Sunluce e RE IOS. Flessibilità al servizio dell’arte.

Reggiani Illuminazione ha raccolto la sfida del progetto di allestimento espositivo del Museo Picasso grazie ad un insieme di tecnologie altamente sviluppate quali il "Sistema Reggiani ReLED Luce"  e il "Sistema Reggiani Re IOS"  applicati,  nel caso specifico, al proiettore da binario SUNLUCE.

L'apparecchio Sunluce, è un proiettore compatto ed elegante, da superficie o da binario, in grado di accogliere sorgenti luminose LED (fino a 2.535 lm con 26W), lampade alogene e ioduri metallici, con struttura compatta e a vani separati per la massima orientabilità del fascio luminoso.

L'eccellenza del sistema RE LED Luce, è data dall'ottima gamma di LED a luce bianca (3.000K e 4.000K) con potenze che vanno da 3 a 46Watt (fino a 4570 Lm). La resa cromatica è eccezionale: per i led HQ da 33W e 46W il CRI è pari a 97. L'assenza di raggi ultravioletti e infrarossi del LED Luce di Reggiani, ha permesso di illuminare le opere in totale sicurezza rispettando i vincoli imposti di 150 lux sui dipinti e 50 lux sui disegni. I LED Reggiani sono inoltre esenti da rischi foto-biologici, in conformità alla norma europea EN 62471.

Il Sistema Reggiani Re IOS è il rivoluzionario sistema a ottiche intercambiabili che, per la famiglia di prodotti Sunluce, prevede fasci di luce che vanno da 12° a 52°, e ottiche wall washer Mira.
Grazie alla facile intercambiabilità dell'ottica e alla dimmerazione degli apparecchi, si è potuta garantire la massima flessibilità progettuale.

In questo caso, come pure nelle altre applicazioni professionali, si è ottenuta inoltre una drastica riduzione dei consumi, grazie all'efficienza luminosa delle ottiche RE IOS (fino al 90%, oltre il 25% in più dei proiettori con ottiche convenzionali) e alle sorgenti RE LED utilizzate.
Innovazione ed efficienza, senza dimenticare la flessibilità.

La grande mostra del genio spagnolo si sviluppa infatti all'interno di un edificio non semplice: Palazzo Reale non è un museo, non ha caratteristiche idonee all'esposizione, e la complessità della distribuzione delle opere non ha facilitato la messa a punto immediata di un piano luce definitivo.

La flessibilità e la funzionalità delle tecnologie Reggiani hanno permesso di realizzare, all'interno del progetto di allestimento, una soluzione che prevedesse i puntamenti in modo incrociato per evitare riflessi sulle opere.

Reggiani ha centrato l'obiettivo di realizzare un ambiente espositivo omogeneo, in cui i lavori dell'artista possano liberare tutta la poesia, la vivacità e la carica artistica: perché in fondo, per usare le parole di Lupi, Migliore e Servetto, il team di architetti curatori della mostra, "Il progetto contemporaneo - anche nel caso di un allestimento - deve essere sempre di più espressione di una cultura responsabile della trasformazione: interventi autentici in cui tecnologia e ricerca formale si integrano dando luogo a soluzioni intelligenti, il più possibile durature sostanziali".

Una filosofia che ha animato le scelte progettuali della mostra, e ha trovato conferma nel prezioso lavoro svolto da Reggiani Illuminazione, capace di confermarsi ancora una volta partner eccellente nell'ambito dell'illuminazione degli spazi espositivi.

Reggiani S.p.A. Illuminazione - www.reggiani.net