L'Expo mondiale di Osaka 2025 si sviluppa intorno al tema “Progettare la società futura per le nostre vite” e pone l’accento sulle tecnologie all'avanguardia e sulla sostenibilità, proponendo ai visitatori di sperimentare soluzioni innovative per le sfide globali come il cambiamento climatico, l'invecchiamento della popolazione e i progressi tecnologici. Singapore risponde alla sfida con il suo padiglione “Dream Sphere” progettata da DPA Architecture& Urban Planning. La progettazione è guidata dall’architetto Seah Chee Huang che lavora con un approccio interdisciplinare che si concretizza nel luogo “dove i sogni prendono forma”.
Il Singapore Pavilion mira a ispirare e invitare i visitatori a esplorare le infinite possibilità dei sogni e a plasmare un futuro migliore e un mondo più positivo con la città-stato. "Il gruppo DP Architects è davvero entusiasta e orgoglioso di far parte del team creativo dietro il padiglione di Singapore per Expo 2025 a Osaka, Kansai, Giappone", ha detto Chee Huang che, parlando dell’architettura, ha dichiarato: "Ispirato dal 'Little Red Dot', il progetto nasce come manifestazione fisica di questo termine affettuoso, trasformandosi in una sfera esperienziale più grande della vita, immersa in un paesaggio nuvoloso da sogno. Una sfera onirica, avvolta da circa 17.000 dischi ricavati da alluminio riciclato, rappresenta un faro di aspirazioni collettive dove invitiamo la comunità globale a intraprendere un viaggio multisensoriale per immaginare un mondo meraviglioso dalle infinite possibilità, alimentato dai sogni e dalla determinazione a plasmare positivamente la vita delle persone e del pianeta". 

Il sogno inizia da fuori, dove la facciata è definita da migliaia di “Dream Discs” contenenti ciascuno, simbolicamente, un sogno. I dischi si ispirano alla pratica culturale giapponese di scrivere desideri e preghiere su targhe di legno conosciute come ema (絵馬). Collettivamente i dischi formano un’immagine che richiama le aspirazioni e le speranze di Singapore per un futuro più luminoso, incoraggiando le persone a condividere le proprie aspirazioni e a credere ai propri sogni. 
La sfera, che nel punto più alto arriva a 17 metri, è al suo interno divisa in tre piani; il percorso inizia in una stanza in cui studiate proiezioni trasportano il visitatore nel sogno-speranza che vede chiunque crescere, prosperare e avere una casa. Continuando il sogno nel padiglione, la seconda zona si apre con l’interrogativo su quale sia la casa del futuro per tutti, e a Singapore il sogno è di costruire città in cui flora, fauna e persone coesistono in armonia.

Ma all’interno del padiglione c’è spazio anche per far sognare i visitatori che su installazioni digitali possono scrivere, disegnare e raccontare quale sia il proprio sogno che si materializza poi sulle pareti digitali di una rampa che accompagna all’ultimo piano del padiglione.
All’ultimo piano si trova infatti l’istallazione cuore pulsante del padiglione, la “Foresta dei sogni”, uno spazio immersivo e boscoso dove le piante avvolgono lo spazio e formano uno sfondo lussureggiante. Ispirato da una strategia di piantagione che guarda al miglioramento ecologico, al restauro e alla connettività, il padiglione adotta una struttura a più livelli che imita quella naturale di una foresta. La Dream Forest presenta anche piante originarie sia di Singapore che del Giappone, oltre a una collezione curata di vivaci fiori di orchidee.

CREDITS
Luogo: Expo 2025, Osaka, Japan 
Committente: Singapore Tourism Board
Architect: DPA Architecture & Urban Planning
Contractor: Kingsmen Exhibits
Team: DP Design, DP Engineers, DP Façade, DP Lighting and DP Sustainable Design
Multimedia partners: Finding Pictures and Milla & Partner GmbH
Creative Consultant: Presplay