"Abbiamo immaginato lo spazio come un'estensione della città e della sua energia", ha raccontato Jean Pelland, architetto e partner di Sid Lee Architecture, autore di Biosquare, proprio nuovo headquarter. "Ancorando gli elementi architettonici nell'interazione umana, il campus diventa una piattaforma attiva in ogni momento della giornata, un luogo in cui gli artigiani possono riunirsi, collaborare e creare", chiude.
Ci si trova a Montreal, in un edificio costruito da Ming Pei e precedentemente occupato dalla Royal Bank of Canada. In questo contesto ha preso avvio, per volontà di Sid Lee Architecture, un progetto di restyling architettonico che ha partecipato attivamente anche alla rivitalizzazione del centro di  Montreal, con la volontà dichiarata di creare nuove connessioni fra i quartieri della città, nuovi flussi e movimenti.

Sid Lee Biosquare si propone quindi come 'estensione' dell'ambiente urbano, come crocevia dove sviluppare diverse discipline e sfere sociali. Questa continuità trova la sua espressione concreta nella griglia che definisce la gerarchia e la struttura dell'organizzazione dello spazio: una zona aperta comprende diverse funzioni, in una composizione spaziale trasversale e fluida, che si propone come alternativa alla tipologia degli uffici singoli e frazionati."Biosquare si presenta come un microcosmo condiviso con infinite possibilità; un mondo collettivo in cui le professioni si mescolano e i confini fra le funzioni sono sfumati", conferma Sid Lee Architecture.
Dal punto di vista della composizione degli spazi, il piano terra comprende l'ingresso principale rivolto verso la piazza pubblica ed è caratterizzato dalla scelta dei materiali, che vedono come protagonista la pietra bocciardata, scelta per definire gli spazi della caffetteria, della cucina e del bagno. "Le diverse funzioni di questo livello creano l'impressione che ogni funzione emerga dal terreno in modo indipendente, a sottolineare il riferimento alla città sotterranea", specifica lo studio di architettura. Il progetto, infatti, mentre si apre alla città ne ripete gli archetipi fondamentali, come ad esempio il reticolo sotterraneo che collega i vari punti della metropoli che cerca così di proteggersi dal freddo dei mesi invernali.
Nonostante l'uso massivo della pietra, tuttavia, la sensazione che si vive attraversando il piano terra è comunque di leggerezza e fluidità, merito dell'abbondanza di luce naturale e dell'equilibrio fra gli elementi.

Il piano mezzanino è dedicato agli spazi creativi e agli ambienti di lavoro di Sid Lee Architecture e anche qui si ritrovano gli elementi scelti per il primo piano: pietra bocciardata come materiale e reticolo come matrice per organizzare gli spazi. Nello specifico, il centro di ogni quadrante del reticolo è stato interpretato come un'agorà, una piazza interna pensata per spingere i professionisti dello studio a incontrarsi e scambiarsi idee. Dal punto di vista architettonico, questa composizione ha come risultante anche la creazione di un 'effetto-balcone": attorno alla piazza si formano stanza private, contraltare dello spazio pubblico e comune.
"La struttura della griglia è una grande tela che ci consente di dispiegare territori creativi e dà l'impressione visiva che tutto può essere costruito, che possiamo integrare blocchi, muri, nuove funzioni e nuove idee man mano che appaiono. Questa metafora architettonica ricorda anche che tutto è connesso mentre fluttua liberamente nell'aria", dichiarano i progettisti.

Il progetto di interior design ha voluto preservare i pavimenti originali in travertino, che sono stati scoperti durante il processo di ristrutturazione, come anche i lucernari, 'spogliati' per rivelarne la struttura e in parte ampliati proprio per garantire il continuo apporto di luce naturale all'interno della sede. Il connubio fra aperture, luce e griglia interna è stato studiato in modo da condurre lo sguardo dei visitatori verso l'alto e verso gli esterni, accessibili allo sguardo da ogni postazione di lavoro.
La luce – e la sua abbondanza – sono stati un criterio fondamentale per i progettisti, che si sono avvalsi della collaborazione con lo studio di Lighting design locale Lambert&Fils; dalla co-progettazione è nata la creazione di ambienti creativi e versatili e di aree stimolanti per il team dell'azienda: "con Biosquare Sid Lee sta portando il suo spirito imprenditoriale nel centro di Montreal, creando un hub collaborativo accessibile per le comunità creative e imprenditoriali della città, con l'obiettivo di aiutare nuove idee a emergere", ha confermato Philippe Meunier, co-fondatore di Sid Lee.

Scheda progetto
Location: 12102 – 1 Place Ville Marie, Montreal, Quebec, Canada
Client: Sid Lee
Architects: Sid Lee Architecture
Architects of the original building Place Ville Marie: I.M. PEI
Area: 78,400 sq. ft. (7 floors)
General contractor: Pomerleau
Electromechanical engineers: Planifitech inc.
Structural engineers: Stantec
Photographers: David Boyer & Maxime Brouillet