Il Comune di Sogliano al Rubicone, in provincia di Forlì Cesena, ha scelto di radunare in un unico sito tutte le scuole del capoluogo, dal nido alla scuola media. In questo ambito del comune, una zona verde al di fuori del centro abitato, in una valletta era già presente la scuola media e materna (nello stesso plesso). La nuova scuola viene realizzata a fianco di questo edificio ai piedi di una collinetta boscata in un sito in forte pendenza (fino al 30%). La movimentazione del terreno permette la realizzazione di terrazzamenti per ospitare il plesso, gli orti didattici, la nuova sala convegni del comune e un parco giochi attrezzato con soprastante campo di basket/pallavolo. In questo contesto una scuola su un solo piano doveva avere una connotazione planivolumetrica che la rendesse armonica con l’ambiente collinare circostante. Questa articolazione consente di avere una vista più morbida dall'alto, che è quella prevalente, vista la collocazione della scuola.
Il progetto della scuola dell'infanzia di Sogliano sperimenta l'importante novità introdotta con l'art. 3 del  D.Lgs. 13/04/2017 n. 65, che ha istituito in ER i "Poli per l'infanzia", che riuniscono in un unico plesso e in un unico percorso educativo i bambini da 3 mesi a 6 anni. L'art. 6 punto f) affida alle regioni il compito di definire gli standard strutturali, organizzativi e qualitativi dei Servizi educativi dell'infanzia. In attesa che la regione Emilia-Romagna adotti una nuova direttiva in materia, le fonti a cui si è potuto fare riferimento sono: il decreto ministeriale del Lavori Pubblici 18/12/1975 per l'organizzazione e il dimensionamento della scuola dell'infanzia 3 - 6 anni, normativa ancora in vigore ai sensi dell'art. 5 comma 3 della legge 11/12/1996 n. 23, in attesa che le regioni legiferino in merito: la delibera della Giunta Regionale dell'Emilia Romagna 16/10/2017 n. 1564 per l'organizzazione e il dimensionamento dei servizi per la prima infanzia, dai 3 mesi ai 6 anni.

Per la scuola dell'infanzia 3 - 6 anni si è guardato anche a norme più aggiornate di altre regioni, e in particolare a quelle della Provincia Autonoma di Bolzano, che ha approvato un propria direttiva in materia nel 2009. I parametri progettuali riferiti a illuminazione e acustica raramente trovano una verifica strumentale dopo la realizzazione. In particolare i parametri che riguardano l’illuminazione degli ambienti interni si riducono a un mero calcolo di proporzioni tra la superficie in pianta dell’ambiente e quella vetrata che insiste su di esso, a prescindere dalla conformazione, altezza, profondità dello stesso. I software utilizzati nella fase di verifica del Protocollo School prevedono che venga rispettato il parametro chiamato FLD (fattore di luce diurna). Il fattore medio di luce diurna è il rapporto tra l'illuminamento così come misurato in un punto dell'ambiente interno e quello misurato all'esterno, su una superficie orizzontale esposta alla volta celeste senza alcuna ostruzione in una condizione di cielo coperto. Nella progettazione è opportuno considerare l’illuminamento nelle condizioni peggiori ossia proveniente da un cielo coperto. Anche la normativa italiana utilizza come parametro normativo il fattore medio di luce diurna che si riferisce a cielo coperto. Per esso fissa un valore minimo.
Ne consegue che a parità di RIA (rapporto aeroilluminante, fissato per norma in 1/8) è determinante anche la posizione di questi infissi nelle strutture che circondano un ambiente una uniforme distribuzione della luce e, quindi, del comfort visivo. In questa ottica l’inserimento come previsto nel progetto di illuminazione zenitale tramite velux contribuisce positivamente al raggiungimento di questi standard elevati. A verifica delle condizioni dell’involucro saranno installati sensori wireless sul legno nei punti nevralgici della struttura. Questi sensori potranno comunicare tramite app lo stato della struttura (temperatura e umidità) ogni 5 minuti e segnalare con largo anticipo eventuali problemi.

La scelta formale architettonica di base si è orientata su una soluzione mediamente compatta le cui ragioni sono sostanzialmente tre: l'esigenza di limitare per quanto possibile l'estensione della platea e quindi delle fondazioni; l'obiettivo di realizzare una soluzione energeticamente molto efficiente; la conseguente riduzione dei costi dell'involucro, limitando lo sviluppo perimetrale delle pareti esterne.
Il tetto e la sua forma sono segni distintivi dell’idea progettuale: trovandosi in una valletta la strada di accesso è dall’alto e il tetto diventa una caratteristica fondamentale dell’edificio. L'articolazione della copertura è realizzata sia con il movimento planimetrico dei diversi corpi, che con il movimento in altezza del corpo centrale che si eleva sopra le altre coperture. La copertura forma dei porticati esterni davanti all'ingresso e alle tre sezioni per generare spazi di gioco al coperto e proteggere dall’irraggiamento le pareti esposte a sud-est e sud-ovest.
La disposizione planimetrica delle diverse aree funzionali prevede: uno spazio centrale, con l'ingresso e il salone - spazio di relazione, che funge anche da collegamento fra tutte le zone della scuola, la zona delle sezioni, in gran parte collocato a sud - est del salone, salvo la seconda sezione del ciclo 3 - 6 anni, la zona dei servizi e la cucina sono collocati sul lato nord-ovest rispetto al salone.

La maggior parte degli edifici scolastici di nuova costruzione sono realizzati in legno. In molti Paesi europei come Germania, Francia, Inghilterra e Austria è una consuetudine oramai consolidata, così come in Italia 8 nuovi edifici scolastici su 10 sono in legno.
La prima motivazione è che il legno è una materia prima ecologica, a impatto zero e bilancio di CO2 zero. La seconda è che è un materiale vivo, caldo, che crea con il suo profumo una dolce sensazione. Dal punto di vista termico questo crea un indubbio vantaggio progettuale. La terza è che la tecnologia di lavorazione attuale e la sua flessibilità in elementi prefabbricati ne semplifica l’assemblaggio e ne velocizza la realizzazione. La quarta è che dal punto di vista sismico da notevoli garanzie di elasticità e resistenza a tutto vantaggio di una indubbia sicurezza. Dal 2006 l’impiego del legno, e in particolare dell’XLam, nel campo dell’edilizia residenziale ma in particolare in quella scolastica è andato consolidandosi. L’X-Lam a 5 strati utilizzato è certificato per la tenuta all’aria e ciò ha permesso l’eliminazione dei teli per la tenuta al vento normalmente utilizzati in questi casi.
La realizzazione di una nuova scuola dell’infanzia richiede una particolare attenzione dal punto di vista progettuale. L’edificio è orientato al massimo comfort dei piccoli occupanti, ed è finalizzato al contenimento dei consumi energetici e all’innalzamento della qualità dell’ambiente interno e infine, ma non ultimo in ordine di importanza, non un semplice contenitore architettonico ma un luogo accogliente e caldo come l’abbraccio di una madre, che lo protegga ma lo inviti alla scoperta di un mondo costruito a misura di bambino, naturale ed ecosostenibile. L’obiettivo era quello di realizzare un edificio efficiente e confortevole in Classe Gold (< 10 Kw/mqa) e si è concretizzato nella certificazione CasaClima School, che oltre agli aspetti energetici, valuta anche quelli ambientali (illuminazione, acustica) e di ecostenibilità (basse emissioni dei materiali utilizzati e degli arredi), oltre che sottoporre l’edificio completato a test acustici e al blowerdoor test. La struttura in X-Lam è realizzata con uno spessore di 12 cm alla quale si aggiunge un cappotto esterno in fibra di legno da 20 cm, finito e rasato come un intonaco tradizionale. Internamente invece sarà installata una controparete in fibrogesso con una intercapedine variabile da 75 o 50 mm che verrà isolata e ospiterà una parte degli impianti interni. La lastra in cartongesso interna (doppia o singola a seconda della necessità) sarà traforata oppure sostituita da un pannello acustico speciale per permettere un maggiore assorbimento delle frequenze (causate dal rumore prodotto dai bambini) e serve a garantire una qualità acustica e una intelligibilità del parlato senza difficoltà. Questo pacchetto garantisce un valore U di 0,13 WmqK.
Il solaio controterra è formato da una soletta da 40 cm in cls armato collegata con i pali di fondazione. Al di sopra di questa viene posato uno strato di xps da 10+10, la barriera al vapore, poi 15 di isocal e il massetto di supporto di 5 cm e il pavimento in legno massello in doghe certificato FSC (valore U di 0,15 W/mqK).
La parete divisoria tra le sezioni deve assolvere a funzioni statiche e acustiche più che termiche e quindi ha caratteristiche leggermente diverse. Oltre alla struttura portante in X-Lam sono presenti due contropareti da 6 cm di isolante in fibra di legno rivestite in cartongesso che servono per controllare il riverbero interno e limitare la trasmissione dei rumori tra le aule e tra ambienti con funzioni diverse.
Il pacchetto di copertura è in struttura di travi in lamellare con soprastante una tavola in X-Lam da 6 cm viene ricoperto da un telo di tenuta al vento + un pacchetto di 24 cm (12+12) di fibra di legno ad alta densità, protetto da una guaina traspirante. Al di sopra viene creata una camera di ventilazione di 8 cm per il tavolato che supporterà l'alluminio aggraffato che funge da strato di copertura (valore U di 0,12 W/mqK). Questo sistema permette di avere un tetto caldo, visto che l'edificio, essendo a un piano solo, sviluppa molta superficie di copertura, che notoriamente disperde di più rispetto ad altri componenti e viene fortemente irraggiata dal sole d'estate.

Scheda progetto
Intervento: 
Polo scolastico 0-6 Sogliano al Rubicone
Tipologia funzionale: Scuola - Edificio Pubblico
Committente: Comune di Sogliano al Rubicone (FC)
Luogo: Sogliano al Rubicone (FC)
Anno progetto: 2017-2018
Anno costruzione: 2018-2019
Anno apertura: 2020
Progettazione architettonica: Preliminare Studio Associato Preger, Definitivo arch. Riccardo Ramberti
Progettazione strutturale: Studio Farneti
Progettazione impiantistica: Gabriele Caroli
Progettazione energetica e consulente CasaClima: Christian Tramonti | Studio Preger
Realizzazione esecutiva: Consorzio Caiec Cesena
D.L. involucro e controlli tenuta all’aria: DL Christian Tramonti, Studio Preger, BDT1 Gunther Gantioler, BDT2 Luigi Battistini
Superficie lorda involucro termico: 1.170 mq
Superficie netta utile: 639 mq
Tipologia costruttiva: Struttura portante in X-Lam di abete 5 strati (pareti) travi e abete lamellare (copertura) + isolamento tutto in fibra di legno