Innovazione – Il progetto Living Kitchen, promosso da Veneta Cucine presso il Salone del mobile, cerca il superamento del concetto di cucina tradizionale. Qualche idea è già prototipo

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Speciale Salone del mobile

Il palcoscenico di Eurocucina 2008, presso il recente Salone del Mobile milanese, ha offerto a Veneta Cucine l'occasione per presentare nello spazio Ansaldo Living Kitchen, un articolato progetto realizzato in collaborazione con Domus Academy (la nota scuola di formazione post universitaria su moda e design), Francesco Morace/Future Concept Lab (istituto di ricerca e consulenza strategica), con l'aggiunta degli architetti e designer Andrea Branzi, Dante Donegani & Giovanni Lauda, Paolo Rizzatto.
Il progetto si è sviluppato attraverso due differenti fasi di ricerca. Da una parte ha giocato il contributo di dieci studenti del Master in Design e Interaction Design 2007 di Domus Academy (provenienti da Italia, Turchia, Corea, Spagna, Giappone, India, Libano, Perù) che hanno interpretato lo spazio in relazione alle proprie radici culturali. Dall'altro c'è il lavoro dei designer che hanno realizzato prototipi toccabili con mano.
I lavori degli studenti di Domus Academy, insieme ai prototipi presentati all'Ansaldo, costituiscono per Veneta Cucine un importante serbatoio di idee, a cui poter attingere per produrre soluzioni alternative e innovative rispetto a un catalogo di cucine componibili tradizionali. La realizzazione è stata possibile anche grazie alla collaborazione di Electrolux.

Le proposte dei designer
I prototipi concepiti da Andrea Branzi, Dante Donegani & Giovanni Lauda e Paolo Rizzatto propongono concept molto diversi tra di loro, tutti innovativi, con una propensione differente verso l'idea in sé o, per contro, la fattibilità concreta.
Incubator, la proposta di Andrea Branzi, offre due differenti interpretazioni.. La prima si basa sul concetto di cucina abitabile esprimendolo in senso estremizzato, dato che prevede di poter dormire direttamente sopra le macchine (elettrodomestici, televisione, stampante, fax) che sono riunite in un unico contenitore, lasciando libero lo spazio circostante per accogliere attività non previste.
La seconda, forse più suscettibile di applicazioni pratiche, consiste in una struttura “elastica” in cui la cucina è costituita da due moduli che scorrono uno sopra all'altro, in maniera da poterla adattare a qualsiasi lunghezza necessaria.
Differente è lo spunto che ha animato la ricerca progettuale di Dante Donegani e Giovanni Lauda. Denominata Pergolato, la proposta viene definita come “cucina territoriale”, in grado di sfruttare linguaggi, immagini, sensorialità di tradizioni differenti facendo leva su altrettanti valori e significati.
Si tratta di una cucina abitabile ma non nel senso classico del termine (cioè una stanza dedicata all'interno della casa). Il linguaggio è basato su pochi elementi formali, all'insegna della semplicità: i contenitori sono realizzati come scatole da imballaggio in legno; i ripiani, simili a rastrelliere o a pergolati, appoggiati sopra il top, sono attrezzati per distribuire la corrente e agganciare alcuni elementi funzionali; le colonne tecniche per la conservazione del vino, dell'acqua e della verdura, infine, sono realizzate sovrapponendo i semplici strumenti presenti in cucina.
Infine, l'idea di Paolo Rizzatto, denominata Compatta, è un modulo cucina ridotto al minimo per quanto riguarda le dimensioni ma completo per le sue componenti funzionali. Alla base del progetto vi è l'idea di riduzione: riduzione formale e dimensionale, riduzione dei modelli offerti, delle difficoltà di montaggio e di allacciamento, riduzione dei costi. Progettare la cucina Compatta consiste nello scegliere e assemblare una serie di elettrodomestici offerti dal mercato, nell'organizzarli e posizionarli razionalmente fra di loro nel modo più semplice ed economico possibile.
Il modulo, quando è chiuso, si presenta come un semplice parallelepipedo: una grande credenza, con al centro un'apertura schermata da una tapparella che si apre sul piano di lavoro. Qttorno a questo piano di lavoro si organizzano alcuni elettrodomestici, un sistema per la raccolta differenziata dei rifiuti e una serie di contenitori. Questo blocco cucina è pensato per una cucina tradizionale, per un angolo cottura, per il cucinino di un residence, per la suite di albergo, ma anche per la cucina di un ufficio. In tutti i casi, cioè, dove bisogna fare i conti con spazi ridotti e con tutti i problemi funzionali e di impiantistica che ne derivano.