Scuola di Musica  
Progetto: James Stirling Michael Wilford And Associates
Consulenti
Struttura, impianti, acustica: Ove Arup and Partners
Scenotecnica: Biste&Gerling
Gestione cantiere: Michael Weiss and Partners
Località: Konrad-Adenauer-Strasse, Eugenstrasse, Stoccarda
Committente: Land Baden_Wurttemberg Staatliches Hochbaumat I Stuttgart
Data progetto: 1980
Data costruzione: 1991-1996
Dati dimensionali
Sala da concerti: 660mq
Biblioteca: 600 mq
Studi, sale prove, aule: 5000 mq
Mensa: 220 mq
Uffici: 460 mq
Foyers, circolazione servizi: 13640 mq
Totale superficie costruita: 20580 mq
Costo totale opera: 121.500.000 dm

Composizione e Città
Stirling, Wilford and Associates completano la nuova Staatsgalerie e il Kammertheater a Stoccarda nel 1984 (il concorso all'origine dell'opera è del 1977). Nel 1980 viene loro chiesto di studiare l'ampliamento della scuola di musica e sette anni dopo ricevono l'incarico di progettare, con la nuova scuola, anche la sede dell'accademia d'arte drammatica. La vasta area che ospita queste costruzioni è separata dal parco prospiciente da una larga via di scorrimento rapido, la Konrad-Adenauer-Strasse. Da questo asse il terreno sul quale sono stati edificati i diversi corpi di fabbrica sale lungo il versante sud-orientale della vallata in cui si è formata la città di Stoccarda.[...] La Staatsgalerie costruita nel 1837, con la Neue Staatsgalerie inaugurata nel 1984, il teatro, l'accademia d'arte drammatica e la scuola di musica, formano un insieme che si apre con tre corti ben differenziate di fronte al parco ove sorge l'antico Staatstheater. Progettate con questa finalità, danno forma a un nuovo, articolato nodo urbano. L'area occupata dalla Staatsgalerie e dal Kammertheater è separata da quella su cui sorge la scuola di musica dalla Eugenstrasse. Questa strada è destinata a venir trasformata in un percorso pedonale per facilitare l'accesso alla sommità della collina retrostante e agli insediamenti che vi si trovano, sino alla Eugenplatz. La massima cura, sin dalle prime stesure di questa seconda fase del progetto, è stata dedicata alla definizione del sistema dei percorsi; più schematicamente, esso ripropone la concezione che ha trovato espressione nella coinvolgente varietà di passaggi che contraddistingue la nuova ala della Staatsgalerie. Una volta terminati i lavori, i percorsi configureranno, rispetto alla planimetria a u del nuovo complesso edilizio, una serie di forme sinuose che ne arricchiranno l'impianto e si connetteranno alla trama viaria che innerva il precedente intervento stirlinghiano. La lucidità dell'impostazione urbanistica dell'intero complesso risulta ora ben percepibile, poiché la piazza che si viene delineando sull'asse di Eugenstrass costituisce il percorso monumentale che qualifica e dà senso a una successione di spazi aperti, completata da due più articolate e tra loro ben differenziate piazze laterali. Questo spazio pubblico a base quadrata, rinserrato tra severe cortine edilizie aperte verso Konrad-Adenauer-Strasse, è definito dai corpi di fabbrica che ospitano le funzioni teatrali. Osservandolo dallo Schlossgarten, a iniziare da sinistra lungo il versante della collina, si percepisce la magistrale successione dei livelli e dei prospetti avvolgenti della nuova ala della Staatsgalerie. Il podio su cui è elevata affaccia attraverso un grande arco ribassato sulla piazza intorno a Eugenstrasse e dovrà poi proseguire di fronte alla nuova scuola di musica. Questa costruzione rispecchia il rovesciamento delle scelte compositive operate per la Staatsgalerie, come dimostra il disegno della piazza sovrastata dalla torre che ospita, tra l'altro, l'auditorium e la biblioteca della scuola. L'insieme è il risultato di uno straordinario sforzo compositivo che ha come fine quello di sondare, non disdegnando di dar prova di spericolata 'bravura', la possibilità di creare una forma urbana unitaria, sfruttando però al massimo il gioco delle continue variazioni praticato nel definire le diverse componenti- un tour de force nel terreno del disegno urbano compiuto con ammirevole sagacia. Addossandosi al versante della collina l'infilata di queste costruzioni progettate da Stirling configura una acropoli surreale: l'insieme degli edifici non domina l'ambiente circostante dall'alto ma ne definisce un 'prospetto' determinante, mimando un processo di lenta sedimentazione. Pare infatti che le variazioni così insistentemente esibite nella configurazione degli spazi aperti siano i risultati di successive sovrapposizioni. Offrendosi alla vista come una barriera corallina al sopraggiungere della bassa marea, le costruzioni sembrano mimare, evidenziando i piani di sutura che connettono gli strati di cui sono composte, l'azione che il tempo compie nel modellare ogni ambiente urbano. Il drammatico spettacolo che la corte a base circolare e priva di copertura scavata al centro della nuova ala della Staatsgalerie, un rudere svuotato sul quale l'architetto sembra essere intervenuto con l'unico fine di impedire il progressivo degrado, allude esplicitamente a questa procedura mimetica. [...]
Se le tre piazze scandiscono questo prospetto, rendendone articolato l'andamento, è evidente come ciascuna di esse sia riconnessa alle altre in una movimentata successione di spazi fiancheggiati da costruzioni che adottano materiali e dettagli simili. Ordinati dal disegno urbano e modellati da tessiture e cromatismi ripetuti, edifici realizzati nel corso di più di dieci anni convivono coerentemente e sottolineano la varietà degli impianti tipologici adottati e la specificità del dialogo-confronto che ciascun di essi instaura con il contesto e con quanto lo ha preceduto. Se la nuova Staatsgalerie si presenta come una impenetrabile montagna di pietra che cela al suo interno un vuoto sconcertante di cui i percorsi offrono la visione attraverso affacci non di rado sorprendenti, aperti su una serie di scorci che paiono voler esibire la propria precarietà ' la copertura centrale della grande sala circolare al centro, infatti, è ormai crollata-, nella scuola di musica i prospetti sono invece trattati in maniera tradizionale. Concepita come un corpo di fabbrica lineare, la scuola occupa un intero blocco su Urbanstrasse e qui, come su Eugenstrasse, si presenta scandita da lunghe successioni di finestre, che in questa maniera semplice e del tutto scontata ambiscono a 'mescolarsi', varrebbe a dire, con il tessuto dell'edilizia esistente. Ben diversamente da quanto avviene nel piccolo fronte che sempre su Urbanstrasse conclude la successione dei percorsi della Staatsgalerie puntando sull'estraneità e su dettagli esasperati, la scuola di musica si adegua sommessamente all'ambiente circostante. Le scansioni che i corpi scale introducono nella facciata, ne annullano la lunghezza riaccorpandola alla scala dei più modesti e anonimi edifici che si affacciano sulla medesima strada. Frazionato in tanti prospetti il blocco si anima all'angolo tra Eugenstrasse e Urbanstrasse ove L'edificio, in corrispondenza della mensa, si presenta esteriormente dotato di caratteri simili a quelli del blocco degli uffici che a poca distanza conclude la passeggiata che i visitatori della Staatsgalerie possono compiere attraverso la nuova ala del museo. [...]Il complesso formato dalle costruzioni progettate a partire dal 1977,è il prodotto della progressiva decantazione della ricerca che Stirling ha svolto, dalla fine degli anni sessanta, intorno alle valenze urbane di edifici funzionalmente complessi.

(Francesco Dal Co, 'Composizione e città', Casabella n.637 settembre, 1996)

A cura di Alessandra Bertini