Testo di Stefano Bernuzzi

SECOND ARCHITECTURE
L'esito del concorso di architettura virtuale promosso da Meltemi Editore, riflessioni sulla meta-architettura e riflessi sulla first architecture
   Testo di Stefano Bernuzzi

Il 24 luglio 2007 è stato proclamato il vincitore del concorso "Second architecture for Meltemi Editore", indetto dalla casa editrice di saggistica e patrocinato dal Ministero degli Affari Esteri, per la costruzione della sede di Meltemi in Second Life che rispondesse ai nuovi criteri estetici e funzionali validi nel mondo virtuale di SL. Vincitori sono risultati Paolo Valente e Spartaco Paris dello Studio d'architettura Via Brunetti di Roma, con il progetto "Immaginaria-Atlante delle visioni" che ha prevalso su altri 17 concorrenti - Acme, Nucleo, Bonfanti, Sintetika, Navone, Nelva, Eikenberry, Ruffino, Ostrowski, Minischetti, Nogravity, Worlds Apart, Potter, Moresco, Dan, Meeks, EcletticaE (nc.) - ognuno dei quali ha realizzato, su Myrsine Island (coordinate SL: 128; 128; 0) messa a disposizione da Gabetti Property Solutions per tutta la durata del concorso, il proprio edificio, ora in cerca di destinazione da parte di Meltemi.
Particolarmente interessante appare il progetto dello studio torinese Nucleo che, coerentemente con il ritorno in auge della torre-icona-landmark, ha proposto un edificio di 13 piani in cui tutti gli elementi sono fatti di sola luce e le pareti sono realizzate da una coltre luminosa ed energetica, che svetta sulle architetture circostanti in questa nuova isola della cultura.
Il caso dell'editore italiano rappresenta uno dei primi concorsi pubblici che si svolgono a cavallo del mondo reale e virtuale coinvolgendo studi di progettazione nella realizzazione di architetture da crearsi su Second Life, il mondo virtuale creato dall'azienda californiana Linden Lab nel 2003 che sta rivoluzionando abitudini, lavoro, diffusione di contenuti, possibilità di incontro di oltre 8 milioni di utenti. Seguono ora, il prossimo 1° settembre, le scadenze per l'iscrizione al "First Annual Architecture and Design Competition in Second Life" indetto dall'architetto e artista concettuale austriaco Stephan Doesinger, finalizzato in primo luogo alla ricerca del più interessante edificio, dal punto di vista spaziale ed estetico, realizzato su SL includendo qualunque tipologia edilizia. In un secondo tempo questo concorso dovrebbe rappresentare un punto di partenza per un forum allargato tra designer e architetti che operano nei due mondi, oltre a dare una definizione dei nuovi criteri estetici e formali che si stanno delineando nel mondo di SL.
In realtà un tale dibattito si sta già svolgendo da diverso tempo su forum e blog (oltre che nella stessa SL) tra gli operatori del settore incentrato sulle possibilità teoricamente infinite dell'architettura virtuale di sviluppare forme autonome rispetto all'architettura della Real Life o, al limite estremo, di poter influenzare quest'ultima e di poterla indirizzare verso territori nuovi e inaspettati. Prospettive che non appaiono particolarmente lontane, da un punto di vista puramente tecnico, se teniamo conto che ormai i rendering integrano disegni e fotografie nella rappresentazione dei progetti, che Auto CAD e simili sono strumenti irrinunciabili negli studi e che il software Catia reso celebre da Frank O. Gehry ha permesso all'architetto canadese soluzioni inimmaginabili sino a pochi anni fa e, quindi, le prospettive tecniche offerte dai software utilizzati in SL fanno pensare ad una probabile influenza in molti aspetti della progettazione reale. La domanda che corre sul web - o meglio sul web 2.0 - è "quali relazioni ha l'architettura reale in questo sviluppo dell'architettura virtuale e viceversa, a tutti i livelli?"
Per il momento le potenzialità offerte sono solo sfruttate in minima parte su SL sul piano estetico: gli stili e i materiali adottati imitano forme - dal Gotico al Moderno - e tecnologie reali senza proporre particolari novità; i grandi nomi dell'architettura, anche i più sensibili all'estetica digitale come Greg Lynn, Future Systems, Massimiliano Fuksas o Morphosis, non sono ancora coinvolti nel lavoro di progettazione per il mondo virtuale e sorprende anche la mancanza su SL di cloni dei vari Norman Foster, Jean Nouvel e Zaha Hadid.
Nell'immediato l'esperimento più interessante appare quello svolto dall'architetto statunitense Marlon Blackwell che sfrutta la piattaforma di SL come terreno di prova per i suoi progetti reali, prima di avviare la loro concreta progettazione, come nel caso della sua "Porchdog home", un progetto per la ricostruzione di residenze nell'abitato di Biloxi in Mississippi nel dopo-Katrina, realizzato dall'associazione Architecture for Humanity's Open Architecture Network. Sulla stessa linea, ma in ambito più prettamente commerciale, si muove anche il connazionale Jon Brouchoud e la sua società Crescendo Design: SL diventa essenzialmente una vetrina dei suoi progetti eco-sostenibili ad alta efficienza energetica - le Springboard Homes - visitabili in anteprima dai clienti-avatar che hanno così la possibilità di scegliere le finiture e le dimensioni delle case, discuterne on-line con l'architetto nel suo ufficio virtuale e modificare il progetto. E ancora, la Starwood Hotels ha realizzato un prototipo dei futuri "aloft" hotel, una nuova formula alberghiera in fase di realizzazione, per verificare il gradimento degli utenti e poter così elaborare il progetto reale secondo il feedback virtuale.
Questo lavoro è stato realizzato dalla Electric Sheep Company una delle società leader di progettazione di ambienti virtuali che può vantare clienti come AOL, Reuters e NBC, concorrente della Millions of Us con un parco clienti che annovera Toyota, General Motors, Sun Microsystems, Warner Bros. Records, Microsoft, 20th Century Fox e Intel. Un business in continua espansione e particolarmente redditizio, se consideriamo che per la realizzazione di queste vetrine, a cavallo tra architettura e virtual design, gli studi arrivano a chiedere assegni a sei cifre e non a caso lo stesso sito ufficiale di Second Life ha posto la voce "architettura" tra i business emergenti della realtà virtuale. Come accade nel mondo reale è l'aspetto economico ad essere più "avanti" e ad aver sfruttato al meglio le possibilità offerte: un ultimo esempio è quello dell'azienda Anshe Chung Studios che vende terreni, edifici e oggetti d'arredo di loro creazione, in soli sedici mesi di attività nel campo del "real estate" ha raggiunto fatturati da milioni di dollari e ha permesso alla sua fondatrice Anshe Chung (Ailin Graef nella realtà) di diventare alla fine del 2006 il primo avatar a guadagnare un milione di dollari.
Ricco di buone intenzioni e prospettive risulta anche il dibattito sul piano culturale, come testimonia l'attività della Society for Virtual Architecture che organizza conferenze sui temi relativi all'estetica digitale e la proposta dell'architetto, critico e teorico Mario Gerosa di promuovere la "Convenzione per la salvaguardia del patrimonio architettonico virtuale", una carta che tutela le costruzioni realizzate nei mondi digitali. Di prossima apertura è poi la Second Life School of Architecture con il proposito di sperimentare nuove formule edilizie invece di riprodurre forme già esistenti nel mondo reale, una sorta di evoluzione dell'esperimento compiuto dal Royal Institute of Technology di Stoccolma che ha creato LOL Architects, uno studio virtuale gestito da docenti e studenti che nel corso dell'anno accademico hanno studiato le possibilità offerte dalla progettazione 3D.
Il mondo virtuale in sostanza resta in questo momento ancora troppo simile al mondo reale anche come modalità di fruizione e di sviluppo dei contenuti, degli 8 milioni di iscritti solo poche migliaia decidono "realmente" cosa funziona nel mondo virtuale, e le prospettive di sviluppo di SL restano ancora difficili da tracciare sia in termini assoluti sia quelli relativi al solo ambito architettonico. Siamo ancora all'inizio per capire quali saranno le relazioni reciproche tra reale e virtuale, ora restiamo in attesa che il caso della Meltemi e del concorso di Doesinger aprano la strada per nuove prospettive estetiche e creative e che architetti più o meno noti trovino inaspettati sbocchi creativi.

Link:
http://secondlife.com/
www.meltemieditore.it
www.sl-award.com

Il progetto di Studio d'architettura Via Brunetti Il progetto di Studio d'architettura Via Brunetti Il progetto di Nucleo Il progetto di Nucleo Il cantiere virtuale
Il cantiere virtuale Il cantiere virtuale Il cantiere virtuale Il cantiere virtuale Il cantiere virtuale