approfondimento – Milano. Il 21 aprile scorso sono state inaugurate le torri del centro direzionale Garibaldi.

Un nuovo passo verso la trasformazione del capoluogo lombardo in una città all'avanguardia italiana nella sostenibilità ambientale. L'inaugurazione delle nuove Torri Garibaldi - dopo l'intervento di risanamento - è stato seguito con molta attenzione dalle istituzioni meneghine, attente a non perdere un'occasione d'oro per rilanciare il lato green della città. Dopo 5 anni di lavori, gli edifici preesistenti e il corpo di fabbrica di nuova realizzazione sono stati consegnati alla città, pronti a bussare all'ormai prossimo expo 2015. Architettonicamente parlando, il centro direzionale attinge a piene mani dai principi bioclimatici, proponendo soluzioni capaci di garantire alte prestazioni climatiche senza l'immissione di CO2 nell'atmosfera: un impianto geotermico per la climatizzazione che utilizza l'acqua di falda, impianti fotovoltaici per la produzione naturale di energia elettrica, serre bioclimatiche e camini a ventilazione naturale, sono alcune delle tecnologie appositamente create per le torri.

Il progetto
La ridefinizione architettonica delle torri costituisce un'operazione interessante da molti punti di vista, a partire dal mutamento dello skyline di Milano (per anni caratterizzato dal profilo delle due torri) e in parte già mutato grazie ai lavori iniziati con il primo dei due edifici, la torre B. La sagoma delle coperture, a forma di timpano nella prima e di timpano rovesciato nella seconda - una scelta compositiva di deriva postmodernista - sarà sostituita da una copertura piana e, al posto dei colori rosa, arancio e azzurro delle facciate originarie in GRC, si possono già scorgere i riflessi delle prime cellule interattive delle facciate principali e la pietra naturale di rivestimento...continua a leggere l'articolo e guarda le video interviste ai progettisti...