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Scrigno ha annunciato nei giorni scorsi l’acquisizione del 100% di CCE (Costruzioni Chiusure Ermetiche srl), con cui metterà a fattor comune competenze e know-how tecnologico per offrire un’ampia gamma di soluzioni innovative.
Fondata nel 1980 da Luigi Geron, oggi presidente dell’azienda con sede a Villa del Conte (Padova), CCE è una realtà imprenditoriale italiana di eccellenza che progetta, produce e distribuisce guarnizioni e accessori in grado di aumentare le prestazioni dei serramenti, in termini di risparmio energetico, isolamento acustico, resistenza agli agenti atmosferici e al fuoco. CCE detiene numerosi brevetti innovativi, frutto del suo forte orientamento all’innovazione tecnologica, vero patrimonio dell’azienda. Oltre alle guarnizioni automatiche, il portafoglio di CCE si è arricchito nel tempo e include ora anche dispositivi di sicurezza e bordi sensibili di protezione applicabili su cancelli e aperture automatiche. Guidata da Luca Geron, direttore generale e figlio del fondatore, CCE realizza un fatturato di circa 11 milioni di euro, di cui il 40% all’estero, forte di una presenza in oltre 30 Paesi.
L’acquisizione di CCE da parte del Gruppo Scrigno, attualmente controllato dal fondo di private equity Clessidra, rientra nella strategia di build-up che, attraverso l’aggregazione di aziende complementari e innovative, mira a estendere la propria offerta di sistemi tecnologicamente avanzati per l’apertura e chiusura porte.
Con l’acquisizione di CCE entriamo in un segmento di mercato caratterizzato da ottime prospettive di crescita e ulteriori potenzialità di sviluppo, soprattutto all’estero” sottolinea Maddalena Marchesini, Amministratore Delegato di Scrigno, e continua “Abbiamo scelto di puntare su CCE in virtù di una forte condivisione valoriale, fondata sull’innovazione, la qualità e l’eccellenza del made in Italy. CCE gode di un’eccellente reputazione sul mercato e la presenza internazionale di Scrigno costituirà un importante volano di crescita”.
Luca Geron, direttore generale e figlio del fondatore, commenta: “L’ingresso nel Gruppo Scrigno rappresenta un’opportunità straordinaria di sviluppo per CCE: l’azienda farà parte di un polo di eccellenza industriale per le soluzioni di apertura e chiusura porte, che punta su competenze distintive e una produzione tutta italiana”.
Il nostro obiettivo” aggiunge Marchesini “è trasformare ogni porta in uno 'scrigno', aggiungendo valore tanto nelle componenti visibili, quanto in quelle invisibili. Così come i controtelai Scrigno, celati all’interno della parete, consentono alla porta di scomparire creando un continuum tra gli ambienti, le guarnizioni automatiche sotto-porta di CCE contribuiscono a proteggere gli interni da rumore, aria, acqua, vento, con un conseguente risparmio energetico. La nostra ambizione è far sì che Scrigno, oltre a sinonimo di sistema a scomparsa, diventi anche sinonimo di cuore tecnico di ogni porta”.
Nell’ambito dell’operazione, Scrigno si è avvalsa dell’assistenza dello studio Gattai Minoli Agostinelli, in qualità di consulente legale, e di Roland Berger, PWC e Studio Alonzo Committeri come consulenti per l’attività di due diligence. La famiglia Geron è stata assistita da Grant Thornton in qualità di financial advisor e dallo studio legale Gitti and Partners. Il closing dell’operazione, concordata e annunciata il giorno 2 ottobre, è atteso per la fine di ottobre.