The Whale  

Località: Baron G.A. Tindalplain, Amsterdam
Committente: New Deal BV
Progettista: de Architekten Cie.
Gruppo di progettazione: A. Mout, P. Puljiz, F. Veerman, R. Konjin, J. Molenaar, A. Moreno, W. Bartels
Architetto paesaggista: Adriaan Geuze, West 8
Impresa di costruzione: Heijmans Bouw
Strutture: Pieters Bouwtechniek
Datazione progetto: 1995
Datazione costruzione: 1998 - 2000
Superficie totale: 35.800 mq
Volume: 100.900 mc
Destinazione d'uso: residenziale/commerciale
Costo: 15.700.000 euro

Borneo-Sporenburg, un'ex area portuale lungo le rive del IJ vicino al centro di Amsterdam, offre un esempio interessante di urbanistica moderna. Con una densità di 100 abitazioni per ettaro dovrebbe assomigliare a Jordaan, un vivace quartiere del centro di Amsterdam ad alta densità edilizia. I costruttori edili, tuttavia, alla luce dell'importante richiesta di edifici di altezza contenuta, hanno richiesto al Comune che venisse riconosciuto il carattere suburbano del progetto, cosa che è stata fatta a condizione che venisse mantenuta la densità abitativa richiesta di 100 unità per ettaro.
Al fine di ottenere una densità tipica dei centri città in un progetto suburbano che prevede invece una media di 30 abitazioni per ettaro, Adriaan Geuze di West 8 ha introdotto una nuova tipologia: traendo ispirazione dall'acqua circostante, ha creato
un mare di bassi edifici a cui ha impresso un certo ritmo grazie all'alternanza di isolati e spazi aperti. Questo ritmo è rispecchiato in scala maggiore nel tessuto di terra ed acqua che caratterizza l'intera zona. Il mare di bassi edifici è interrotto da tre enormi "meteoriti", che contribuiscono a dare rilievo al basso paesaggio urbano e permettono di ottenere la densità abitativa da centro città desiderata. I tratti tipici del centro città trovano risposta grazie ad un altro dispositivo: i piani terreni a 3,5 m fuori terra dei bassi edifici creano una flessibilità programmatica che consente una destinazione d'uso sia abitativa che lavorativa. 
The Whale (La Balena), un complesso residenziale e commerciale che richiama alla mente un pesce argenteo in un mare marrone, è uno dei tre meteoriti che segnano
la zona. Analogamente a quanto era stato fatto all'interno della stessa impronta di un "isolato Berlage" (50 x 100 m) ad Amsterdam-Zuid, in questo caso doveva essere realizzato un progetto di dimensioni doppie, con la richiesta di luce naturale in quantità e panorama per tutti gli appartamenti come sfida aggiuntiva. I modelli di studio realizzati non si contano più, proprio come per le incisioni di Escher. La soluzione tuttavia è stata sorprendente: rialzando l'edificio su due lati in modo da formare una piega centrale, i piani bassi sono bagnati dalla luce naturale proveniente da sotto l'edificio vero e proprio.
La linea del tetto corrisponde alla posizione del sole: alta dove il sole è alto nel cielo e bassa dove il sole è basso. Di conseguenza, la luce e lo spazio possono liberamente accedere al cuore dell'edificio. Il risultato è una ridefinizione dell'isolato chiuso: l'area interna trasforma il dominio tradizionalmente interno quasi in un giardino pubblico. L'elegante forma elevata nasconde un progetto enorme: 214 appartamenti con spazi commerciali al piano inferiore ed un parcheggio sotterraneo su un lotto grande quanto un campo di calcio. Il profilo netto dell'edificio colpisce lo sguardo nel tessuto urbano di edifici di tre piani fuori terra. In conseguenza del design straordinario, che ha dato origine al nome, "La Balena" immancabilmente offre numerose vedute dell'ambiente circostante dalle diverse posizioni. Allo stesso tempo, la forma deviante dalle linee inclinate crea una grande diversità di unità abitative, con appartamenti eccezionali ubicati ai margini inferiori e superiori dell'edificio. Le serre - un'alternativa allo spazio esterno - forniscono un'ampia vista sul denso tessuto urbano del centro di Amsterdam fino alle acque dell'ex fiume IJ. Le linee diagonali sono riprodotte all'interno del corpo di fabbrica secondo uno schema alternato di gallerie. Tali gallerie permettono di accedere agli appartamenti sullo stesso livello ed a quelli al piano superiore, in modo da ottenere un'ulteriore variazione nella forma degli appartamenti in alto o in basso. Ciascun angolo rialzato è sostenuto da una scala di vetro e da un ascensore. All'esterno, le linee tese continuano con l'alluminio del tetto e lo zinco della facciata, in cui la profondità è creata dalla tattilità della facciata stessa: un rivestimento leggermente squamoso di lastre di zinco con finestre fornite di graticcio di ferro battuto accompagnate da ringhiere di legno di Amsterdam.
La natura scultorea de La Balena svia l'attenzione dai singoli appartamenti presenti nella facciata, imprimendovi un certo ritmo, e conferisce all'edificio un elegante aspetto metropolitano.  All'interno, "La Balena" trasuda un'atmosfera di intimità. La disposizione delle gallerie alternate preclude qualunque idea di pesantezza.
La finitura di legno assicura un ambiente caldo e fonoassorbente, proprio come il giardino fuori, un parco alberato, progettato da Adriaan Geuze (West 8). Di notte il profilo dell'edificio resta visibile grazie alla speciale illuminazione dei soffitti esterni dalle estremità rialzate.

Estratto da Area, n. 60