632 metri per 127 piani: la Shanghai Tower, dello studio statunitense Gensler, è attualmente l'edificio più alto in Cina. Con la sua forma a spirale trasparente, spicca nel Shanghai World Financial Center, nel cuore della zona finanziaria e commerciali di Lujiazui, vicino alla Jin Mao Tower.
La torre ha ottenuto la valutazione China Green Building Three Star e la certificazione LEED Platinum dal Green Building Council degli Stati Uniti.

"Abbiamo cercato ispirazione dalla città e dai suoi quartieri e abbiamo modellato la forma della torre a partire dalle curve del fiume Huangpu; il masterplan di Shanghai è infatti dinamico e asimmetrico e volevamo ripetere questa caratteristica anche nella torre. Siamo stati anche attenti a prendere nota dell'affinità del popolo cinese per la vita indoor-outdoor, uno stile di vita che si riflette nelle case di città conosciute come Shikumen, i cui stretti vicoli e cortili sono la base della vita sociale. Shanghai Tower attinge a questo stesso concetto progettuale, ma lo applica verticalmente anziché orizzontalmente", raccontano direttamente dallo studio Gensler.

Anche la scelta della spirale come geometria alla base del progetto è radicata in una serie di tradizioni e ispirazioni; si tratta, infatti, di una metafora legata, per Gensler, alla forza di rotazione universale che è alla base della vita. "Richiama sia la forma e il movimento degli atomi, sia i vasti bracci rotanti delle galassie. Inoltre, la spirale verso l'alto rappresenta il movimento attraverso lo spazio e il tempo, richiamando un tema consacrato nell'arte, nella poesia e nel teatro cinesi: il desiderio di trascendere le preoccupazioni terrene connettendosi al cielo", concludono.

Nello specifico, la Shanghai Tower è una 'città nella città': è composta da nove zone verticali, ciascuna a sua volta costituita da 12 a 15 piani. Questi potenziali 'quartieri' cittadini ospitano al loro interno un mix di funzioni, per rispondere in modo efficace alle necessità degli utenti. Fra queste, anche musei, negozi e servizi urbani e, non ultimi, i giardini fra i piani che mettono in relazione interni ed esterni.

La particolare forma della torre risponde anche, e in modo stringente, a due necessità costruttive e legate al luogo: la forma asimmetrica, il profilo affusolato e gli angoli arrotondati permettono – secondo le prove di galleria del vento realizzate in un laboratorio canadese – all'edificio di resistere alla forza dei tifoni comuni a Shanghai. La forma definita dagli architetti in collaborazione con gli ingegneri strutturali Thorton Tomasetti, inoltre, mentre riduce il carico del vento del 24%, permette di ottenere una struttura più leggera che, a sua volta, ha fatto risparmiare ai committenti 58milioni di dollari.
Per raggiungere la geometria finale del progetto sono stati necessari numerosi studi e tentativi e, grazie alla progettazione parametrica il gruppo di ricerca ha potuto prevedere numerose combinazioni, fino all'attuale, che comprende 20mila pannelli di facciata e 7mila forme uniche.
Aspetto centrale del progetto è anche la sua seconda pelle, frutto anch'essa di un complesso percorso di studi per far sì che permette di ridurre i consumi di energia. Fra le caratteristiche legate al contenimento dell'impatto, anche pratiche relative al recupero dell'acqua, sistemi di cantiere ad alta efficienza e soluzioni per la produzione di energia da fonti rinnovabili.

Foto di Connie Zhou