Stop Line  
Progetto: Studio Archea (Arch. Laura Andreini, Arch. Marco Casamonti, Arch. Giovanni Polazzi)
Collaboratori: Arch. Antonella Dini, Arch. Paolo Frongia, Arch. Michael Heffernan, Arch. Silvia Fabi, Arch. Nicola Santini, Arch. Giuseppe Fioroni, Arch. Pier Paolo Taddei, Arch. Andrea Sensoli.
Committente: Golf Parco dei Colli Spa
Località: Via Bergamo 66, Curno (BG)
Datazione ultimazione progetto: Giugno 1995
Progetto Strutturale: Studio Myallonnier: Ing. Mario Myallonnier con Ing. Fabrizio Magnoni
Progetto impiantistico: Studio Armondi: Ing. Armando Armondi con Geom. Guido Moroni
Progetto illuminazione ambiente: Kreon: Arch. Van Lierde
Progetto illuminazione scenica: Martin: Deve Stewart e Steve Rawlins
Progetto impianto audio: Outline: Ing. Guido Noselli
Progetto impianto video: Alessandro Trezzi e Antonio Falduto
Imprese: F.lli Falgari, Falgari carpenteria metallica, termotecnica Agazzi, Newton impianti elettrici.
Fotografie: Pietro Savorelli & Saverio Lombardi Vallauri
 
L'intervento realizza la trasformazione di un anonimo magazzino di 5400 mq.  in uno dei più complessi e attrezzati centri d'Italia per lo spettacolo, la riunione e il ritrovo serale.
Un grande contenitore di attività per il tempo libero concepito come luogo al coperto di passeggio e di sosta, nuova virtuale piazza urbana.
La facciata principale dell'edificio che si sviluppa su una lunghezza di 60 m. vive di una doppia identità, diurna e notturna.
Di giorno, l'involucro architettonico si presenta attraverso un massiccio fronte cieco, un muro composto in pannelli di acciaio Corten ossidato, tagliato da una pensilina sospesa a sbalzo e al centro da un brusco squarcio verticale che consente l'attraversamento di un ponte di accesso. Di notte la facciata si trasfigura: la parete cieca diventa una parete di luce, le lastre di acciaio bucate si smaterializzano, scompare la ruggine e compaiono i riflessi di lastre su uno specchio d'acqua posto ai suoi piedi. L'edificio prende forma, arretrata dalla strada, si individua uno spazio antistante di attesa, pavimentato, in porfido, con basse luci aeroportuali, delimitato dai setti metallici di un cancello immaginario. Un taglio di luce riflettendosi nell'acqua invita ad entrare.
Le diverse attività ospitate dall'edificio si estendono su quattro livelli, con la più alta disponibilità nel piano terra dove è localizzata l'estesa pista pattinaggio sul ghiaccio con gradinate laterali e il largo fronte della scena del teatro. Come in una piazza le attività di ristoro si trovano lungo il perimetro dell'invaso; caffé, ristoranti, pizzeria, gelaterie ecc. . Nel piano sotterraneo, raggiungibile da due immateriali scale in metallo e vetro poste in prossimità dell'ingresso, si trova l'essenziale e stilizzata sala ipogea, moderna cripta della ipertecnologica discoteca. Al piano primo, nella parte prospicente il fronte, si trova una attrezzata sala boowling, mentre la soletta di copertura é trasformata in parcheggio rendendo palese l'ambiguità ricercata tra l'edificio e la macchina, tra la tecnologia  (tutti gli impianti audio-video sono collocati su di un livello intermedio entro una struttura di passerelle metalliche appese alle travi di sostegno del tetto-parcheggio) e l'impianto scenico.

Vista d'interni Vista d'interni Vista d'interni Vista d'interni Vista notturna
Vista d'insieme Vista d'insieme