Thapar

Thapar University: a Patiala, nella regione indiana del Punjab, lo studio Mc Cullogh Mulvin Architects ha seguito il progetto per il masterplan e il Learning Laboratory della locale università, fondata nel 1956 da Karam Chand Thapar.
Obiettivo del progetto era di riuscire a unificare e mettere in relazione i volumi già esistenti e di aggiungere nuove tipologie di edifici per laboratori e lezioni. "Con DesignPlus Associates Delhi abbiamo sviluppato un materplan per unire il campus e progettato una serie di edifici al suo interno; alloggi per studenti, un Learning laboratory, un centro sportivo e una Venture Lab, oltre a una pensione per l'università", spiegano i progettisti.

Secondo il nuovo masterplan, il campus è chiuso alle proprie estremità da due edifici; da una parte, quella che ospita le residenze studentesche e, dall'altra, il Learning Laboratory. I due corpi sono collegati fra loro grazie a una passerella ombreggiata lunga un chilometro e mezzo considerata, dal punto di vista compositivo, la spina centrale del campus, lungo la quale – nei prossimi dieci anni – dovranno nascere altre strutture parte della Thapar University.

Nello specifico, il Learning Laboratory è stato progettato pensando a una "città per gli studenti"; si tratta infatti di un luogo di formazione, ma anche di un indirizzo dove trovare altri spazi e funzioni, dalla biblioteca alle aule didattiche.
A caratterizzare esterni ed interni sono i materiali, dalla pietra di Agra rossa ai al marmo bianco, alle pietre posate a lamelle seguendo i tradizionali schemi Jaali (decori architettonici ricavati dalla pietra attraverso l'uso della calligrafia o della geometria).
La volumetria complessiva è composta da una struttura a podio circondata da tre grandi rampe di scale; in basso, la pianta biforcuta disegna una piazza centrale in cemento, dove gli studenti si incontrano, attorno alle fontane, alla ricerca di protezione dal caldo degli esterni.

Dal punto di vista strutturale, gli architetti del progetto per la Thapar University sottolineano che "si tratta di una struttura in cemento con una griglia di colonne giganti che sorreggono il podio, con intradossi 'a spina di pesce'. L'architettura è così di solide forme geometriche ed è evocativa della geografia naturale del Punjab".
Il riferimento è agli spazi distribuiti in tutte le città più popolose dell'India, dove nonostante il traffico e il caos che caratterizza le giornate e i movimenti delle persone, è facile trovare silenzio e calma all'interno di giardini, cortili ed edifici recintati. Allo stesso modo, quindi, gli studenti possono ritrovarsi nelle piazze interne dei nuovi edifici firmati da McCullough Mulvin Architects e, come se fossero in un microcosmo, proteggersi dal caos e dalle temperature eccessivamente alte. Sempre cercando un riferimento con la traduzione locale, le grandi scalinate vogliono ripresentare le colline e le valli rocciose del Punjab, dove le persone, comunque, imparano, parlano e vivono. "La Thapar University crea una nuova geografia del luogo; genera una serie di spazi alternativamente vivaci e tranquilli e crea riparo attraverso le sue solide forme geometriche".

"Abbiamo sviluppato un concetto contemporaneo fondato sul senso del luogo, sensibile alle tradizioni dell'architettura indiana. Il progetto per la Thapar University si basa su una forte sostenibilità ed è costruito semplicemente, utilizzando manodopera e materiali locali", chiudono da McCullough Mulvin Architects.

Scheda progetto
Luogo: Thapar University, Patiala, Punjab, India
Cliente: Thapar University
Inizio progetto: 2016
Conclusione progetto: 2019
Superficie lorda: 30,809 mq
Superficie netta: 22,078 mq
Valore di progetto: €150m (equivalent)
Design Team:
Lead Architects: McCullough Mulvin Architects
Collaborating Architects: Designplus Associates Services Pvt. Ltd., Delhi
Structural Engineers: Pristine Solutions, Delhi
Quantity Surveyors: Vinod Markanda, Delhi
Landscape Architects: Integral Landscape, Delhi
Façade Consultant: K. R. Sureish, Axis Façade Consulting, Mumbai
Main Contractor:Gannon Dunkerley & Co. Ltd.
Photography: Christian Richters