Referenze – Nelle più recenti opere di Pietro Weber, poliedrico artista, la calce idraulica naturale costituisce uno dei materiali più efficaci per dare sostanza alla ricerca espressiva, applicata anche in alcuni interni.

Pietro Weber (Cles, 1959) vive e lavora a Denno, in provincia di Trento: il suo percorso artistico, svoltosi in Italia e all’estero, nell’arco di quasi trent’anni ha interessato un ampio spettro di forme espressive - dal teatro alla scultura, dal murale alla ceramica (Premio “Viaggio attraverso la ceramica”; Vietri 2007), dalla raffigurazione pittorica alla decorazione d’interni. Proprio l’intervento in contesti residenziali caratterizza la sua attività più recente, che si distingue non solo per la predilezione verso i toni cromatici delle terre - che esaltano lo stilizzato simbolismo delle composizioni - ma soprattutto per l’uso di rasanti e intonaci di calce idraulica naturale, da sola e in combinazione con altri materiali, che restituisce spessore e vibrazione alle superfici.
“Lavoro da sempre con la materia – esordisce l’artista - con tutti i tipi di materiali: pietra, vetro, ceramica e terracotta, metallo, legno, cemento, i tessuti, la cera … La presenza della materia e lo sviluppo delle sue potenziali, infinite declinazioni è per me motivo di ispirazione e di appagamento nella quotidiana attività di ricerca espressiva. Sotto questo punto di vista, la calce idraulica naturale è un materiale unico, capace di trasmettere sensazioni sempre diverse.”
Sensazioni che, oggi, hanno trovato nello spazio costruito un campo d’applicazione più ampio rispetto all’oggetto artistico.
 “Ritengo l’abitazione, il luogo in cui si vive, fra i più importanti per l’uomo: ho lavorato molto per trasformare la mia casa in un ambiente capace di trasmettermi sensazioni simili a quelle che provo quando lavoro e, utilizzando materiali di origine naturale fra i più diversi, avevo già sperimentato alcune creazioni in ambito residenziale. Poi, tre anni fa, ho avuto l’occasione di sperimentare l’impiego della calce idraulica naturale, materiale antichissimo ma ancora estremamente attuale.”
L’inizio della collaborazione fra Pietro Weber e Tassullo risale al 2006, quando l’azienda invitò l’artista all’evento-mostra “Il colore del Sacro, dell’Anima, della Tecnologia”, che inaugurò il nuovo Centro Ricerche.
“La manifestazione fu aperta anche alla partecipazione di numerose scolaresche mediante un laboratorio nel quale i bambini sperimentavano diverse tecniche di creazione artistica. Si è trattato di un’esperienza molto stimolante, non solo per loro. Nei piccoli, la scoperta e l’espressione sono attività libere e innocenti: il loro modo di rapportarsi con i diversi materiali è estremamente aperto ed è una fruttuosa fonte di ispirazione. Molti, in seguito, hanno continuato a creare le proprie opere ed io, per parte mia, ho intrapreso una strada che mi ha condotto ad approfondire le possibilità offerte dalla calce idraulica naturale.”
Ad oggi, Pietro Weber ha realizzato diverse ambientazioni in edifici storici e contemporanei; altri cantieri sono in corso di ultimazione. “In questi casi, l’opera si esprime attraverso linee, spessori, superfici e colori, con l’intento di completare l’ambiente domestico creando un’atmosfera legata alla soggettività degli abitanti - come avveniva nel passato, quando l’arte era parte integrante dell’architettura ed esprimeva la personalità del proprietario.
Questa attenzione per lo spazio della casa è frutto dell’interesse verso le persone che lo abitano, delle quali approfondisco la conoscenza non tanto per capirne i gusti e trasformarli in composizione geometrica - come farebbe un architetto - ma piuttosto per rivelare la parte nascosta del loro mondo interiore, che diventa fonte d’ispirazione per quanto vado a realizzare.” La dimensione onirica svelata da Pietro Weber fonde aspetti visivi e tattili, propri delle arti figurative, con la fruizione temporale propria del vissuto di uno spazio architettonico.
“L’arte stessa, facendola e osservandola, rivela quello che noi siamo, inducendoci a riflettere e a comunicare. Queste opere, situate a metà strada fra l’idea architettonica e la decorazione artistica, vogliono stabilire un dialogo, un ponte fra l’interiorità e il mondo esterno, restituendo senso al rapporto con l’ambiente nel quale viviamo attraverso la ricerca di una diversa identità per lo spazio costruito, più vicina ai veri bisogni delle persone.
Per questo motivo è fondamentale lavorare con materiali capaci di rendere manifesta la propria presenza mentre oggi, troppo spesso, i materiali sono considerati un mero supporto per le tecnologie. A me, invece, interessa la loro capacità di stimolare, attraverso la percezione di spazi e oggetti, il ritorno dell’uomo al silenzio e all’ascolto, al rispetto e all’attenzione per le cose più semplici e concrete.”
Quali riflessioni guidano la genesi artistica, nel momento in cui si mettono in relazione le forme espressive con la tecnica esecutiva?
“Mi piace mescolare la tradizione con la contemporaneità: la mia attività si colloca nel presente, ma ricerca la radice delle cose. Da quando - anche grazie al rapporto preferenziale con Tassullo - ho iniziato a lavorare con la calce idraulica naturale, ne ho scoperto molteplici aspetti positivi, che mi hanno motivato a esplorare nuove e differenti modalità di applicazione. Si tratta di un materiale antico e, al tempo stesso, attualissimo, che ha il pregio di poter essere colorato e manipolato, mescolato con altri materiali e modellato a piacimento, mantenendo intatte quelle caratteristiche di estrema naturalità che permettono alle opere di stabilire relazioni coerenti e rispettose con l’ambiente.”

Per le sue opere, Pietro Weber ha finora utilizzato due tipologie di prodotti Tassullo, sostanzialmente omogenei dal punto di vista prestazionale: quelli della linea di rasanti TA - basati sulla calce idraulica naturale FENIX NHL5, che presentano una colorazione beige originaria - e quelli della linea TB - rasanti bianchi poi additivati da Weber con pigmenti minerali di origine naturale per ottenere campiture nei toni pastello.

TA00 è un rasante finissimo, con inerti di granulometria massima di 0,5 mm, adatto per applicazioni su superfici particolarmente impegnative.

TA01, rasante fine con inerti di dimensione massima 0,8 mm; come il TA00 è caratterizzato da elevata traspirabilità e basso contenuto di sali idrosolubili.

TA02 è un aggrappante-rasante che contiene inerti di granulometria massima 2 mm: le elevate capacità di adesione, resistenza meccanica e durabilità nel tempo lo rendono un supporto adatto anche all’aggrappo di ulteriori prodotti di finitura.

TA04 presenta inerti (dim. max 4 mm). Come tutti i prodotti della linea TA, non contiene resine di sintesi o solventi e non forma barriera al vapore.

TB01 è un rasante bianco a base di leganti idraulici con granulometria massima di 0,8 mm, idoneo per tutti i supporti con caratteristiche che possono condurre a fenomeni di scarsa adesione.

TB02, rasante bianco con inerti di dimensioni massime 2 mm, è particolarmente indicato per superfici sconnesse e soggette a invecchiamento.

Tutti i prodotti delle linee TA e TB contengono cellulose naturali: l’estrema differenziazione della gamma permette di modulare a piacimento l’aspetto estetico finale delle superfici di finitura. I componenti, tutti di origine naturale ed esenti da sostanze dannose per l’organismo o inquinanti per l’ambiente, assicurano la migliore salubrità e la corretta regolazione del livello igrometrico dell’aria negli spazi abitativi.

Scheda Azienda

Nome: Tassullo Materiali Spa

Indirizzo: Via Nazionale, 157

Città: Tassullo

Cap: 38010

Provincia: TN

Regione: Trentino-Alto Adige

Telefono: 0463 662100

Fax: 0463 662138

Web: www.tassullo.it