L’edificio residenziale si sviluppa per cinque piani serviti da un ballatoio comune ed è interamente realizzato con struttura di legno X-Lam. La residenza si erge su un basamento di cemento armato organizzato per ospitare negozi e altri servizi pubblici e al piano interrato un piccolo cinema e un posteggio interrato su due livelli. Elemento saliente della soluzione progettuale di Peris+Toral Arquitectes è la scelta tipologica di creare un layout estremamente flessibile attraverso l’eliminazione degli spazi di distribuzione interna a favore di una logica di costruzione dello spazio per aggregazione di stanze “dimensionalmente neutre” e comunicanti tra loro. La scelta tipologica si coniuga con quella tecnologica di utilizzare una struttura di legno X-Lam a Km zero come materiale primario di costruzione per ottimizzare l’industrializzazione del processo edilizio, contenere i tempi di costruzione e ridurre le emissioni di CO2 nel ciclo di vita. L’edificio è organizzato intorno a una corte accessibile da un unico portale anticipato da un portico che costituisce un filtro tra lo spazio esterno pubblico e la corte comune che (rimanendo aperta durante il giorno) funziona come una piccola piazza semipubblica per la comunità. Per i progettisti è molto importante la successione portico-soglia/portale-patio che genera un certo gradiente di spazi intermedi tra la città e l’abitazione, in modo che la morfologia a corte della costruzione dia la sensazione più di un filtro che di un recinto. Per rafforzare il senso di comunità i progettisti hanno optato per rendere i sistemi di distribuzione verticale agli alloggi accessibili dalla sola corte interna. Quattro nuclei formati da corpi scala e ascensore sono collocati infatti negli angoli interni di quest’ultima (quelli più difficili da gestire ai fini abitativi) e danno accesso a ogni piano a un anello di ballatoi di distribuzione agli appartamenti che si affaccia direttamente sullo spazio comune.

Lo spazio liminare del patio, che misura 15x25 m, isola acusticamente gli appartamenti dal rumore della città e al contempo svolge un importante ruolo dal punto di vista bioclimatico, garantendo un’ottimale ventilazione incrociata attraverso l’edificio, che permette a tutti gli alloggi di godere di un doppio orientamento contrapposto. Il piano tipo dell’edificio è organizzato assemblando in modo variabile 114 ambienti (543 in tutto l’edificio) di dimensioni simili (circa 13 mq), che danno origine a una matrice di stanze di 3,6x3,6 m, che per la loro dimensione neutra si prestano a differenti forme di occupazione (camera da letto doppia, soggiorno, cucina). Gli alloggi (complessivamente 18 per piano) sono formati dall’aggregazione di cinque o sei moduli (a seconda che si tratti di alloggi con due o tre camere da letto) con il nucleo centrale occupato dalla fascia di servizio delle cucine aperte e dei bagni. La cucina inclusiva collocata al centro funge, in assenza di corridoi, da elemento di distribuzione e al contempo rende i lavori domestici visibili scoraggiando ruoli di genere fissi. Il layout flessibile e “democratico” di ogni alloggio è garantito in primo luogo dalla possibilità di “scambiare” funzionalmente tra loro gli spazi. Marta Peris si è formata con una tesi di laurea sul Giappone che ha molto influenzato il successivo lavoro dello studio Peris+Toral Arquitectes. In Giappone, le stanze non sono definite dal loro uso ma dalle loro dimensioni. La camera serve sia per mangiare di giorno che per dormire di notte e la sua dimensione è segnata da quella del tatami, il materasso in fibra di misura 90x180 cm. La matrice della stanza di 3,60x3,60 m che caratterizza il progetto a Cornellà de Llobregat è la metà della camera da 8 tatami. Nella casa tradizionale giapponese le stanze hanno inoltre tre o quattro porte e vivono una nell’altra. La porosità è un altro aspetto della casa giapponese che ha fortemente ispirato il progetto di Peris+Toral Arquitectes. L’uso di grandi pareti scorrevoli permette in posizione di apertura di connettere le stanze tra loro creandone una più grande e in posizione di chiusura di isolare gli ambienti garantendo maggiore privacy.

Come spiega Toral “l’eliminazione degli spazi chiusi e l’uso delle stanze comunicanti consente di modificare i modelli di circolazione e quindi incoraggia l’uso dello spazio in modo più libero”. Nel piano tipo, inoltre, un alloggio per ogni ala è dotato di un secondo ingresso verso il ballatoio, che rende potenzialmente possibile scorporare una stanza per un eventuale uso indipendente dall’alloggio come spazio studio-ufficio. A completamento della sequenza di spazi aperti interconnessi da grandi aperture, sul lato esterno verso la strada corre ad anello un terrazzo continuo. Esso fornisce uno spazio di mediazione con l’esterno (fruibile come prolungamento delle attività di living) e permette agli inquilini, in aggiunta al ballatoio interno, di “vedere e di essere visti”: con le persiane aperte si ha una totale permeabilità visiva attraverso i 15 m di profondità di ogni ala della casa se non dell’intero edificio. Dal punto di vista del trattamento materico le facciate sono caratterizzate dall’uso di grigliati metallici con usi differenziati. All’attacco a terra la rete caratterizza la recinzione ed è parte integrante del muro in gabion wall del basamento, che svolge anche un ruolo di controllo acustico del riverbero del patio. La rete del patio prosegue ai piani superiori e diventa ringhiera del ballatoio o supporto per le piante rampicanti. Sul lato strada al grigliato dei balconi continui si unisce un layer dietro la rete formato da un tessuto teso che si alterna a una persiana avvolgibile di legno, con funzione di protezione dal sole e dall’introspezione. La parete portante di legno è rivestita con una lamiera ondulata ventilata che migliora la prestazione dell’involucro ed è colorata di bianco per riflettere il più possibile il calore del sole. Nel portale si trovano invece materiali molto elementari, un blocco di cemento rigato materico che riprende la tessitura verticale del grigliato, il soffitto in listelli di alluminio e poi i listelli di legno che segnano l’inizio della bella scala prefabbricata di legno e con questa il passaggio tra il mondo del cemento del basamento e quello in legno dei moduli residenziali.

LA STRUTTURA IN LEGNO PER LA FLESSIBILITÀ
La dimensione delle stanze oltre a offrire flessibilità e ambiguità d’uso è ottimale per l’ottimizzazione della struttura di legno. Quest’ultima è formata da un sistema misto di colonne e travi di legno lamellare nelle campate centrali e pareti portanti in X-Lam nelle campate laterali che sostengono solai in pannelli multistrato. Il sistema costruttivo della facciata e i giunti della struttura sono entrambi risolti con legami meccanici evitando l’uso di ponteggi a tutto vantaggio dell’ottimizzazione delle fasi di cantiere. 2.100 mc di pannelli di legno multistrato X-Lam (o CLT “Cross Laminated Timber”) sono stati utilizzati per la realizzazione di pareti e solai per circa 13.000 mq costruiti, facendo della costruzione il più grande edificio realizzato in legno a oggi in Spagna. Un sistema costruttivo innovativo dove il volume di legno richiesto per la costruzione, anche grazie alle scelte dimensionali, è stato ottimizzato a 0,24 mc per mq di superficie costruita con un costo complessivo di soli 833 €/mq. Il materiale costruttivo legno è visibile a soffitto e nelle finiture a pavimento svolgendo un ruolo “invisibile” nel controllo/assorbimento dell’umidità, degli odori e dei rumori aiutando al contempo a mantenere stabile la temperatura negli interni. L’involucro esterno dell’edificio è realizzato con rete metallica elettrosaldata che supporta una schermatura solare in rete tessile. In corrispondenza dei parapetti verso la strada, una persiana avvolgibile in legno (tipica di Barcellona) contribuisce, dal punto di vista compositivo, a unificare la struttura adeguandola alla scala urbana e, da quello funzionale, alla protezione solare e al controllo della introspezione.

 

Scheda progetto
Località: Cornellà de Llobregat (Barcelona)
Design architects: Peris+Toral Arquitectes (Marta Peris, Jose Toral
Architectural team: Guillem Pascual, Ana Espinosa, Maria Megias, Izaskun González, Miguel Bernat, Cristina Porta
Committente: IMPSOL, lnstituto Metropolitano de Promoción de Suelo
Structure: Bernúz Fernández
Works Management/Contraction Supervision: March-Rius Arquitectes Tècnics (Joan March Raurell)
Fluid: L3J Tècnics Associats
Environmental advising: Societat Orgànica
Acoustics: Àurea Acústica
Landscape: AB Pasatgistes
Data di concorso: 2017
Construction years: 2018/2020
Built gross area: 12.815,55 mq
Total building costs Euros: 10.676.638 € (833€/mq)
Cooling/heating requirements: 20 KWh/mqa
Premi/Awards: 2022 Finalista MIES VAN DER ROHE Award, 2022 Honor Award Wood Design & Building Award, 2021 Winner Premio Europeo di Architettura Matilde Baffa Ugo Rivolta 2021, 2021 Gold Award, BEST ARCHITECTS 22 , 2021 Primer premio Premio MAPEI all’Architettura Sostenibile 2021, 2021 Winner Jury’s Top Pick Blt Built Design Awards - Social Housing, 2021 Winner The Plan Award 2021 - Social Housing, 2021 Winner Best of best Architecture Masterprize AMP 2021 - Residential Multi Unit; 2021 Ganador ex-aequo Premio Catalunya Construcció 2021 - Innovació a la construcció; 2021 Ganador Premio A+ by DAIKIN - Vivienda plurifamiliar; 2021 Ganador XV Premios NAN Arquitectura y construcción 2021 – Residencial; 2021 Ganador Premio de opinión, Premio Fad de Arquitectura; 2021 Premiado Arquitectura y Urbanismo, BEAU XV
Photos: José Hevia
Text: Laura Malighetti, Fernanda Speciale

Arketipo 156, Low Tech, maggio 2022