La prima fase del progetto di realizzazione della Stazione di Napoli Afragola (la nuova porta d’accesso al Sud Italia), è stata conclusa e lo scalo ferroviario per l’alta velocità è stato inaugurato nei giorni scorsi da Paolo Gentiloni: il polo ferroviario servirà quattro linee ad alta velocità, tre interregionali e una locale. La stazione, oltre a connettere le città di Bari e Reggio Calabria con il Nord Italia e l’Europa, dal 2022 si trasformerà in un importante hub ferroviario per servire l’intera regione Campania integrando le linee di Napoli Cancello e la Circumvesuviana.
In particolare, secondo gli studi condotti, Napoli Afragola è in grado di connettere i 15 milioni di residenti di Campania, Puglia, Molise, Calabria e Sicilia con la rete ferroviaria nazionale nel Nord del Paese, per raggiungere poi l’Europa. Consentirà, inoltre, l’accesso di merci e passeggeri dal Nord Italia ed Europa ai più importanti porti meridionali: Gioia Tauro, Taranto, Bari, Brindisi, Palermo e Augusta. Quando tutte le linee saranno completamente operative, si stima un flusso di 32.700 passeggeri ogni giorno, per un totale di 84 treni. 28 convogli ad alta velocità si fermeranno a Napoli Afragola quotidianamente, provvedendo a un servizio “espresso” in ogni direzione ogni 30 minuti. Inoltre, più di 200 treni regionali e locali faranno tappa nel nuovo hub napoletano, creando un interscambio nazionale, regionale e locale con le reti.
Progettata dal team di Zaha Hadid Architects come un ponte pubblico urbano capace di connettere le comunità, Napoli Afragola promette di ridurre le distanze da percorrere per i passeggeri che devono imbarcarsi e per coloro che devono raggiungere differenti servizi ferroviari. I percorsi dei passeggeri hanno determinato infatti la geometria degli spazi. Grandi ingressi in entrambe le estremità della stazione danno il benvenuto ai visitatori e li guidano verso le zone pubbliche più elevate, in cui sono situati negozi e servizi. Caffè e ristoranti sono stati realizzati attorno a un atrio centrale.
L’edificio è stato realizzato seguendo regole e metodologie capaci di soddisfare alti standard di sostenibilità ambientale: pannelli solari integrati nella copertura, combinati a illuminazione e ventilazione naturale, così come un sistema di riscaldamento e raffreddamento geotermico, permetteranno alla stazione di minimizzare i consumi energetici.
La stazione è stata costruita con una base in cemento armato, che supporta una rete di nervature in acciaio rivestite in Corian con tetto in vetro. Il cemento utilizzato è una specifica composizione che garantisce performance eccellenti, con elementi strutturali curvi costruiti attraverso l’adozione di tecnologie già testate e sviluppate per la realizzazione del MAXXI di Roma. Disegnata come l’estrusione di un trapezio lungo un percorso curvo di 450 metri, la grande hall elevata è costituita da 200 costole in acciaio sagomate ciascuna in modo differente.