prototipo – La squadra di studenti dell'Università Nazionale Chiao Tung ha sviluppato un sistema abitativo prendendo spunto dall'effetto serra utilizzato per coltivazione locale delle orchidee.

Anche il Taiwan parteciperà alla gara solare di Versailles 2014 e per l'occasione il team NCTU Unicode della National Chiao Tung University ha sviluppato un prototipo di casa che utilizzerà la tecnologia a effetto serra progressivo, ideata dagli agricoltori locali per la coltivazione delle orchidee in maniera compatibile con la natura circostante. Il progetto si chiama, infatti, Orchid House e vuole sottolineare l'armonia della struttura con la natura, creando un ambiente confortevole anche in presenza di alte temperature esterne ed elevata umidità, condizioni tipiche di un Paese marino situato in prossimità del Tropico del Cancro. Il gruppo di studiosi ha ideato una casa solare appetibile per il mercato, perché poco dispendiosa in termini energetici e ambientali; dopo una fase di monitoraggio delle condizioni climatiche, delle tecnologie disponibili, delle possibilità di industrializzazione e delle questioni relative all'edilizia sociale nell'Isola, il team ha scelto le coltivazioni di orchidee come esempio per sfruttare la tecnologia dell'effetto serra. Questo particolare metodo di florovivaismo è famoso in tutto il mondo e può essere replicato nel prototipo di casa per controllare la temperatura e l'umidità degli spazi interni.

Secondo NCTU, tutti possiamo imparare dalla natura: una casa è come una pianta. Sulle foglie si forma la rugiada, le radici assorbono l'acqua che circola nei gambi e il fogliame esegue la fotosintesi. Questo ciclo genera acqua ed energia, poi conservate all'interno della pianta. La casa che il team di Taiwan presenterà al Solar Decathlon funzionerà in modo simile: i pannelli solari cattureranno la luce del sole e la convertiranno in energia, in seguito immagazzinata in una batteria e poi fornita all'abitazione secondo necessità. La risorsa idrica, inoltre, sarà raccolta, riciclata e riutilizzata nella struttura. Durante il processo di progettazione, sono stati presi in considerazione differenti approcci sostenibili: per conferire leggerezza alla struttura, in primis, il team ha optato per un sistema fotovoltaico BIPV (Building Integrated Photovoltaic) con peso ridotto; la coibentazione dello spazio abitativo è assicurata dall'utilizzo di pannelli altamente isolanti; la produzione di acqua calda e la climatizzazione sono forniti da un impianto solare termico integrato alla pavimentazione con pannelli radianti; un sistema di monitoraggio permette la gestione ottimale dei livelli di temperatura e umidità interni; infine, la casa potrà usufruire di un apparato di circolazione dell'acqua in grado di irrigare il terreno con il metodo a goccia.
Nel complesso, il gruppo di Taiwan ha come obiettivo l'estensione del concetto di casa sostenibile anche nell'ambito dell'edilizia sociale: il prototipo, inoltre, è concepito come un sistema modulare e potrà essere industrializzato in modo semplice, in tempi brevi e con costi economici contenuti, grazie alla presenza già consolidata dei necessari processi produttivi.