo ad una giuntura esteticamente poco accettabile. Le alzate sono costituite da tavole spesse 2 cm ed incastrate nei fianchi come le pedate. I fianchi sono costituiti da tavoloni spessi da 6 cm a 9 cm, la cui larghezza si può definire solo dopo aver fissato l'inclinazione della scala poiché il fianco, nel senso verticale, deve misurare ancora da 5 cm a 6 cm sopra lo spigolo anteriore di ogni gradino, ed altrettanti sotto lo spigolo posteriore del gradino sottostante.
In base alla posizione dei fianchi si hanno: - scale con fianchi esterni che corrono lungo i muri, assicurati e sostenuti da zanche, anche di spessore sottile, fissate nelle connessioni del muro; - scale con fianchi interni alle murature, sorretti agli estremi; - scale con gradini sovrapposti ai fianchi. I fianchi sono sagomati a gradinata, e ciascun gradino è fissato con chiodi, o meglio con viti, quindi le teste dei gradini stessi sporgono dai fianchi con lo stesso profilo che hanno sul fronte. I fianchi hanno uno spessore di 10-15 cm; devono essere alti, affinché il lato inferiore coincida con il piano del soffitto compiuto, coprendo la giuntura con un listello levigato; oppure si possono lasciare sporgere dall'intonaco, applicandovi un piccolo listello di coprigiunto.
Le alzate si collegano con i gradini a scanalatura, come nelle scale comuni, e si fissano con chiodi alle facce verticali dei fianchi. Per evitare poi la giuntura laterale, i fianchi ed i frontalini si collegano con giuntura angolare. Gli elementi verticali che costituiscono il parapetto, sono incastrati nei gradini, a meno che non debbano essere fissati esternamente ai fianchi stessi. Il parapetto, costituito dal corrimano e da elementi di protezione può essere realizzato in legno oppure in metallo (acciaio) o in altro materiale trasparente, con pannelli o lastre di materiali vari ed è fissato nella faccia superiore dei fianchi e nella faccia inferiore del corrimano in incavature profonde da due a tre centimetri, e con un incastro a tutto spessore. Qualora il parapetto fosse formato da elementi verticali, allora questi, qualunque sezione abbiano, sono assicurati in fori profondi da due a tre centimetri, incavati nel fianco del corrimano. All'inizio ed alla fine della scala e negli angoli dei ripiani, i parapetti sono spesso rinforzati con elementi più consistenti (ad esempio colonnine o pilastrini). L'altezza del parapetto, misurata verticalmente dai gradini alla faccia superiore del corrimano, deve essere di 90.cm. Se il corrimano richiede molto impiego di legno, ma non garantisce il giusto grado di resistenza, il parapetto si può rinforzare inferiormente con una sottile guida metallica. Il legno da preferire per i parapetti è quello delle conifere, o di altre essenze che crescano con fusti diritti da cui si possono ottenere, senza molti scarti, elementi sottili ma robusti. Se la sezione è rotonda o ritorta, allora si deve usare un legno forte, e quindi resistente. Il corrimano deve essere levigato ed è quindi realizzato con legno forte e compatto, ed ha solitamente una forma tondeggiante per facilitarne la presa con la mano. La sottofaccia della scala si può trattare in diversi modi. Può essere lasciata scoperta, e quindi visibile, levigando la faccia inferiore con la stessa cura usata per quella superiore; oppure si può foderare la faccia inferiore con tavole levigate e con listelli. Il legname da adoperare deve essere ben secco e stagionato per evitare torsioni o deformazioni. Le tavole devono essere ricavate dal libro e non dall'alburno, e devono essere il più possibile senza nodi per evitare differenze di usura nelle pedate, che rendono scomoda e pericolosa la scala.
Fonte testo e disegno: L. Consonni, Scale
|
|