nuove opere – Coltivazione naturale e agricoltura biologica costituiscono le prerogative della famiglia di albergatori Theiner, proprietaria del Vitalhotel, vicinano a Merano, in Alto Adige.

La collaborazione tra lo studio di architettura Baukraft di Bressanone e Rubner Objektbau distingue un progetto ricco di soluzioni architettoniche "biologiche", che fanno di un hotel apparentemente comune, un rifugio votato al benessere immerso in un giardino mediterraneo, valorizzato ulteriormente dalla vicinanza al maso di famiglia Theiner e al frutteto, all'interno del quale si snoda un percorso di jogging e fitness.
La distribuzione funzionale dell'albergo prevede la collocazione al seminterrato della piscina, del centro wellness e della sauna, al piano terra della reception, bar, ristorante, sala conferenze e punto vendita di prodotti biologici, ai piani superiori delle camere e all'ultimo piano di una sala per ginnastica e fitness con vista panoramica che si apre fino a Bolzano e al Passo della Mendola. Il progetto esprime con forza e precisione la volontà di realizzare, in soli 12 mesi, una bioarchitettura totalmente fatta di legno, in cui né colle, né chiodi né materiali artificiali possano contaminare la struttura naturale delle 57 camere dell'hotel; dalle stanze stesse è "bandita" qualsiasi forma di inquinamento elettromagnetico e di fonte allergica.
Il programma progettuale è stato delicato e allo stesso tempo minuzioso, e ha richiesto un atteggiamento rigoroso nel calcolo di tempistica, costi e gestione di cantiere in cui si confrontavano lavoro delle maestranze locali, soluzioni tecnologiche Rubner e idee progettuali dello studio Baukraft. Tra le soluzioni tecnologiche interessanti messe in opere nella realizzazione del Vitalhotel, vi è sicuramente l'impiego del sistema costruttivo Soligno, per chiusure verticali e orizzontali, risultato di un approfondito lavoro di ricerca. Sicurezza, ecologia, inserimento contestuale e valorizzazione estetica infatti sono solo alcune delle caratteristiche che lo contraddistinguono.

Al corpo allungato che caratterizza l'edificio al piano terra, si contrappone una struttura a terrazzamenti ai livelli superiori, che ricorda i vigneti altoatesini, e che costituisce la soluzione progettuale per poter garantire un affaccio o balcone, protetto da un sistema frangisole, per ogni camera. La costruzione culmina con un naturale coronamento rappresentato da un vigneto artificiale realizzato sul tetto. In corrispondenza della copertura del bar e del ristorante invece, si sviluppa sorprendentemente un rigoglioso giardino di erbe aromatiche grande circa 200 mq.
La struttura delle camere rappresenta l'elemento più adeguato per la messa in opera di tutte le soluzioni tecnologiche biocompatibili. Nelle stanze si alternano alcune pareti coperte da intonaco a base di argilla e altre rivestite in legno di cirmolo. Il riscaldamento, pensato per questa struttura "a parete", è posizionato in corrispondenza dei muri con superfici intonacate, e consente di creare un piacevole tepore uniforme all'interno degli ambienti. Il legno massiccio invece è stato scelto per la realizzazione delle pareti in corrispondenza delle testiere dei letti.
Anche in questo caso per le giunzioni non sono stati utilizzati né chiodi né colla o schiuma a base poliuretanica, né prodotti chimici o PVC, o qualsiasi materiale non biodegradabile. L'utilizzo di un doppio pannello per le pareti consente invece l'insonorizzazione ideale di tutte le camere, che dal punto di vista cromatico ripropongono le tonalità delle essenze arboree che circondano l'hotel, come se riconducessero la natura tipica della zona all'interno del costruito. Un utilizzo così attento e opportuno del legno, non risponde solamente ai criteri di costruzione ecologica e biocompatibile, ma consente anche di sfruttare il più possibile gli effetti benefici e piacevoli del materiale naturale sul sistema neurovegetativo umano, così da completare in ogni suo aspetto la realizzazione di un hotel completamente votato alla salute e al benessere dell'uomo, a stretto contatto con la natura.

L'incessante ricerca tecnologica e progettuale di Rubner per la realizzazione di case ecologiche a basso consumo energetico, sviluppa una nuova soluzione per gli apparati di chiusura orizzontali e verticali. Il sistema Soligno si dimostra naturale ed ecologico, grazie alla sua struttura in legno massiccio priva di qualsiasi forma di intrusione tecnologica artificiale, pericolosa o allergica, e capace di garantire allo stesso tempo elevate qualità statiche, insonorizzanti e termoequilibranti.
L'utilizzo di questo sistema costruttivo, caratterizzato dall'originale complesso di giunzioni meccaniche legno-legno, costituisce il modo migliore per arricchire pregi e virtù di una costruzione ecologica come quella del Vitalhotel. Grazie al costante confronto tra progettisti, azienda e committenza, il sistema Soligno è stato posizionato in tutti quelle parti degli ambienti in cui meglio si possano esprimere le caratteristiche di ecosostenibilità, isolamento termico e acustico tipiche di questa nuova tecnologia.
La stratificazione della parete esterna tipo Soligno®, con valore U pari a 0,24 W/mqK, è caratterizzata da:
- 20 mm rivestimeno con listellatura romboidale 120/20 mm, orizzontale, in larice non trattato;
- 40 mm controlistellatura 50/30 mm, abete non trattato;
- guaina protettiva antivento, resistente ai raggi UV, nera;
- 120 mm isolamento termico - fibra di legno con listellatura (120/60 mm);
- 180 mm parete in legno massiccio, senza colla e metallo, tipo Soligno, un lato in qualità a vista.

Il legno si configura, in questo caso di studio, come il materiale del futuro, poiché oltre alle caratteristiche di isolamento termico, ben esprime le moderne esigenze di realizzare un manufatto architettonico che sia allo stesso tempo duraturo ma rinnovabile, e che non si inserisca in modo violento e traumatico all'interno del contesto naturale e antropico in cui viene realizzato.



scheda progetto

Luogo: Gargazzone, Trentino Alto Adige

Committente: Famiglia Theiner

Progettista: Studio Baukraft - Dominik Rieder e Georg Rubner

Progetto strutture: Rubner Objektbau srl

Impresa di costruzione: Rubner Objektbau srl

Fotografo: Archivio Rubner Objektbau