alberghi – The Yard, concept-house milanese dal respiro internazionale, ha inaugurato la nuova area interamente interpretata da Inkiostro Bianco.

The Yard propone una selezione di suite e dependance a tema, ispirate interamente al mondo dello sport: il livello esistente, comprensivo di 14 camere - tra cui suite e dependance - e inaugurato due anni fa, è stato oggi ampliato grazie a un nuovo livello di 800 mq con 10 nuove camere. Qui l'eleganza del lusso e l'attenzione ai dettagli si uniscono all'estro creativo dei professionisti di un brand emergente come Inkiostro Bianco restituendo un'atmosfera suggestiva e accogliente.

La nuova reception, collocata ex novo all'interno dell'area oggetto di inaugurazione, è uno spazio polifunzionale nel quale i clienti possono sentirsi facilmente e immediatamente accolti come a casa propria. È questo il fulcro centrale di tutta la concept-house, studiata per adattarsi con la massima flessibilità alle diverse esigenze degli ospiti e trasformarsi in luogo ideale per brunch, aperitivi e appuntamenti di lavoro.
Estremamente caratteristica la veste che la creatività di Inkiostro Bianco ha voluto donare a questo ambiente: il "The Doping Club" - così si chiama simbolicamente lo spazio - si presenta, infatti, come la vetrina di una farmacia dei primi del '900.
Ogni stanza è unica e diversa da tutte le altre; questo perché ogni ambiente è specificamente ispirato a uno sport e ogni sport ha una, e una sola, camera di riferimento.
Una delle stanze - quella dedicata alla scherma - si aggiudica il primato dell'innovazione presentando un bagno interamente rivestito con EQ Dekor, il primo "seismic wallpaper" che consente di minimizzare il rischio di distaccamento dei componenti delle pareti in caso di sismi. Letti e tendaggi sono prodotti su disegno di Progetto Ombra di Milano.

Scheda progetto

luogo: Milano

cliente: The Yard – Famiglia Cesario

progetto architettonico: Famiglia Cesario e Inkiostro Bianco

fornitori: Inkiostro Bianco per carte da parati delle pareti e per i pavimenti in EQ Decor

fotografie: Vito Corvasce