DUBAI, DECEMBER 02 2020: Aerial general view of the Sustainability Pavilion at Expo 2020 site (Photo by Dany Eid/Expo 2020)

Si parte. Con la Expo 2020 Pavilions Premiere, l’Esposizione universale rivela il primo progetto: Terra - The Sustainability Pavilion apre le sue porte dal 22 gennaio.
La premiere è un’opportunità a tempo limitato per scoprire alcuni dei progetti del grande evento che aprirà i battenti il 1 ottobre 2021.
L’iconico Terra - The Sustainability Pavilion è un progetto dello studio Grimshaw Architects.

Il padiglione porterà alla luce l’urgenza di affrontare i comportamenti ambientali negativi, causati in gran parte dall’uomo, attraverso un’esperienza coinvolgente dei visitatori, chiamati a comprendere il proprio impatto ambientale per diventare veri attori del cambiamento. Sarà affrontato anche il tema della progettazione di edifici sostenibili: il padiglione ne è un esempio. Soddisfa pienamente gli standard più alti di bioedilizia ed è certificato LEED Platinum.

Traendo ispirazione dai processi naturali, come la fotosintesi, la forma del padiglione è dinamica ed è al servizio della sua funzione: cattura energia dalla luce solare e acqua fresca dall’aria umida.
Un esteso impianto fotovoltaico composto da 1.055 pannelli ricopre un tetto lungo 130 metri e si suddivide su una serie di “alberi energetici”. Si ispirano all’albero nazionale degli Emirati Arabi Uniti, il ghaf: la specie cresce solo nei climi più aridi del pianeta poiché necessita di pochissima acqua per vivere e ha la capacità di mantenere interi ecosistemi desertici. Gli Energy Trees sono posizionati intorno all’edificio principale per fornire ombra negli spazi esterni, seguendo il percorso del sole per generare quanta più energia possibile. Nel complesso, il grande impianto fotovoltaico e gli alberi solari produrranno 4 GWh di elettricità l’anno. Per comprendere la quantità, basti pensare che tale energia è sufficiente ad alimentare la metà del percorso di una Nissan Leaf verso Marte.

Per risparmiare sui consumi, molti spazi sono stati interrati, le pareti sono spesse e isolate, le parti vetrate altamente efficienti. L’orientamento della forma a imbuto dell’edificio genera flussi di aria che ventilano in modo naturale il cortile del padiglione, mentre fanno entrare la luce naturale al suo interno, contribuendo a ridurre il fabbisogno energetico.
Nel complesso il Padiglione Sustainability è un edificio a energia quasi zero, sia per l’elettricità sia per il consumo idrico. Le strategie di riduzione dell’acqua sono molteplici: la condensa è raccolta in loco per fornire acqua potabile al padiglione. Più l’aria è calda all’esterno, più persone entrano nell’edificio, maggiore è il volume di condensa raccolto dal sistema di trattamento dell’aria: essa poi viene filtrata, disinfettata e dissalata (sulla superficie infatti sono presenti residui di acqua salmastra). Sono presenti anche canneti che aiutano nella filtrazione. Inoltre nel parco del padiglione c’è un Water Tree: l’albero dell’acqua utilizza un’innovativa struttura in grado di catturare l’umidità dell’aria come una spugna.

Il Padiglione Sustainability firmato Grimshaw, con i suoi terreni circostanti, si estende su una superficie di circa 25.000 metri quadri. Negli spazi esterni le tecniche di irrigazione risparmiano il 75% dell’acqua. Attingendo alla ricca biodiversità della regione e alla capacità della natura di adattarsi a climi e condizioni difficili, gli orti dimostrativi presentano le colture ideali per contribuire alla sicurezza alimentare dei Paesi aridi.
Infine, gli ambienti del padiglione sono stati progettati per essere un ambiente favorevole alla vita delle api: originariamente allontanate dal sito durante la costruzione, le api verranno infatti ricollocate in un alveare che rimarrà in vita anche dopo la chiusura dell’esposizione universale.

DUBAI, DECEMBER 02 2020: Aerial general view of the Sustainability Pavilion at Expo 2020 site (Photo by Dany Eid/Expo 2020)