Un nuovo passo verso la trasformazione del capoluogo lombardo in una città all'avanguardia italiana nella sostenibilità ambientale. L'inaugurazione delle nuove Torri Garibaldi - dopo l'intervento di risanamento - è stato seguito con molta attenzione dalle istituzioni meneghine, attente a non perdere un'occasione d'oro per rilanciare il lato green della città. Dopo 5 anni di lavori, gli edifici preesistenti e il corpo di fabbrica di nuova realizzazione sono stati consegnati alla città, pronti a bussare all'ormai prossimo expo 2015. Architettonicamente parlando, il centro direzionale attinge a piene mani dai principi bioclimatici, proponendo soluzioni capaci di garantire alte prestazioni climatiche senza l'immissione di CO2 nell'atmosfera: un impianto geotermico per la climatizzazione che utilizza l'acqua di falda, impianti fotovoltaici per la produzione naturale di energia elettrica, serre bioclimatiche e camini a ventilazione naturale, sono alcune delle tecnologie appositamente create per le torri.
Il progetto
La ridefinizione architettonica delle torri costituisce un'operazione interessante da molti punti di vista, a partire dal mutamento dello skyline di Milano (per anni caratterizzato dal profilo delle due torri) e in parte già mutato grazie ai lavori iniziati con il primo dei due edifici, la torre B. La sagoma delle coperture, a forma di timpano nella prima e di timpano rovesciato nella seconda - una scelta compositiva di deriva postmodernista - sarà sostituita da una copertura piana e, al posto dei colori rosa, arancio e azzurro delle facciate originarie in GRC, si possono già scorgere i riflessi delle prime cellule interattive delle facciate principali e la pietra naturale di rivestimento...continua a leggere l'articolo e guarda le video interviste ai progettisti...