Tipologie – Il volume prende in esame gli edifici teatrali degli ultimi vent'anni, letti in un contesto culturale più ampio, che cerca di individuare i momenti di continuità e di fratture nella definizione dell'edificio teatro

Autore: Marino Narpozzi
Collana: Tipologie
Pagine: 280
Prezzo Euro: 69,50

ISBN:978-88-6116-010-7




Il volume prende in esame gli edifici teatrali degli ultimi
vent'anni, letti in un contesto culturale più ampio, che cerca di individuare i
momenti di continuità e di fratture nella definizione dell'edificio teatro.

Non si tratta di una storia del teatro dalle origini ai
giorni nostri (dal teatro del Rinascimento a quello wagneriano di Bayreuth), ma
di un'indagine che, negando ogni processo evolutivo da forme semplici a più
complesse, analizza alcune tipologie spaziali che meglio di altre sono riuscite
a fissare le idee di spazio e di tempo, proprie di una determinata cultura e
più in generale di società. Apre il testo un dialogo con Luca Ronconi sul tema
dell'architettura del teatro.

Louis Jouvet propone di rileggere la storia dell'edificio
teatrale mostrando come ogni teatro definisca un luogo che diviene sintetico
rispetto a una cultura, una civilizzazione: il teatro greco è come una sorta di
conchiglia disegnata nel terreno dall'onda del mare, il teatro elisabettiano
come una barca che ondeggia e scricchiola per i movimenti della gente, il
teatro italiano, con i suoi palchi, come un cimitero.

Dalla sala all'italiana al teatro come monumento urbano, nel
volume vengono studiate le genealogie dei teatri contemporanei. In particolare
il teatro dell'opera che si sviluppa in Italia e Francia sul finire del
Settecento come luogo di libertà e di festa, con i suoi palchi quasi
prolungamento della casa dove spettatori e attori fanno parte di una medesima
rappresentazione, in un continuo mostrare e dissimulare, vedere ed essere
visti.

La risoluzione del teatro nella città, proposta
dall'avanguardia artistica del Novecento, e il teatro macchina, che usa come
decorazione la messa in evidenza delle macchine e la loro esaltazione, tendono
oggi a convivere anche se hanno ormai annullato la loro carica eversiva.

La scelta dei teatri proposta tiene conto di queste
ramificazioni e analizza non solo i teatri costruiti ex novo ma anche i
rifacimenti, a partire dal teatro romano di Sagunto fino alle recenti
realizzazioni della Scala di Milano e la Fenice di Venezia.

Queste opere progettate da architetti noti e meno noti
(Botta, Rossi, Gregotti, Nouvel, Piano, Solà Morales, ecc.), mettono in
evidenza la complessità dell'apparato scenico che si dilata sempre più e trova
come corrispettivo all'esterno l'esaltazione della torre scenica, mentre
all'interno si osserva l'occultamento di tutte le parti tecniche per ritrovare
quel carattere rituale e illusorio che la tipologia del teatro è ancora in
grado di garantire.

Un edificio, luogo di cultura e di festa che coinvolge tutti
nello spettacolo, senza ricorrere a ideologiche partecipazioni dello
spettatore. Questi aspetti, uniti a un'articolazione più accentuata delle varie
parti del teatro (ormai da tempo tipizzate) in funzione della loro collocazione
urbana, attraverso la creazione di percorsi che organizzano l'edificio e la
città, costituiscono gli elementi caratterizzanti dei teatri di quest'ultimo
decennio.




Sommario:

L’architettura del teatro: dialogo con Luca Ronconi; Del Teatro. Grandi
Teatri: Teatro e casa della cultura André Malraux, Chambéry; Teatro-auditorium
della Galizia, Santiago de Compostela; Teatro dell’Opera, Lione; Teatro di
Marigues, Martigues; Teatro dell’Opera di Glyndebourne, Glyndebourne; Teatro
Chassé, Breda; Teatro Markant, Uden; Teatro Nazionale di Catalogna, Barcellona;
Teatro di Trøndelag, Trøndelag; Teatro Strehler, Milano; Teatro a
Recklinghausen, Recklinghausen; Teatro in Potsdamer Platz, Berlino; Teatro di
Avellino, Avellino; Teatro Luxor, Rotterdam; Auditorium di León, León;
Teatro degli Arcimboldi, Milano; Richard B. Fisher Center for performing arts
presso il Bard College, New York. Ricostruzioni: Teatro Carlo Felice, Genova;
Teatro di Sagunto, Sagunto; Gran Teatro del Liceu, Barcellona; Teatro La
Fenica, Venezia; Teatro alla Scala, Milano. Teatri all’interno di complessi
architettonici: Centro culturale di Belém, Lisbona; Centro culturale, Lucerna;
Centro Kursaal, San Sebastian; Teatro a IJsselstein (Fulcotheater),
IJsselstein. Piccoli teatri: Teatro Studio, Milano; Teatro della Compagnia,
Firenze; Teatro di Hallein, Hallein; Teatro delle Muse, Ancona; Monumento
urbano o scultura nella città?. Bibliografia. Biografie dei progettisti. Schede
tecniche.